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Soave, prorogata al 19 febbraio la mostra di Bruno Lucchi

Il Sindaco Matteo Pressi: «Un successo che è andato oltre le aspettative. Ora una collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Verona»

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Nelle foto, le opere dell'artista trentino in esposizione a Soave.
 
Dopo il successo riscosso dalla mostra di scultura dell’artista Bruno Lucchi, iniziata a metà novembre, l’amministrazione comunale, in accordo con l’artista, ha deciso di prorogare l’esposizione delle opere scultoree nel centro storico della cittadina murata.
E così, a suggello dell’anno che ha visto Soave conquistare il titolo di Borgo più bello d’Italia, il progetto artistico promosso dal Comune di Soave e dall’associazione Soavecultura, non lascia ma addirittura… raddoppia!
 

 
La mostra, che sarebbe dovuta terminare il 15 gennaio, verrà prorogata fino al 19 febbraio, facendo trovare agli innamorati che sceglieranno Soave per la ricorrenza di S. Valentino un’atmosfera ancora più elegante e curata.
Ma non solo, le opere di Bruno Lucchi, artista originario di Levico in provincia di Trento e scultore di fama internazionale, saranno anche oggetto di studio da parte degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Verona «G. Cignaroli».
 

 
Sul punto il Sindaco, Matteo Pressi, precisa: «Ho proposto al Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Verona, architetto Giaracuni, di organizzare un workshop qui a Soave dedicato agli studenti di scultura e arti figurative.
«È un’occasione unica per far scoprire anche a loro il percorso di ricerca artistica di Lucchi, direttamente dalla sua viva voce.
«L’Accademia ha raccolto l’idea con entusiasmo e non può che farci piacere. La nostra è una delle Accademie più prestigiose d’Italia e collaborare con essa è motivo di orgoglio.»
 

 
Il filo conduttore della personale di Lucchi, che ripropone a Soave alcune delle installazioni e delle opere presentate in occasione della En Plein Air del MUSE di Trento nel 2014, trova le sue radici nella contraddittorietà del nostro recentissimo passato, durante il quale tutti abbiamo vissuto la drammatica alternanza tra chiusura e apertura, sperimentando come il confine fisico delle nostre mura di casa abbia potuto trasformarsi in barriera psicologica verso l’esterno, verso l’altro.
 

 
Altri progetti saranno invece dedicati agli studenti delle scuole soavesi che saranno invitati a visitare la mostra sviluppando poi degli approfondimenti sulle arti figurative anche in classe, «l’obbiettivo è quello di coinvolgere gli studenti di ogni ordine e grado, fino all’Accademia» – precisa il Sindaco, – «per lasciare un segno che duri anche una volta che sarà terminata questa importante esposizione».


 
Sarà prorogata anche l’apertura della torre di via Cangrande della Scala, la quale ospita numerose opere dell’artista ed offre ai visitatori che vi accedono un panorama mozzafiato, «salire al primo piano della torre è un’esperienza unica.
«È la prima volta che apriamo la torre, e più in generale un tratto della cinta muraria, al pubblico e abbiamo scelto questa occasione per celebrare un fatto così importante», – conclude il sindaco.

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