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Alpe Cimbra: «GUARDIA. I Muri Raccontano»

Domenica 22 dicembre alle ore 10.00 presso il Centro civico di Guardia di Folgaria sarà presentata la brochure del progetto di valorizzazione

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Alle pendici del Monte Finonchio è collocato un paese dove riscoprire i mestieri di un tempo e momenti di vita contadina, in un percorso suggestivo fra le antiche abitazioni ancora custodite con cura e rese più belle, a partire dal 1988, da molte pitture murali.
Guardia oggi è una galleria d’arte a cielo aperto, con tanti quadri che offrono al visitatore la possibilità di contemplare il mondo variegato che contengono.
Passeggiando s’incontrano la storia e la leggenda, per esempio la presenza frequente di Castel Beseno, ma anche l’accenno a momenti di socialità o di devozione religiosa.
Un paese piccolo, ma capace, grazie al sostegno dei volontari, di crescere nel tempo e di progettare il suo futuro, in un’ottica di sviluppo anche turistica. I dipinti murali, assieme alla Casa Museo dedicata a Cirillo Grott, scultore, pittore e poeta, sono un invito per tutti a visitare Guardia.
 
Negli anni Ottanta del Novecento si mossero i primi passi per tentare una valorizzazione del paese, a beneficio di chi ci abitava, ma anche in prospettiva turistica.
I protagonisti di questa stagione sono diversi, come i colori sulla tavolozza del pittore, a loro il merito di aver creduto nel progetto di caratterizzare Guardia con un accento artistico, di gusto popolare, con il forte richiamo al senso delle radici.
In questa pluralità d’intenti si colloca la figura di Cirillo Grott, scultore, pittore e poeta, in grado di riunire a Guardia una sorta di cenacolo artistico, dove convenivano personalità del mondo dell’arte e della cultura.
Determinante si rivelò l’appoggio dell’amministrazione comunale di Folgaria, nella persona di Giuliano Mittempergher, assessore alla cultura, che promosse, a livello istituzionale, il progetto di Guardia e della decorazione delle sue facciate, così come il sostegno anche della Cassa Rurale di Folgaria.
 
Un ruolo lo ebbero anche gli abitanti, in particolare il Gruppo Ricreativo Culturale «Guardia».
La prima rassegna, del 1988, vide all’opera sei artisti del «Gruppo itinerante murales naïfs» definiti dalla critica gli «eredi di Ligabue», accanto a tre artisti trentini di notevole livello quali Marco Bertoldi, Mariano Fracalossi e Renato Gozzer, in contatto con Cirillo Grott, autore di due murales.
Negli anni seguenti le rassegne del 1991, 1994, 1997, 2001 e 2007, hanno riscosso un crescente successo di pubblico.
Il numero complessivo dei murales è arrivato a 35, alcuni sono frutto dell’intervento degli artisti al di fuori delle rassegne programmate, indice di una scelta vincente e dell’accoglienza di questo progetto.
Nel 2019, invece, grazie all’intervento di Luigi Rossetto, l’associazione con il sostegno dell’Amministrazione comunale ha promosso il restauro di ben quattro opere: Canti in allegria, Riposo nel campo, Il seminatore futurista e El marangon.
 
A livello generale la scelta di decorare il prospetto di un edificio, in tutto o in parte, risponde alla logica di abbellire il luogo dove si vive, ma anche proporre dei messaggi e il desiderio di memoria affidato a chi osserva. Guardia si è vestita di uno sfavillio di colori e d’immagini, a beneficio di tutti: una scommessa vinta.

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