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82 opere di 52 artisti (tra cui Depero) esposte fino al 29 gennaio

Inaugurata a Borgo Valsugana la mostra «Il cammino dell’Autonomia attraverso il suo territorio, i suoi borghi e le sue genti»

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È stata inaugurata a Borgo Valsugana la mostra d’arte di 82 opere di 52 artisti voluta dall’assessore al patrimonio Waltraud Deeg.
I quadri saranno visibili al pubblico fino al 29 gennaio da martedì a domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.
«Il cammino dell’Autonomia attraverso il suo territorio, i suoi borghi e le sue genti» è il titolo della mostra d’arte che è stata inaugurata nello spazio Klien del municipio di Borgo Valsugana. Le opere presentate in mostra intendono celebrare lo stretto legame tra il territorio e le genti che lo abitano e coprono un arco temporale che va dal 1925 con August Von Meissl e Giuseppe Sannicolò, al 2020 con Aaron Kosova, passando per numerosi artisti locali e non solo, più o meno noti, che hanno voluto rappresentare, secondo al loro visione, la nostra regione.
 
«Le opere sono una parte della Collezione della Regione Trentino Alto Adige/Südtirol che conta poco meno di 2000 pezzi, molti di grande pregio come i Depero e il Dallabrida esposti anch’essi a Borgo Valsugana - ha spiegato all’inaugurazione la vicesegretaria generale della Regione Antonella Chiusole – opere che sono la testimonianza di una chiara volontà di conservazione di un patrimonio culturale e artistico formato da artisti trentini, altoatesini, ladini, cimbri, mocheni e quanti da fuori Regione hanno trovato la loro ispirazione e la loro patria artistica in Trentino-Alto Adige».
 

 
L’esposizione è divisa in quattro sezioni. La prima sezione è introdotta da un’opera di Fortunato Depero, «Natura morta». Una particolarità di questo dipinto è l’essere realizzato sul retro di un frammento dell’insegna del vecchio Grand Hotel Bristol di Merano, demolito nel 1925 circa. Esistono varie testimonianze fotografiche, ma tutte in bianco nero. Per ricostruire la cromia dell’insegna si deve far riferimento a questo dipinto. Qui foto del retro del quadro.
 
«Nel mio ruolo di Assessore al patrimonio è per me un piacere rendere fruibile questo patrimonio all’interno del territorio e delle comunità - fa sapere Waltraud Deeg - a testimonianza del valore dei nostri artisti che tanto hanno contribuito alla storia dell’arte regionale, nazionale. La bellezza intesa come accesso consapevole ai beni culturali e al paesaggio costituisce una dimensione di crescita personale e di maturazione del senso di appartenenza e d'identità di ciascun cittadino.»

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