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Pergine festival tra linguaggi contemporanei e accessibilità

La ricerca tra i diversi linguaggi di Circolo Bergman e la sfida dell'accessibilità caratterizzano la prima domenica di Pergine Festival

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È stata un'apertura di successo quella di Pergine Festival con lunghi minuti di applausi per Giselda Ranieri e il suo T.I.N.A. e una piazza gremita per il concerto di Anansi & The Hot Mustache.
Continuano anche per la giornata di oggi, sabato 29 giugno, i progetti site specific di Elisabetta Consonni (Ti voglio un bene pubblico, a partire da Sala Maier alle 19.30 e alle 20.15) e Berlin, Nevada (Still night, alle 20 e alle 21.45 alla Sala della Comunità di Valle) che propongono la città attraverso giochi urbani e nuove visioni.
Il fine settimana di Pergine Festival continua anche domani, domenica 30 giugno, nell'indagine sui linguaggi del contemporaneo e lo fa aprendosi anche al tema dell'accessibilità.
 

 
Alle 19.30 infatti partirà da Sala Maier il Trekking Urbano Inclusivo, un'idea di Pergine Festival nata grazie alla collaborazione con AbC IRIFOR del Trentino, U.I.C.I. (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) e insieme a Montanamente di Luca Stefenelli, guida di media montagna.
Si tratta di un percorso guidato accessibile anche a persone cieche, ipovedenti e sorde, ma che rappresenta un'occasione per tutti per affidare ai diversi sensi l’emozione della scoperta. Un passo lento – l'escursione durerà circa 3 ore – per un percorso adatto a tutti con un dislivello minimo: il percorso si sviluppa tra la zona archeologica dei Montesei, poco fuori dal centro di Pergine, e le piazze della città, attraversando luoghi da conoscere soprattutto attraverso il tatto e l'olfatto e attraverso la loro storia, che verrà raccontata e tradotta in lingua italiana dei segni.
La passeggiata si conclude con DegustaLIS, una degustazione speciale nella quale i vini della Cantina Monfort saranno accompagnati da interpreti LIS - Lingua dei segni italiana - di AbC IRIFOR del Trentino, che guideranno il pubblico nel conoscere qualcosa in più sulla disabilità uditiva, per capire come comunicare con una persona sorda.
 

 
Conclude la giornata Bilderatlas, di Circolo Bergman, un collettivo di artisti milanesi che rappresenta per Pergine Festival un gradito ritorno. Dopo alcuni anni di lavoro site specific sulla memoria della città, in questa 44ª edizione arrivano con il loro ultimo spettacolo che interpreta la condivisione delle immagini sui social network come una possibilità narrativa capace di incidere in modo nuovo sul reale, sul corpo, sul linguaggio, in un’esplorazione degli archetipi del nostro tempo.
Ogni giorno milioni di foto vengono condivise online, nel tentativo di ognuno di comporre un'immagine di sé, una propria identità.
Ma cosa c'è in gioco quando la nostra immagine viene messa in circolo? Come possiamo osservare l'insieme delle immagini?
Ispirati dal Bilderatlas Mnemosyne composto dallo storico dell’arte Aby Warburg all’inizio del XX secolo, che secondo gli artisti sarebbe un avo del più attuale Instagram, e a partire dall'archivio personale dei performer, Circolo Bergman si interroga sugli archetipi del nostro tempo, nella ricerca di una lettura antica di immagini contemporanee: «Luoghi, ritratti, selfie creano un atlante contemporaneo che ci ricorda il lavoro di Warburg – affermano gli artisti – e se è vero che l'archetipo attraversa la storia concretizzandosi nelle immagini, è altrettanto vero che è proprio nelle immagini e nella loro diffusione che si incontra quello che ci lega a un'origine.»
 

 
Dance is the place è invece il titolo della serata di domenica in Piazza Fruet, stavolta all'insegna della danza.
Alle ore 19, 20.15 e 21.30 in scena la compagnia perginese Artedanza con Social Contact, un intervento di danza in urbana che propone una riflessione sull'impatto della comunicazione nella quotidianità e sulle relazioni mediate dai social network.
A seguire, alle 22, Moving bodies, una selezione dei migliori cortometraggi del focus dedicato al dance screening del Lago Film Festival. I corti in programma: STAKRA / Sara Bonaventura (Italia / 2017 / 4’ 50’’), IN THE HOUSE OF MANTEGNA / Michele Manzini (Italia / 2017 / 6’ 39’’), TWINE / Aliki Chiotaki (Greece / 2018 / 1’ 15’’), DANDELION / Elisa Talentino (Italia-Francia / 2017 / 2’30’’), ACROSS THE SKY / Nicola Lunardelli, Andrea Cadorin (Italia / 2017 / 2’54’’), EXIT / Mohanad 
 
Circolo Bergman Bilderatlas - Ph. Alessandro Brasile.

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