Fantastico Stefan Milenkovich alla Settimana Mozartiana

La sua esibizione allo Zandonai resterà a lungo nei ricordi dei roveretani

I fratelli Teofil e Stefan Milenkovich.

Era molto attesa l’esibizione del violinista Stefan Milenkoviche resterà a lungo nei ricordi di chi ha avuto la possibilità di ascoltarla e di ammirarla.
Per un programma interamente dedicato a Wolfgang Amadeus Mozart («il compositore più difficile da affrontare» secondo il grande Ojstrack), da una parte c’era un’orchestra giovanile e dall’altra un violinista di fama internazionale,Stefan Milenkovich, prima in duo con il talentuoso fratello Teofile poi da solo.
Accomunati dall’amore per la musica e dal far musica insieme, hanno vissuto l’esperienza con emozione, gioia, entusiasmo, ma al tempo stesso con grande serietà, regalando un appuntamento di straordinaria qualità al numeroso e davvero caloroso pubblico dello Zandonai.
 
Stefan e Teofil (fratelli per parte paterna) sono stati entrambi due bambini prodigio. Ma, contrariamente a quanto si crede, hanno trascorso un’infanzia normale di giochi e di amicizie, e non solo di studio.
Dai loro genitori (soprattutto dal padre Zoran, ottimo didatta), hanno imparato che per diventare bravi violinisti dovevano prima apprendere la tecnica e poi saperla mettere in secondo piano.
Infatti, solo così un Artista recupera quella libertà che valorizza la sua personalità.
Il concerto di Stefan Milenkoviche Teofil Milenkovichcon l’Orchestra Giovanile Trentinadiretta da Andrea Fuoliè stato uno dei punti di forza della Settimana Mozartiana 2018, caratterizzata, più di sempre, dal binomio musica e gioventù.
 
Per l’edizione di quest’anno, infatti, grandissimi protagonisti della scena musicale internazionale(Stefan Milenkovich, Pavel Bermane il duo Franco Mezzena-Patrizia Salvini) si sono incontrati con le punte di diamante delle nuove generazioni.
Dai giovani delle due orchestre giovanili (AmadeusAdriatic Orchestradiretta da Stefano Sachere Orchestra Giovanile Trentinadiretta da AndreaFuoli), al bravo oboista Gabriele Bressan, dal talentuoso Teofil Milenkovichai due convincenti Trio Arizzae Trio Cavalazzi:tutti hanno mostrato qualità speciali, hanno trasmesso gioia, hanno dato una lettura intelligente e convincente delle composizioni in programma.
Attività concertistica e formazione, approfondimento (Convegno) e festa (Tafelmusik) sono stati gli aspetti complementari di una manifestazione che, da 27 anni, fa di Rovereto un riconosciuto punto di riferimento per i mozartiani di tutto il mondo.
 
La scelta di ospitare i concerti in differenti spazi di rilevanza storica della Città della Quercia (Piazza San Marco, Teatro Zandonai, Sala Filarmonica, Castello) e in alcuni palazzi nobiliari del territorio (Fedrigotti di Isera, Lodron di Nogaredo, Pizzini di Ala) ha confermato la volontà degli organizzatori di coinvolgere cittadini e turisti, stimolandone curiosità e interesse.
La Settimana Mozartiana 2018 ha proposto un approccio più fresco e vivace del solito alla musica classica.
Meritava un’affluenza maggiore e un’attenzione più consapevole.
Purtroppo la pubblicità tardiva non ha aiutato a divulgare capillarmente le iniziative.
Il pubblico presente, tuttavia, ha capito e ha apprezzato il valore delle proposte: per ogni appuntamento, i meritati lunghi e calorosi applausi sono stati quietati sempre e solo da numerosi e richiestissimi bis.