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Iniziative per i 100 anni del Museo Storico Trentino

Questa sera il primo appuntamento per le celebrazioni dell’istituzione museale trentina con la lectio magistralis di Daniele Jalla

Così si è espresso l’assessore all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti alla cerimonia per i 100 anni del Museo Storico Trentino.
«Celebrare un anniversario come questo oggi è ancora più bello, pensando a cosa ha fatto la Fondazione tanti anni or sono.
«In diversi momenti ha svolto il suo ruolo ma ha fatto qualcosa in più. Ha cercato di essere utile alla nostra società, sviscerando temi per troppo tempo non affrontati da un punto di vista scientifico per far sì che ci sia oggi una consapevolezza maggiore della nostra terra, della nostra gente.
«La Fondazione ha affrontato i drammi del 900 del nostro territorio con obiettività. Ha lavorato, lavora e crea rete con il territorio e le sue istituzioni, si mette in discussione ma con competenza.
«Questo è fare servizio alla propria comunità.»

La lectio magistralis tenuta dal professor Daniele Jalla «A cosa servono i musei di storia? Riflessioni a margine del Centenario 1923-2023» ha aperto a palazzo Geremia le celebrazioni per il centennale della nascita del Museo Storico Trentino.
Alla serata di ieri seguiranno diverse iniziative tra convegni, prodotti audiovisivi, momenti divulgativi, di socialità e di festa.
La prima di queste è programmata per giovedì 29 giugno quando nelle Gallerie di Piedicastello si festeggerà il compleanno del Museo con il «Happy Century Party».
 

 
Per una serata lo spazio espositivo diventerà cornice di un evento a ritmo di musica e convivialità.
Tra band e street food, la festa sarà l’occasione per ringraziare tutti quanti hanno collaborato e brindare al futuro.
Si prosegue con «Avere 100 anni», campagna di interviste con la quale sono state raccolte memorie e testimonianze dell’istituzione.
Per il centenario tutte le sedi espositive (Le Gallerie, Museo dell’aeronautica Gianni Caproni, Forte Cadine, Officina dell’Autonomia, Spazio De Gasperi e Base Tuono) saranno rinnovate, gli spazi e i contenuti delle mostre saranno resi più accessibili a tutte e tutti con la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali.
 
A questi si aggiungerà in autunno il ciclo di incontri «Nord, Sud, Ovest, Est»: quattro seminari per intrecciare la storia del Museo, dei suoi interessi di ricerca e del suo patrimonio, con quella di Trento, del Trentino e delle sue identità.
Nel percorso formativo «Progettare il Museo», inoltre, saranno organizzati incontri laboratoriali con esperti di formazione diversa, dalla curatela alla conservazione, dalla didattica al management culturale.
Aperti anche alle altre realtà museali, aiuteranno a pensare con consapevolezza e responsabilità alle sfide del museo di domani.
Bisognerà invece aspettare i primi mesi del 2024 per «Il Novecento in Museo», convegno incentrato sulla didattica della storia e sui linguaggi dell’edutainment che rappresenta la seconda tappa di un percorso avviato a Bergamo nel novembre 2022 insieme al Museo delle storie.
Infine, nel corso dell’anno si procederà all’ordinamento e alla messa a inventario dell’archivio del Museo storico.

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