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Ovazione a Mattarella nella prima serata di Sanremo 2023

Morandi ha cantato l’inno di Mameli e Benigni si è esibito in uno show sulla Costituzione italiana. Il monologo di Ferragni. L'escandescenza di Blanco

La presenza del presidente Mattarella nella prima serata del Festival di Sanremo ha istituzionalizzato l’evento.
Dopo qualche istante di silenzio per ricordare le vittime del terremoto in Turchia e Siria, Gianni Morandi Ha cantato l’inno di Mameli.
Poi Benigni si è esibito in un monologo fantastico sulla Costituzione, ricordando che era nata alla fine di una dittatura e orientata alla massima democrazia.
Nella Costituente – ha ricordato Benigni – c’era anche il papà di Mattarella, Bernardo.

Benigni ha esaltato due aspetti della Costituzione italiana.
Il primo è che l’Italia ripudia qualsiasi guerra. «Se tutte le costituzioni al mondo riportassero quel concetto – ha detto – non ci sarebbero le guerre che insanguinano paesi vicini all’Italia.
Poi si è dedicato all’articolo 21, quello che sancisce la libertà di pensiero e di parola. «Talmente semplice e ovvio – ha detto Benigni – che non dovrebbe neppure essere necessario scriverlo».
 
La prima serata è stata caratterizzata anche dal monologo della Ferragni «Il corpo di una donna non generi odio».
La fine della serata è stata un po’ agitata. I «Cugini di Campagna» erano un po’ giù di tono.
Invece Blanco era fin troppo sopra le righe. In seguito a un problema al suo microfono, ha distrutto i fiori sul palco a calcioni. Il pubblico lo ha fischiato.
Morandi, con spirito, ha preso una scopa e ha pulito il palcoscenico indossando lo smoking.

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