Salerno in «CORTOcircuito - Sguardi sulla società»

Il 6-7-8 ottobre sono stati proiettati i video prodotti da alcuni Istituti Scolastici. Il miglior documentario riceverà il Premio Aurelio Laino

Quasi tre anni fa mancava prematuramente a Londra Aurelio Laino, ingegnere-musicista-regista nato a Salerno, trentino di adozione.
La famiglia, in suo ricordo, ha fondato l’Associazione Aurelio Laino che, con il sostegno di privati, della Fondazione Caritro, del Comune di Trento, del Rotary club Valsugana, del Soroptimist club Trento e dell’Inner Wheel Trento Castello, bandisce annualmente un concorso destinato a giovani che vogliano frequentare corsi di alta formazione in Europa, in campo cinematografico, musicale o teatrale.
 
Anche a Salerno ricordano annualmente Aurelio Laino gli organizzatori di «Salerno in CORTOcircuito - Sguardi sulla società», festival del cortometraggio e del documentario voluto dalla Rete dei Giovani per Salerno in collaborazione con varie realtà del territorio, giunto quest’anno alla XIV edizione. Ha caratterizzato questa edizione lo sguardo verso tematiche sociali, verso <<i tarli del tessuto umano del nostro tempo>> come ha scritto sul quotidiano Il Mattino la giornalista Ilaria Cotarella.
 
Nei giorni 6, 7 e 8 ottobre vengono proiettati i cortometraggi e i documentari prodotti da alcune sezioni di Istituti Scolastici (in seguito alla realizzazione di corsi di videomaker) e da cineasti salernitani e non solo.
Si procederà in conclusione alle premiazioni dei corti e dei documentari scelti da una giuria di giornalisti, da una giuria tecnica e da una giuria popolare, alla presenza dei registi e degli autori, con i quali il pubblico potrà interagire.
 
Si tratta di dieci premi intitolati alla memoria di giornalisti e protagonisti del mondo del cinema.
Il miglior documentario riceverà il Premio Aurelio Laino.
Ne hanno parlato giornali cartacei come «Il Mattino» e magazine online come la Gazzettadisalerno.it. attraverso le voci di Ilaria Cotarella e Aniello Palumbo.
Un legame Salerno - Trento che Aurelio avrebbe sicuramente apprezzato.