Ritorna al Sanpàpolis la musica di «Transiti»

Per il primo appuntamento di giovedì 25 ottobre ecco il talento del pianista Lubomyr Melnyk


Lubomyr Melnyk - Press photos by Alex Kozobolis.

 
Ricomincia la stagione musicale del Centro Servizi Culturali S. Chiara. Giovedì 25 ottobre (alle ore 21.00), riparte Transiti - Musiche in movimento, rassegna che da alcuni anni indaga l’attualità musicale, esplorando nuovi territori sonori.
Anche l’edizione 2018/2019 si preannuncia ricca di motivi di interesse, con suoni provenienti da tutto il mondo e grandi interpreti del panorama nazionale e internazionale.
Per il primo dei sei appuntamenti in programma, il palco del Teatro SanbàPolis di Trento ospiterà il raffinato pianista Lubomyr Melnyk, artista dalle straordinarie doti musicali.
 
Settantenne di origine ucraina, Melnyk è filosofo per studi e un musicista per passione. Figlio di genitori ucraini espatriati in Germania dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e trasferitisi poi in Canada, negli anni Settanta condusse a Parigi una vita da bohémien e collaborò all’Opera con la celebre coreografa Carolyn Carlson.
Strumentista dotato di una velocità di esecuzione da Guinness dei primati (in media 13 note al secondo, con picchi di 19), non è tuttavia un semplice virtuoso del pianoforte: con grande sensibilità è in grado di trasmettere dal vivo una straordinaria carica emotiva.
L’aggettivo che meglio può descriverne il talento è «visionario»: la nozione di «musica continua» da lui espressa nel 1979 in «KMH: Piano Music in the Continuous Mode» - incluso nei tardi anni Ottanta dal Village Voice in una lista dei «dieci dischi di cui non si può fare a meno» - e nel 1981 teorizzata nel saggio «Open Time», costituisce un approccio massimalista alle procedure del minimalismo.
 
Tra le sue fonti di ispirazione, oltre a Beethoven, Chopin e Mozart, Lubomyr Melnyk indica nell’opera «In C» di Terry Riley (anch’egli ospite della rassegna in aprile) la scintilla che ha acceso la sua immaginazione musicale. Per anni ignorato dall’accademia («Per loro sono come un cane che sa fischiare», affermò a tal proposito in un’intervista), solo di recente ha ottenuto diritto di cittadinanza in ambito colto, grazie anche al marchio Sony Classical impresso nel 2016 sull’album «Illirion».
Un passo decisivo nella sua carriera, che gli ha permesso di allargare il raggio d’azione, come dimostra la session registrata a Londra nella chiesa di St.John At Hackney per il network Boiler Room.
 
L’appuntamento con Lubomyr Melnyk è fissato per giovedì 25 ottobre, alle ore 21.00, presso il Teatro SanbàPolis di Trento.
Il prezzo del biglietto d’ingresso è di 10 euro (posto unico non numerato), con una riduzione a 8 Euro per gli Under 26 e a 5 Euro per gli studenti universitari.