Home | Arte e Cultura | Mostre | Grande conclusione per la mostra fotografica a Castel Caldes

Grande conclusione per la mostra fotografica a Castel Caldes

Il possente maniero medievale della Val di Sole ha vissuto due intense giornate di festa per celebrare la fine dell’importante esposizione artistica «Vivere in alto»

image

>
Grande conclusione per la prestigiosa mostra fotografica «Vivere in alto» presso Castel Caldes. Il possente maniero medievale della Val di Sole ha infatti vissuto due intense giornate di festa per celebrare la fine dell’importante esposizione artistica «Vivere in alto. Uomini e montagne dai fotografi di Magnum. Da Robert Capa a Steve McCurry», ospitata nel castello negli ultimi 5 mesi. Una mostra realizzata dall’agenzia friulana Suazes con Magnum Photos insieme al Castello del Buonconsiglio, monumenti e collezioni provinciali, promosso dall’Azienda per il Turismo delle Valli di Sole, Peio e Rabbi e dal Comune di Caldes, con il patrocinio della Provincia Autonoma di Trento, nonché il sostegno di BIM e Cassa Rurale della Val di Sole.
 
Una mostra che durante le settimane ha portato al castello di Caldes oltre diecimila visitatori e che si è anche sviluppata sul territorio solandro grazie al «Sentiero della fotografia»: un lungo percorso fotografico in alta quota che ha visto coinvolto il noto artista francese di origini italiane Jerome Sessini dell’Agenzia Magnum. La mostra a cura di Marco Minuz e Andrea Holzherr ha rappresentato la seconda importante tappa di un percorso iniziato attraverso l’APT Val di Sole e l’amministrazione comunale di Caldes nel 2021 con il primo progetto espositivo di un certo spessore: «Vite di corsa. La bicicletta e i fotografi di Magnum. Da Robert Capa ad Alex Majoli» che sposava la straordinaria vocazione del territorio verso la pratica ciclistica.
 
«Il progetto dell’estate 2022 si è basato essenzialmente sulla volontà di porre l’attenzione sulle persone che vivono in montagna, – ha raccontato Minuz, - «Nelle prime riunioni in cui si discuteva di questo progetto e si cercava di individuare quale poteva essere la tematica, è arrivato questo input: alla fine questo grande parco di divertimenti che si accende è possibile grazie alle persone che hanno deciso di rimanere o di vivere o di venire a vivere e proprio qui. E quindi è forse giusto porre l’attenzione su di loro, per cercare di capire qual sia il rapporto tra gli uomini e la montagna. Infatti abbiamo trovato la frase di Blake: Quando uomini e montagne si uniscono, grandi cose accadono che sembrava perfetta. E da lì è partito il progetto.»
 

 
Un’esperienza che si è sviluppata su due «livelli»: in primo luogo nel castello attraverso l’opera di grandi fotografi di fama internazionale con opere realizzate in tutto il mondo. In secondo luogo è stato chiamato un fotografo dell’agenzia Magnum che apparentemente non aveva vicinanza rispetto al mondo classico della montagna, ma cresciuto come reporter di guerra: Sessini. Questo professionista, vivendo il territorio per una settimana durante l’estate, ha sviluppato un intenso lavoro sugli uomini e le donne della vallata, raccontando la montagna da diverse angolature, valorizzandone il patrimonio umano, svelando storie, tradizioni, impegno, scelte di vita e visioni per il futuro.
 
L’apprezzata mostra di Castel Caldes si è conclusa con una festa di «finissage» con due giornate dove il filo conduttore della mostra, il rapporto fra uomini e montagne nella fotografia, è stato declinato in vari ambienti, strettamente sempre connessi: cultura, musica e tradizioni. Sabato 5 novembre il castello ha ospitato la presentazione, a cura del sindaco di Caldes Antonio Maini, del romanzo di Adele Oriana Orlando «La bambina che voleva amare» di Land Editore, libro scritto proprio a Caldes, nonché la performance musicale e visuale del musicista Anzwart. Durante questa esperienza sensoriale avvolgente, l’artista del suono ha mescolato le sue creazioni con le immagini realizzate da Sessini in Val di Sole, restituendo emozioni inedite ai presenti.
 
Domenica 6 novembre, dopo la visita guidata con il curatore della mostra, Minuz e la proiezione dell’intervista di Sessini che ha raccontato del progetto del «Sentiero della fotografia», la suggestiva conclusione è stata affidata al singolare quartetto «Armonici Cantori Solandri», diretto dal maestro Fausto Ceschi. Per completare l’esperienza immersiva nelle arti, nel fine settimana di finissage residenti e amici della zona sono stati coinvolti in un progetto che ha dato loro la possibilità di vivere un altro lato della fotografia: l’essere soggetto protagonista di un progetto: «Ritratti di un paese». A prestare il suo occhio e la sua personale sensibilità al progetto, c’era il noto fotografo friulano Elia Ferandino.
 

 
Decisamente soddisfatto il sindaco di Caldes Antonio Maini:
«C’è un elemento che secondo me è molto forte in questo tipo di progetto ideato, voluto e sostenuto dall’APT Val di Sole, con la convinta partecipazione del comune di Caldes: riguarda il fatto che questo livello di qualità delle opere è sicuramente attrattivo per un target di turista che sul territorio viene con un certo tipo di interesse e di curiosità, quindi lo qualifica.
«Nel contempo però questo progetto aiuta anche le persone del posto, stimolandole a conquistare quella consapevolezza, per cui si può riconoscere quanto valore abbiamo sul territorio. Questi eventi permettono di leggere il territorio e quindi di comprenderne il valore. Non è scontato che le persone che abitano un luogo, lo comprendano. Attraverso eventi come questo anche chi vive il posto lo può veramente comprendere ed apprezzare notevolmente.»
 
Sulla stessa lunghezza d’onda il Presidente dell’APT Val di Sole Luciano Rizzi, che ha più volte evidenziato «il progetto decisamente innovativo, molto partecipato anche dalla comunità locale, ma proiettato in una dimensione internazionale; un’iniziativa dunque che incarna perfettamente il nostro profondo impegno per rendere la cultura elemento strategico e fondamentale per lo sviluppo del turismo».

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande