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Al MUSE: Insetti sentinelle del cambiamento climatico

Specialisti d’alta quota in un clima che cambia: gli insetti sono le nostre sentinelle

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Piccoli ma incredibilmente abili nell’adattarsi anche agli ambienti estremi, tanto da divenire vere e proprie sentinelle del cambiamento climatico: sono gli insetti. Tra gli organismi che - nei millenni - hanno adottato strategie di sopravvivenza alle condizioni climatiche estreme d’alta quota, gli insetti sono tra i più specializzati tanto che alcuni riesco a vivere addirittura sui ghiacciai (o ai loro margini) e per questo motivo sono studiati per comprendere gli effetti dei cambiamenti climatici sulla biodiversità alpina. Mercoledì 5 aprile alle 20.45, nell’ambito degli «Incontri al Museo per parlare di fauna» l'entomologo del MUSE Mauro Gobbi, parlerà di biodiversità glaciale, di estinzioni e migrazioni di insetti in relazione al riscaldamento globale, con uno sguardo anche ad alcuni casi studio locali.
 
«Il ritiro dei ghiacciai, soprattutto alpini, è uno dei più evidenti effetti dei cambiamenti climatici – spiega Mauro Gobbi – Nonostante i ghiacciai, e più in generale gli ambienti d’alta quota, siano da noi percepiti come “estremi”, per alcune specie sono gli unici habitat in cui possono vivere. Attraverso le esperienze di ricerca ed esplorazione che ho condotto sulle Alpi, Pirenei, Ande e Scandinavia abbiamo dimostrato come i cambiamenti climatici stiano comportando estinzioni locali, migrazioni verso quote più elevate e ricerca di aree dove rifugiarsi. Gli effetti del riscaldamento globale stanno avendo chiare ripercussioni negative anche sulla biodiversità locale, in particolare in aree – come le Dolomiti – dove i ghiacciai rimasti sono ormai pochi e di ridottissime dimensioni».
 
  Biografia 
Mauro Gobbi ha un Dottorato di Ricerca in Scienze Naturalistiche e Ambientali e dal 2013 lavora come ricercatore presso l’Ufficio Ricerca e collezioni museali del MUSE.
L’ambito in cui svolge l’attività di ricerca riguarda principalmente l’impiego degli insetti come indicatori biologici dell’impatto dei cambiamenti climatici e ambientali sugli ecosistemi naturali e semi-naturali. Da più di vent’anni conduce ricerche in ambienti alpini europei ed extra-europei, con un particolare focus su quelli glaciali e con lo scopo di studiare gli organismi che li popolano.
 
Tutti gli incontri iniziano alle 20.45. Gli appuntamenti si terranno in presenza al MUSE (ingresso libero fino a esaurimento posti) e verranno trasmessi in diretta streaming sulla pagina Facebook del museo.

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