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«Diario di bordo», spettacolo a cuore aperto di Andrea Castelli

Sabato 22 agosto, ore 18.30, al Palazzo Malfatti di Vigolo Vattaro, un nuovo spazio nato per la cultura, l’arte e lo spettacolo

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«Diario di bordo» è il nuovo assolo di Andrea Castelli fatto di materiali vari, a volte anche volutamente scombinati, quasi a braccio, con una scaletta che cercherà anche di sentire il pubblico, le sue reazioni, il suo umore, e dialogare con gli spettatori dopo questi mesi di distanza: un elemento prezioso non solo per il futuro del teatro, ma proprio per il futuro del pubblico, perché senza pubblico non esiste teatro.

Andrea Castelli in una foto Romano Magrone.

 
Un dialogo, un incontro per recuperare i pezzi, quasi i frantumi che, dopo la tempesta che ci ha travolti nei primi mesi del 2020, sono sparsi chissà dove, e chissà quanti. Li teniamo? Si buttano? Un ritrovare e ritrovarsi…
Quindi un test del tipo «Ci siamo? Pronto, ci siete? Chi c’è? Che facciamo qui?»
 
Il progetto nasce dalla collaborazione tra Andrea Castelli e TrentoSpettacoli, dinamica realtà di produzione teatrale.
L’occasione di incontro è avvenuta nel gennaio 2012 per lo spettacolo «Processo alla banalità del male», con Andrea Castelli nel ruolo da protagonista, ed è proseguito poi nel 2016 con «Libere Storie» e con «Cesare Battisti. Segni particolari: nessuno».
 

 
 La stagione di Vigolo Vattaro 
Nasce nel pieno dell’estate 2020 a Vigolo Vattaro nasce un nuovo centro per la cultura, l’arte e lo spettacolo dal vivo.
Durante tutto il mese di agosto nel parco di Palazzo Malfatti, nel cuore del paese, prenderà vita una rassegna teatrale con quattro spettacoli aperti a tutta la cittadinanza e con l’obiettivo di far conoscere e vivere al pubblico lo splendido parco del Palazzo.
E in due fine settimana dello stesso mese si terranno negli stessi spazi dei laboratori di alta formazione, il primo rivolto ad attori con Maria Gaitanidi, regista greca da anni attiva a Londra, e il secondo incentrato sulla drammaturgia e la scrittura scenica, tenuto da Angela Dematté, autrice teatrale affermata da anni a livello nazionale, ma originaria proprio di Vigolo Vattaro.
 
Il programma delle iniziative è coordinato da TrentoSpettacoli e Spazio Off, in collaborazione con il sostegno del Comune dell’Altopiano della Vigolana, e viene reso possibile dalla disponibilità all’utilizzo degli spazi del Palazzo e del suo parco da parte della famiglia Malfatti, proprietaria degli stessi.
L’estate 2020 rappresenta l’anno zero del progetto: Palazzo Malfatti vuole diventare infatti nei prossimi anni un centro dedicato alla residenza di artisti, all’alta formazione e all’ospitalità di spettacoli e altre iniziative culturali ad ampio raggio.
 

 
 IL Palazzo Malfatti 
Palazzo Malfatti è un edificio storico nel centro di Vigolo Vattaro (Comune Altipiano della Vigolana, provincia di Trento) attualmente di proprietà della famiglia Malfatti.
L’edificio, costruito su di una preesistenza medioevale, fu integralmente riedificato nel XVI secolo per divenire residenza estiva per le alte prelature che villeggiavano nei dintorni di Trento durante il Concilio Tridentino indetto da Papa Paolo III.
Il palazzo, di chiara impostazione cinquecentesca, presenta una pianta a croce inscritta con una serie di ambienti voltati a crociera e a botte unghiata al piano terra, mentre soffitti piani a travoni lignei al primo piano.
All’interno l’edificio ha subito minimi interventi di restauro, con pavimenti in legno grezzo e finestre a cui si accede attraverso scalini in muratura.
La grande cucina è lastricata con lastre di ardesia e al di sopra del focolare presenta una grande cappa.
 
Attraverso una scaletta posta a nord si accede alle stanze del piano superiore e della soffitta, quest’ultima un tempo destinate alla servitù. Il palazzo si trova all’interno di un vasto parco dominato da pini, faggi e ippocastani centenari dove sono presenti anche degli edifici rustici originali, un tempo adibiti a stalla e fienile ed ora completamente ristrutturati.
Durante la Prima Guerra Mondiale il palazzo ricoverò al suo interno un gran numero di prigionieri costretti ai lavori forzati sul fronte austriaco e al tempo della Seconda Guerra Mondiale divenne sede del comando delle truppe di occupazione.
Durante le incursioni aeree la popolazione trovò rifugio nella profonda cantina del palazzo. La popolazione Vigolana conformatasi nel tempo a questa silenziosa ed austera presenza nel cuore del paese lo appella amichevolmente con il soprannome di «Il Palaz».
 

 
 «Il Palaz | Spazio ‘500 per le Arti» 
È un progetto per adibire Palazzo Malfatti a luogo di ospitalità, residenza e alta formazione per le arti, per lo spettacolo e per la cultura durante i mesi estivi, indicativamente da giugno a settembre.
L’edificio, suddiviso su due piani, è dotato di 14 posti letto in 7 stanze, e mette a disposizione inoltre 3 bagni e una cucina attrezzata (frigorifero, forno e fornelli, lavastoviglie, lavatrice). All’esterno del Palazzo è inoltre disponibile eventualmente una dépendance con 8 posti letti in 3 stanze, e 2 bagni.
Parte integrante del progetto è il grande parco adiacente al Palazzo, utilizzabile per le attività di progetto.
La struttura si presta perfettamente a essere adibita ad attività di residenza e ospitalità per artisti per la sua ubicazione fuori da un grande centro urbano, per essere facilmente raggiungibile da Trento in auto (circa 20 minuti) o in autobus (circa 35/40 minuti), e per la sua collocazione al centro del paese, con la prossimità di tutti i servizi essenziali (banca, posta, negozi e altro).

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