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Religion Today Filmfestival: 58 titoli selezionati per Venezia

E uno sguardo in particolare su Missione e Volontariato che in terra trentina hanno sempre trovato terreno fertile

Sono 58 le opere selezionate tra film, documentari, cortometraggi e animazioni, provenienti da 34 paesi diversi e rappresentativi di tutti e 5 i continenti.
Questo 22° Religion Today Filmfestival ha ricevuto ben 1.700 iscrizioni e sarà dedicato alle tematiche della Missione e del Volontariato, che in terra trentina hanno sempre trovato terreno fertile.
Missione, volontariato, ma anche immigrazione, tecnologia, razzismo e in particolare consapevolezza: consapevolezza di una realtà, quella in cui viviamo, che è in continuo mutamento, sulla scia di una globalizzazione ormai affermata, che si scontra con la costante ricerca delle proprie identità, smarrite e disorientate.
Proprio in questo tentativo umano si inserisce il ruolo della Missione, presente in tante religioni, come reale guida di convivenza tra popoli e di conoscenza del pluralismo delle religioni e delle diversità umane.
 
Sono tematiche forti e attuali quelle di questa edizione, che promettono interessanti dibattiti e riflessioni. Ad approfondire di più la questione sarà quindi la conferenza di presentazione di questo 21° Religion Today Filmfestival, diretto da Andrea Morghen, che si terrà presso il Lido di Venezia il 4 Settembre 2019, partecipando alla prestigiosa Mostra del Cinema e che si svolgerà a Trento da mercoledì 2 ottobre a giovedì 10 ottobre 2019.
«Le iscrizioni al Festival quest’anno sono state molto numerose, ben 1700» spiega il direttore artistico, «Ma saranno solo 58 i titoli che parteciperanno alla manifestazione, in gara per i seguenti riconoscimenti: miglior lungometraggio, cortometraggio, documentario, documentario corto e premio speciale Nello spirito della Fede.»
Tra i film iscritti, risaltano in particolare il potente Skin, di Guy Nattiv, vincitore del Premio Oscar 2019 come miglior corto, che parla di razzismo ritraendo due padri, uno nero e uno bianco suprematista e l’italiano Bismillah di Alessandro Grande, vincitore del David di Donatello 2018 sempre come miglior corto, un titolo che affronta la tematica dell’immigrazione irregolare con delicatezza, in maniera asciutta e senza fronzoli.
 
Da menzionare, anche la pellicola di Edoardo de Angelis, Il Vizio della Speranza, film sulla tratta delle donne nigeriane in Italia, vincitore di un premio ai David di Donatello e di 3 Nastri d’Argento.
Anche quest’anno la giuria internazionale del Festival, organizzato dall’associazione BiancoNero, sarà composta da 5 nomi di prestigio: Godfrey Omorodion (Nigeria) presidente della Nigeria Film Society fondatore e direttore del Benin City Film Festival, Liya Gilmutdinova (Tatarstan-Russia) direttrice del settore cinematografico del Ministero della Cultura della Repubblica del Tatarstan, Shanta Nepali (Nepal) produttrice di programmi e documentari su natura, viaggio e avventura, in onda su emittenti locali ma anche internazionali quali Discovery Channel e Animal Planet e Mo Hamid (Bangladesh), vincitore di numerosi prestigiosi premi per i suoi documentari e lavori di teatro, una delle personalità più importanti del panorama culturale del Bangladesh. Il quinto giurista, italiano, sarà comunicato a breve.
Interessanti i paesi di provenienza, rappresentativi di tutti e 5 i continenti: Kazakistan, Spagna, Croazia, India, Iran, Stati Uniti d’America, Iraq, Australia, Israele, Italia, Canada, Regno Unito, Pakistan, Filippine, Afghanistan, Nepal, Algeria, Georgia, Russia, Egitto, Argentina, Francia, Giappone, Bangladesh, Ucraina, Grecia, Cipro, Cina, Serbia, Sri Lanka, Germania, Mozambico e Libano.
 
Le pellicole selezionate verranno proiettate al Teatro San Marco di Trento e al Cinema Modena troveranno spazio in particolare i film premiati.
Verrà mantenuta anche una particolare attenzione verso le giovani generazioni, con eventi e proiezioni in programma presso molte scuole del territorio tra le quali il Liceo L. Da Vinci di Trento e la scuola Arcivescovile di Trento e Rovereto.
Il Festival avrà così l’opportunità di riuscire anche quest’anno a dimostrare la sua capacità di costruire una rete forte sul territorio provinciale: la collaborazione con la Diocesi di Trento, con gli istituti scolastici, culturali e di volontariato caratterizzerà infatti una manifestazione capace di mantenere uno sguardo globale, fornire una prospettiva internazionale, partendo proprio dall’identità del locale, rendendosi protagonista di quel messaggio di «Missione» che è la tematica di questa edizione. 

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