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Boom di ascolti per Chiara Lubich su Rai 1

La fiction prodotta dalla Eliseo Media di Luca Barbareschi è stata girata in Trentino, con il contributo della Film Commission

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«Chiara Lubich. L’amore vince tutto», il Tv movie girato in Trentino Alto Adige, andato in onda su Rai 1 domenica sera ha riscontrato un enorme successo con oltre 5 milioni di telespettatori, che hanno potuto scoprire o approfondire le vicende umane e spirituali della fondatrice del Movimento dei Focolari, che ha come obiettivo l’unità tra i popoli e la fraternità universale.
«Il TV Movie su Chiara Lubich è l’ennesimo successo legato al grande talento imprenditoriale di Luca Barbareschi. Eliseo Media è un orgoglio tutto italiano da additare come modello alle nuove generazioni», racconta Mario Esposito, direttore generale del Premio “Penisola Sorrentina”, di cui Barbareschi ha assunto dal 2018 la presidenza per il settore del teatro, cinema e audiovisivo.
 
Anche nel 2021 il produttore sarà alla guida del prestigioso riconoscimento campano, che finora ha assegnato a colleghi attori come Paolo Ruffini, Christian De Sica e Lunetta Savino.
La fiction su Chiara Lubich, prodotta insieme con Rai Fiction e girata a Trento, con il supporto della Film Commission, si aggiunge ad una serie di racconti culturali di cui Barbareschi è stato artefice: dalla storia di Mennea, alla fiction su Mia Martini, fino all’audiovisivo su Adriano Olivetti, uomo ed imprenditore illuminato.
Eliseo media si impegna dunque, attraverso le proprie produzioni, ad essere cinghia di trasmissione di valori identitari di cui il Paese necessita, oggi in maniera ineludibile.
 
«Il gruppo Eliseo non è solo una sigla imprenditoriale ma una vera e propria comunità epistemica. È un onore per il Premio Penisola Sorrentina aver attivato e rinforzato negli anni una partnership culturale con Barbareschi.
«Ogni sfida dell’Eliseo è infatti una tensione al bene, è la possibilità di guardare al mondo che ci circonda con nuove prospettive e anche nuove speranze, nel segno di quella Provvidenza immanente di cui proprio la Lubich è stata testimone, e che in qualche modo richiama anche tutti noi promotori culturali a farsi artefici di una Bellezza da vivere, convivere e condividere, – conclude Esposito. – Per tutto ciò dobbiamo ringraziare Luca Barbareschi.»

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