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Si avvicinano i 4 giorni del «Festival Cinemazero 2023»

Dal 30 novembre al 3 dicembre 2023 al Teatro Sanbàpolis di Trento – Ingresso libero

Dal 30 novembre al 3 dicembre torna al Teatro Sanbàpolis il festival dedicato al cinema iper-indipendente e autonomo, giunto alla sedicesima edizione.
Nella formula ormai consolidata sulle quattro giornate, il programma offre un’ampia gamma di proposte cinematografiche per tutti i gusti.  
La direzione artistica è di Guido Laino; organizza il Funambolo in collaborazione con ATU.

 FCZ2023 in breve  
Cosa ci fanno autori come Cristopher Nolan, Jim Jarmusch e Richard Linklater nel programma del Festival CinemaZERO?
Semplice: sono qui a dimostrare che anche i grandi hanno cominciato da piccoli; anzi, da zero; anzi, da «cinema zero».
I loro rispettivi film d’esordio sono tre dei cinque lungometraggi in programma in questa edizione, con l’apertura affidata a «Following», primo film di Nolan, e la chiusura a «Permanent Vacation», esordio di Jarmusch.
 
Oltre a questi film, da non perdere il classico di quest’anno, un’altra opera prima come Menschen am Sonntag a cui, nella Berlino del 1930, lavorano fra regia e sceneggiatura quattro autori che si consacreranno negli Stati Uniti: Robert Siodmak, Edgar Ulmer, Billy Wilder e Alfred Zinneman.
Ma non può mancare il film di montaggio, in questo caso il bellissimo Et J’aime a la Fureur, ritorno al cinema di André Bonzel dopo trent’anni di inattività.
 
Ma i lungometraggi sono solo una parte del ricchissimo programma internazionale del festival: ci sono i 16 corti del concorso principale, i 9 corti delle «Visioni oltre l’Antropocene» in collaborazione con il Muse, i 15 corti di AnimazioneZERO e i 12 video che accompagneranno i Backstage Spuntino (perché fra le sessioni pomeridiane e quelle serali e possibile fermarsi a mangiare al festival).
La dimensione locale non è comunque stata dimenticata dal Festival: da una parte il progetto SguardoZERO, in collaborazione con ATU, che ha visto la produzione di 12 corti da parte di ben 22 under 30 del territorio; dall’altra il focus sulla pluripremiata produzione di corti da parte delle Scuole Bresadola/IC Trento 5.
 
Quattro giorni da non perdere, frutto del lavoro e della collaborazione di circa trenta persone, in larghissima maggioranza sotto i trent’anni.
 

 
 Il programma  
Il programma completo, con tutti gli approfondimenti, lo trovate a questo link.
 
 Giovedì 30, ore 20.45  
Following, di Cristopher Nolan
Christopher Nolan è il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico conosciuto per la trilogia di Batman – Il Cavaliere Oscuro e per film di enorme successo come Inception e Oppenheimer. Pochi sanno però che il suo lungometraggio d’esordio, girato a 28 anni, è una piccola perla low-budget, girato con 6.000 dollari, spesi quasi tutti per la pellicola, e da lui realizzato con una troupe ridotta all’osso composta per lo più da suoi amici non pagati, in cui si occupava anche della fotografia e del montaggio.
Alla scarsezza di mezzi a disposizione sopperisce, tuttavia, lo straordinario talento narrativo del regista, che si affida a quella struttura narrativa non lineare che – in forme più consapevoli e diverse sfumature espressive – sarà alla base di molti altri suoi film, tanto da costituire l’elemento forse più caratterizzante della sua produzione cinematografica.
 
 Venerdì 1, a partire dalle ore 18  
It’s Impossible to Learn to Plow by Reading Books, di Richard Linklater
Nella sua opera prima Richard Linklater, esponente di spicco del cinema indipendente americano, che ricordiamo fra gli altri per Boyhood, fa quasi tutto da solo: si occupa della regia, di tutti gli aspetti tecnici e produttivi, arrivando addirittura a interpretare in prima persona il protagonista. Interamente girato in Super 8 e poggiatosi su una sceneggiatura iper-minimale, il film è costato meno di 3.000 dollari.
Il film racconta la storia del viaggio di un giovane – alter ego del regista – attraverso gli Stati Uniti. L’irrequieto vagare del ragazzo da un posto all’altro, apparentemente senza scopo né destinazione, è il pretesto che consente di indugiare con estremo realismo e venature quasi poetiche su scene di vita quotidiana e interazioni casuali tra persone.
 
Concorso principale e SguardoZERO
Proiezione dei primi otto corti entro i 20’ di durata, di cui quattro di autori italiani. Finzione e documentario, opere poetiche e sperimentali, il concorso principale permette un viaggio sorprendente nella produzione artigianale mondiale, da cui è difficile restare delusi. Il pubblico in sala dà il proprio voto a ciascun film e assegnerà così il premio del pubblico.
A seguire, i primi sei corti entro i 5’ di durata del progetto SguardoZERO, organizzato dal festival in collaborazione con ATU e Opera Universitaria, a cui hanno lavorato, solo contando gli autori, ben ventidue under 30 del territorio seguiti da quattro tutor esperti. I tre film più votati accederanno alla finale di domenica 3 dicembre.
 
 Sabato 2, a partire dalle ore 15.30  
Primo pomeriggio con i corti della scuola e la sezione di animazione
Alcune classi delle Bresadola/Istituto Comprensivo Trento 5, con la guida del prof. Caratozzolo, hanno prodotto negli ultimi anni una serie di corti premiati in vari festival in Italia e all’estero, un’esperienza che vogliamo raccontare.
A seguire, ben 15 corti di animazione, in cui è possibile vedere tutte le sfumature della produzione di questo tipo, sia essa disegnata a mano o in computer grafica, in step motion o realizzata con tecniche miste, più sperimentale o più legata alla narrazione.
 
Et j’aime à la fureur, di André Bonzel
Pellicole amatoriali di sconosciuti – mute e sonore, a colori e in bianco e nero – che colleziona fin da quando era bambino; filmati di varie generazioni della sua famiglia; riprese in Super 8 realizzate dallo stesso regista in gioventù. André Bonzel si serve sapientemente di tutto questo found footage eterogeneo per scrutare il proprio passato e raccontare la sua storia personale. Il film è stato presentato al Festival di Cannes nel 2021
 
Concorso principale e SguardoZERO
Proiezione dei primi otto corti entro i 20’ di durata, di cui quattro di autori italiani. Finzione e documentario, opere poetiche e sperimentali, il concorso principale permette un viaggio sorprendente nella produzione artigianale mondiale, da cui è difficile restare delusi. Il pubblico in sala dà il proprio voto a ciascun film e assegnerà così il premio del pubblico.
A seguire, i primi sei corti entro i 5’ di durata del progetto SguardoZERO, organizzato dal festival in collaborazione con ATU e Opera Universitaria, a cui hanno lavorato, solo contando gli autori, ben ventidue under 30 del territorio seguiti da quattro tutor esperti. I tre film più votati accederanno alla finale di domenica 3 dicembre.
 
 Domenica 3, a partire dalle ore 15.30  
Menschen am Sonntag, di Robert Siodmak e Edgar G. Ulmer
Le strade di Robert Siodmak e Edgar G. Ulmer, registi del film, e di Samuel “Billy” Wilder e Alfred Zinnemann, co-sceneggiatori, si incrociano nella Berlino degli ultimi anni della Repubblica di Weimar quando, poco più che ventenni, lavorano insieme alla realizzazione di Menschen Am Sonntag, una pellicola sperimentale e indipendente che mescola armoniosamente scene di finzione e materiale documentaristico. Dopo la realizzazione di questo capolavoro, capace di mostrarci una Berlino che di lì a poco, con il nazismo prima e la guerra poi, non ci sarà più, i quattro, tutti di famiglia ebraica, prenderanno la strada dell’esilio negli Stati Uniti, dove si affermeranno come grandi registi.
 
Sessione pomeridiana con le Visioni oltre l’Antropocene e la finale di SguardoZERO
Per il secondo anno il FCZ propone, insieme al Muse, un bando specifico che vuole mettere in correlazione l’essenzialità del “cinema zero” e la riflessione sulle problematiche dell’ambiente e del clima. Nascono così le “Visioni”, una ricerca di opere audiovisive dedicate alla cura del mondo, a strategie di prosperità alternative, che osino immaginare interventi capaci di far fiorire nuovi modi di vivere il pianeta, visioni critiche per ridefinire il nostro modo di stare al mondo e di coesistere con i suoi altri abitanti umani e non umani. In concorso otto corti internazionali, con una nona proiezione fuori concorso a chiudere il programma.
A seguire, i sei corti entro i 5’ di durata finalisti del progetto SguardoZERO, organizzato dal festival in collaborazione con ATU e Opera Universitaria, a cui hanno lavorato, solo contando gli autori, ben ventidue under 30 del territorio seguiti da quattro tutor esperti. Il pubblico in sala determinerà la classifica finale, che assegnerà premi in buoni acquisto e non solo.
 
Permanent Vacation, di Jim Jarmusch
Nel 1980, Jim Jarmusch, figura simbolo del cinema indipendente americano degli ultimi 40 anni, autore di film indimenticabili come «Stranger Than Paradise» (1984), «Dead Man» (1995), «Ghost Dog» (1999) e del più recente «Paterson» (2016), esordisce presentando il lungometraggio con il quale si è da poco diplomato alla scuola di cinema della New York University.
Per quanto si tratti di un’opera per sua natura acerba e sperimentale, «Permanent Vacation» contiene già molti dei tratti espressivi che renderanno il regista uno degli esponenti più coerenti ed irriducibili del cinema indipendente statunitense.

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