Centrale Fies art work space, dal 19 al 27 luglio

Venerdì 21 e domenica 30 giugno, una mostra, un evento site specific e una Free School of Performance inaugurano l’estate di Centrale Fies 2019

Centrale Fies art work space torna ad aprire le sue sale al pubblico venerdì 21 e domenica 30 giugno con un doppio appuntamento che anticipa I P E R N A T U R A L, XXXIX edizione di Drodesera, il festival dedicato alle performing e alla performance art, dal 19 al 27 luglio.
Dopo un anno di laboratori per le scuole, workshop sulla comunicazione culturale e turistica, residenze artistiche internazionali il 21 giugno la Galleria Trasformatori ospiterà Performativity, mostra collettiva a cura di Denis Isaia e Sara Enrico, primo capitolo di una trilogia sui rapporti fra la performance e l’oggetto artistico.
Quale relazione c’è tra due pratiche artistiche che sembrano essere agli antipodi come la performance e l’arte visiva?
L’esposizione si propone di osservare le interazioni fra due pratiche paradigmaticamente opposte - la prima basata sul tempo e la seconda sullo spazio - mettendo a fuoco le complicità proposte dagli artisti visivi.
Performativity si concentra su cosa accade quando un oggetto artistico allarga il suo ambito evocando un corpo, una coreografia, una narrazione o un’azione, evidenziando il precipitato in un oggetto.
 
I curatori scelgono di indagare l’azione – presunta o compiuta – che passa attraverso un’opera artistica nei lavori di Marion Baruch, Alessandro Di Pietro, Sara Enrico, Philipp Gehmacher, Francesco Gennari, Esther Kläs, Andrea Kvas, Nicola Martini, Tania Perez Córdova, Alessandra Spranzi, Davide Stucchi, Franz Erhard Walther.
Così come la tempesta di fine ottobre ha sconvolto il paesaggio trentino entrando nell’immaginario collettivo, Dewey Dell con il concerto Storm Atlas darà vita ad un vero e proprio catalogo delle tempeste.
I potenti quadri audiovisivi che intrappolano lo spirito di tumulti metereologici di ogni tipo: gesti, suoni e testi traducono il grande sconquasso degli elementi in una riflessione sull’impotenza dell’essere umano che, nonostante la sua capacità di esaminare e conoscere scientificamente il fenomeno, si ritrova disarmato di fronte a questi eventi di portata mastodontica. Ad aprire il concerto il DJ set di Demetrio Castellucci.
Dalle 18.30 fino alla mezzanotte del 30 giugno, il secondo appuntamento dell’estate di Centrale Fies: Anagoor, Leone d’Argento Biennale Teatro 2018 - dal 2010 tra gli artisti di Fies Factory - sfiderà tempo e spazio connettendo il pubblico alla ricerca e agli immaginari che da sempre animano la compagnia, condensando antico e contemporaneo.
 
Orestea, fin dentro la sera, fin dentro la notte è una versione esplosa dello spettacolo Orestea/ Agamennone, Schiavi, Conversio: tre tempi intervallati da installazioni e una diversa modalità di muoversi attraverso gli spazi di Centrale Fies che si faranno, di volta in volta, scena per l’azione performativa o luogo protetto dove poter sostare e rifocillarsi.
L’ultima opera teatrale di Anagoor diventa un progetto site specific: ora rocca di Argo, ora campo santo, ora campo di concentramento. Si illuminano così elementi di un viaggio artistico che da Lingua Imperii (produzione Film Festival della Montagna di Trento e Centrale Fies 2012) ad Orestea conduce fino al fondo della notte, oltre la quale brilla il rovesciamento del sottosuolo dell’Occidente.
Anagoor propone ancora un lavoro sulla lingua che prova a misurare la distanza con i poeti antichi, riscoprendone l’elemento di purificazione dei sentimenti umani. Una festa teatrale che è miscela di mistero e pensiero, di profonda fiducia nella parola, nella memoria, nella visione, nel corpo, nella collettività.
Il pubblico si trasformerà nell’ospite atteso che potrà attraversare Centrale Fies con una logica completamente diversa dal solito: pur nella linearità complessa della tragedia greca, gli ospiti potranno decidere il ritmo e la formula del loro passaggio: vedendo l’opera per intero, comprensiva di tre installazioni e soste durante le pause nella zona riservata al cibo, o scegliendo di visitare gli spazi installativi fermandosi ad ascoltare l’audio immersi nell’atmosfera creata dall’opera e ristorandosi.
 
Infine, dal 6 al 16 luglio, a Centrale Fies si svolge la Free School of Performance, che coinvolge i 9 artisti selezionati per la settima edizione di Live Works, la piattaforma dedicata alle pratiche contemporanee performative curata da Barbara Boninsegna e Simone Frangi.
Questi gli artisti selezionati per la Free School of Performance di quest’anno: Nana Biluš Abaffy (AU/HR), Katerina Andreou (GR/FR), Rehema Chachage (TZ), Ndayè Kouagou (FR), Dina Mimi (PA), Magdalena Mitterhofer (IT/DE) e Astrit Ismaili (KV/NL), Ceylan Öztrük (CH/TR), Charlie Laban Trier (DK/NL) e Cristina Kristal Rizzo (IT), Kat Válastur (GR/DE).
La residenza artistica è articolata in un programma giornaliero di sessioni critiche collettive, visioni di film e incontri informali che accompagnano il lavoro di produzione della performance degli artisti.
Dal 19 al 21 luglio, i progetti di Live Works Vol. 7 verranno proposti al pubblico e visionati da un board di professionisti internazionali.