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Vasco Rossi: «Lo sforzo del Trentino per preparare l’evento»

Fugatti si esprime sulla predisposizione dell’area e la gestione del concerto

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Verso il concerto di Vasco Rossi a Trento: il sistema trentino è al lavoro per affrontare al meglio una scommessa che guarda positivamente al futuro.
Facendo il massimo per preparare l’evento sotto il profilo organizzativo, amministrativo e della sicurezza, nonché per valorizzare un’area importante che rimarrà a disposizione della comunità.
È il messaggio del presidente Maurizio Fugatti nella conferenza stampa dedicata al percorso di avvicinamento alla data del 20 maggio 2022.
Che sarà la prima data del tour del Blasco nazionale ma anche «il primo concerto post-Covid», ospitato proprio dal Trentino, come ha sottolineato il presidente.
 
Al suo fianco il sindaco di Trento Franco Ianeselli, l’avvocato Vittorio Costa in rappresentanza dell’artista e i tecnici dell’Amministrazione che stanno seguendo i diversi aspetti del progetto, tra cui quello della sicurezza.
Un momento nel quale è stato fatto il punto, con l’aiuto dei video e delle immagini dall’alto, sulla predisposizione logistica dell’area di San Vincenzo e sul piano operativo.
Con alcuni dettagli come la posizione del palco (a sud), i tre punti di accesso pedonali (da nord), le uscite di sicurezza, per un mega evento che vedrà oltre ai 120mila spettatori attesi lo sforzo di gestione da parte di 14-15mila persone tra forze dell’ordine, personale della Protezione civile, vigili del fuoco, operatori sanitari e volontari.
 
«Oggi – ricorda Fugatti – vogliamo fare il punto sulla situazione che ci sta portando all’evento. Dare le giuste informazioni per quanto riguarda l’iter progettuale e le garanzie sul tema della sicurezza.
«Proseguiamo dunque il percorso che vede la Provincia impegnata, in accordo con il Comune di Trento, per utilizzare un’area rimasta ferma a lungo per attività musicali, sportive, legate al tempo libero.
«La sua dimensione, circa 27 ettari, ci rende fiduciosi per arrivare ad ospitare i 120mila spettatori ipotizzati. Ricordo peraltro che a oggi siamo a circa 100.000 biglietti venduti, di cui 40.000 sono di trentini e 5.000 di altoatesini interessati al concerto.
«Oggi diamo conto di cosa stiamo facendo per garantire la piena riuscita di questo importante momento per tutto il Trentino, anche in termini di ricadute economiche e di visibilità.
«Possiamo avere fiducia in ciò che in modo attento e consapevole sta portando avanti il sistema trentino, in sintesi la nostra autonomia.
«Per l’obiettivo della sicurezza, che è centrale, sottolineo che ogni aspetto viene valutato e che sono in corso interlocuzioni a questo proposito con Rfi.»
 


Sotto il profilo tecnico, il direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti ha ribadito il lavoro di predisposizione in corso.
Il cantiere per realizzare l’arena è aperto e si lavora contemporaneamente anche sul fronte amministrativo, ha detto. – Due, come già sottolineato, i progetti che si stanno elaborando per la gestione dentro e fuori i tornelli e che saranno autorizzati una volta ultimati.
«Un lavoro – ha precisato Nicoletti – che verrà valutato congiuntamente da tutte le istituzioni competenti sulla sicurezza, dunque Provincia, Comune, Questura, Commissariato del governo, anche con un incontro di verifica finale nella sede del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza.»
Per il concerto inaugurale è previsto l’allestimento di spazi destinati al pubblico (PIT), delle vie di accesso e uscita, delle delimitazioni dell’area e dei bagni a servizio dell’evento.
 
In occasione dello show e dopo la sua conclusione si farà il possibile per promuovere un deflusso ordinato del pubblico in modalità pedonale attraverso la tangenziale, che verrà appositamente chiusa alla circolazione delle auto da Trento centro a Mattarello.
Per i pullman è previsto che scarichino gli spettatori nei pressi dell’area e poi si allontanino per la sosta a nord di Trento.
Quanto alle interlocuzioni in corso con Rfi, sono funzionali per arrivare ad un protocollo che potrà consentire la sospensione temporanea della linea ferroviaria per permettere l’attraversamento verso la tangenziale nelle zone individuate.

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