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«Graffi in aqua fortis» di Sergio Cara, a Trento, Spazio Foyer

Inaugurazione giovedì 5 maggio ore 18 – Aperta dal 5 al 19 maggio 2023 dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 19

«Un viaggio dentro di sé, un’instancabile rivisitazione del proprio mondo espressivo, una profonda riflessione sull’arte stessa in un indissolubile intreccio di saperi, dove tecnica, conoscenze e sensibilità convergono in un unico punto»: sono queste le opere di Sergio Cara, così come le introduce la critica d’arte Riccarda Turrina nella mostra di incisioni Graffi in aqua fortis allo Spazio FoyEr di Trento dal 5 al 19 maggio. Vincitore al Festival internazionale di incisione contemporanea di Trento edizione 2022, l’artista, di origine sarda ma formatosi all’accademia di Bologna, intreccia immaginario e reale in una trama narrativa scandita da ritmi magici.
Lasciato il suo periodo di astrazione, racconta ora il tema della Natura nelle sue diverse espressioni e ambientazioni, «in molteplici soluzioni grafiche, in una o più matrici, per sviluppare il carattere del segno inciso all’acquaforte, con macchie e graffi ottenuti con infinita pazienza, e con luci suggerite dall’acquatinta» prosegue Turrina.
Evidente nelle opere in mostra allo Spazio FoyEr è il fascino che su di lui esercita l’arte orientale, soprattutto per la leggerezza del tratto che contraddistingue le figure evanescenti, ma comunque vibranti impresse su fogli di preziosa carta giapponese.
Tra i temi scelti anche i testi poetici di Giuseppe Ungaretti, di Umberto Saba e del poeta sardo Peppino Mereu, che diventano il luogo di una narrazione simbolica oltre ogni limite temporale.
 

 
 Sergio Cara  
Nato a Nuoro nel 1946, si forma artisticamente a Bologna nei primi anni ’70, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti e, conclusi gli studi, insegna presso il Liceo Artistico e l’Istituto d’Arte.
A Bologna viene a contatto con le nuove tendenze internazionali a cui si allinea indirizzando la sua ricerca verso la «Nuova astrazione».
Negli anni ’80 si allontana dalla linea geometrico astratta e recupera i valori di segno e di gesto, privilegiando l’acquarello.
Successivamente, trasferitosi a Trento nel 1986, diviene titolare del corso di Pittura & Visual presso l’Istituto d’Arte.
Abbandona la linea dell’astrazione pura e riprende la figura con la tecnica dell’acquarello in un gioco mai banale di celamento e svelamento.
Intraprende inoltre un percorso mirato a recuperare i saperi e le metodologie originarie della stampa d’arte e della pittura ad olio, coniugandole con il proprio linguaggio pittorico.
Sempre dagli anni ’80 Sergio Cara declina con interesse la ricerca nella forma della grafica pittorica, senza per altro rinunciare alle proprie esigenze espressive e realizza ad acquarello numerosi poster pittorici per eventi culturali di musica e poesia.
Da qualche tempo ha ripreso con assiduità a praticare la pittura ad olio. In pensione dal 2004 si dedica a tempo pieno all’attività artistica.

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