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«Canale. Oltre il tempo»: in mostra a Canale di Tenno

Aperta dal 12 settembre al 14 novembre alla Casa degli Artisti «Giacomo Vittone»

Un salto indietro nel tempo di oltre quarant’anni che recupera dal passato una traccia storica nitida e inaspettata. Immagini in bianco e nero che ritraggono i luoghi e le persone con la spontaneità e l’immediatezza di due giovani studenti animati dal desiderio di incontrare, di conoscere, di esplorare. Due giovani alla cui curiosità appassionata gli abitanti del tempo, i pochi rimasti prima della trasformazione degli anni Ottanta del Novecento, spalancarono le porte di casa, offrendo volentieri e con slancio i propri ricordi, in parte riportati in mostra.
Dalle inquadrature, dalla scelta dei soggetti e da svariati dettagli si coglie la voglia di conoscere e di esplorare di Luca e Antonio, ragazzi provenienti dal movimento cittadino (sono entrambi di Padova) che si immergono nei vicoli acciottolati del borgo, all’epoca quasi abbandonato, nei suoi silenzi e nel mistero seducente di un passato denso e incombente.
 

 
Oggi di quegli scatti apprezziamo il dettaglio e lo slancio, che danno forma a un mosaico di immagini e parole di grande valore storico e umano.
Ancora una volta è lo sguardo esterno, forestiero, estraneo - lo stesso che rapì Giacomo Vittone nel suo vagabondaggio creativo nelle frazioni abbandonate del Tennese - a cogliere ciò che è inscritto nel paesaggio di Canale.
Un luogo che racconta la sua storia nelle architetture in pietra, nella struttura dei vicoli che seguono l’andamento del terreno salendo verso i prati e il bosco, nel silenzio delle mezze stagioni, negli antri nascosti da ritagli di un’ombra scura eppure dolce, nei portoni di legno antico. La Casa degli Artisti, da quando è stata inaugurata nel 1967, è il luogo che rappresenta l’incontro tra il passato (conservato nelle mura e in ogni angolo dell’edificio) e il presente.
 

 
Un luogo-ponte aperto al pubblico e al pensiero artistico, che è stato alla base dell’interesse per il borgo, sbocciato a partire dal dopoguerra e cresciuto fino ai giorni nostri.
Un’intuizione straordinaria per i tempi, che non si sarebbe realizzata se non dentro il desiderio di ritornare alla bellezza, all’arte e alla poesia dopo i due terribili conflitti mondiali.
La rinascita di Canale è l’esito dell’intuito e del contributo concreto di chi ha saputo scorgere nell’abbandono una possibilità di rinascita, dentro un desiderio collettivo e per un obiettivo plurale. Qualcosa che questa mostra vuole ravvivare e far splendere.

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