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L’8 dicembre di 40 anni fa veniva ucciso John Lennon

È stato l’icona di un’intera generazione e probabilmente lo resterà per sempre

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John Winston Ono Lennon era nato a Liverpool nel pomeriggio del 9 ottobre 1940, mentre era in corso un bombardamento aereo dei tedeschi, da una famiglia originaria dell’Irlanda Occidentale.
All’età di sei anni dovette lasciare la mamma per andare a vivere con la zia Mimi.
John cominciò a frequentare la Dovedale Primary School, dove il maestro e il preside si accorsero sin dall'inizio della personalità eccentrica del giovane alunno e della sua creatività.
Terminata la scuola elementare, si iscrisse alla Quarry Bank High School, dove collezionò risultati negativi. Ma zia Mimi, notato il talento del nipote nel disegnare, riuscì a farlo iscrivere, non senza fatica, al Liverpool College of Art.
In quel periodo Lennon si avvicinò alla musica da autodidatta. Imparò dapprima a suonare un'armonica a bocca regalatagli da uno studente in pensione presso la zia Mimi. Folgorato dalla musica rock di quegli anni, si fece regalare una chitarra alla buona dalla madre che gli insegnò anche gli accordi e nel 1956 formò la sua prima band, i Quarrymen.
 
Durante un concerto dei Quarrymen, John incontrò Paul McCartney e andò a formarsi così il nucleo centrale dei futuri Beatles.
In casa di zia Mimi, la mitica residenza dal nomignolo Mendips, al numero 251 di Menlove Avenue, Lennon visse fino al 1963. In quella casa sarebbero nate le prime canzoni dei Beatles. Assieme a McCartney, Lennon si sarebbe ritirato spesso nella tranquilla dimora – sicuramente uno dei punti-chiave della toponomastica beatlesiana – al fine di trarre ispirazione per nuove canzoni.
I Beatles, dopo esser riusciti a ottenere un contratto discografico con la Parlophone, pubblicarono il loro primo singolo; Love Me Do, che non ottenne il successo desiderato.
John, nel 1963, scrisse con Paul McCartney, i primi due successi dei Beatles: Please Please Me, nata inizialmente come una lenta ballata alla Roy Orbison, ma poi accelerata per renderla più commerciale, piena di sottintesi significati sensuali (colti benissimo dai giovani dell'epoca, che ne decretarono l'immediato successo) e l'indimenticabile She Loves You, con il ritornello yeah yeah yeah, tanto semplice e immediato, quanto efficace e incisivo, che divenne un vero tormentone tra i giovani inglesi.
 

McCartney e Lennon.

Tra il 1964 e il 1966, i Beatles si dedicarono alla realizzazione di diversi album, e intrapresero diversi tour mondiali che li portarono in molte parti del mondo, e che fecero dilagare la Beatlemania anche al di fuori dell'Inghilterra.
Nel 1965, pubblicarono Rubber Soul, in cui John scrisse Nowhere Man, Girl, In My Life, Run for Your Life e Norwegian Wood, canzone molto innovativa per il periodo, sia per il testo, ma anche per la strumentazione, poiché conteneva un sitar, suonato da George Harrison; infatti i Beatles si dedicheranno sempre maggiormente alla sperimentazione musicale, abbracciando moltissimi stili musicali e introducendo nella musica rock elementi orientali e psichedelici, elementi che renderanno sempre più caratteristica la musica dei Beatles, sino a renderla unica.
Il 4 marzo del 1966, venne pubblicato sul quotidiano londinese un articolo che descriveva l'intervista che Maureen Cleave, una giornalista che già in precedenza aveva realizzato articoli sui Beatles, aveva fatto a John, e durante l'intervista era uscito con la battuta «Non so cosa scomparirà prima: il rock'n'roll o il cristianesimo».
 
Dopo la decisione presa dal gruppo di porre fine ai concerti, che secondo Lennon erano diventati inascoltabili, i Beatles passarono vari anni a registrare in studio. Nella prima metà del 1967 il gruppo realizzò l'album «Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band», che venne pubblicato il primo giugno; l'album conteneva sonorità complesse e innovative rispetto ai precedenti album, ed è considerato uno dei migliori album di tutti i tempi.
Dopo l'album Magical Mystery Tour (contenente I Am the Walrus, di John) e il relativo film, i Beatles, nel febbraio del 1968 intrapresero un viaggio in India, per studiare la meditazione trascendentale al seguito del guru Maharishi Mahesh Yogi. In India il gruppo compose molte canzoni, e John in particolare realizzò Happiness Is a Warm Gun (tradotto, La felicità è una pistola calda), e altre canzoni come The Continuing Story of Bungalow Bill e Everybody's Got Something to Hide Except Me and My Monkey.
 

La firma di John.

Dopo essere tornato nel Regno Unito, il gruppo si dedicò alla creazione di una propria etichetta discografica, la Apple, e alla registrazione di un album doppio intitolato The Beatles, più comunemente conosciuto come il White Album, nome dovuto alla copertina bianca.
In questo periodo cominciano a emergere i primi attriti tra i Beatles, che sommati alla ormai costante presenza in studio di Yōko Ono, la compagna di John, porteranno alla rottura del gruppo.
Quando John incontrò la giapponese Yōko Ono e instaurò una relazione con la donna, iniziarono i contrasti all'interno della band.
Yoko – già nota artista d'avanguardia – non era infatti gradita agli altri componenti dei Beatles e uno dei motivi del loro scioglimento consiste proprio nell'allontanamento di John dal gruppo, imputato all'influenza della compagna.
Dal 1968 John lavorò sempre più spesso con Yoko. Iniziò così la sua carriera da solista, che a poco a poco oscurò la sua immagine di Beatle.
 
I Beatles si separarono ufficialmente nell'aprile del 1970 ma John, già emotivamente lontano, non ne risentì minimamente.
Alla fine dell'anno, John e Yoko pubblicarono i rispettivi album come solisti, entrambi accompagnati dalla medesima formazione della Plastic Ono Band, con Ringo Starr, Klaus Voormann e Billy Preston. John Lennon/Plastic Ono Band contiene, tra le altre, Working Class Hero, un brano fortemente autobiografico e politicamente impegnato sulle pretese origini proletarie e sull'infanzia difficile di Lennon.
Agli inizi del 1971 pubblicò il singolo Power to the People, un brano corale che divenne anch'esso un inno della sinistra americana e dei manifestanti pacifisti contro la guerra del Vietnam, sebbene le foto pubblicitarie ritraessero il gruppo rivoluzionario giapponese Zengakuren.[46]
A Plastic Ono Band seguì il primo trionfo di Lennon come solista, l'album «Imagine», arrivato subito ai primi posti delle classifiche sia in Europa che negli Stati Uniti.
L'album sarebbe diventato il suo disco di maggior successo, soprattutto grazie alla grande notorietà della title track, diventata un inno internazionale del pacifismo.

Imagine

Imagine there's no heaven
It's easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today...

Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace...

You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one

Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world...

You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will live as one
Immaginate

Immagina che non ci sia il paradiso
Se ci provate è facile.
Nessun inferno sotto di noi
Sopra di noi solo il cielo.
Immaginate tutta la gente
Che vive alla giornata

Immaginate che non ci siano nazioni
Non è difficile farlo.
Nulla per cui valga la pena uccidere o morire
E senza alcuna religione
Immaginate tutta la gente
Che vive la vita in pace...

Si potrebbe dire che io sia un sognatore
Ma io non sono l’unico
Spero che un giorno vi unirete a noi
E il mondo sarà come un’unica entità

Immaginate che non esista la proprietà
Mi meraviglio se ci riesci.
Niente più avidità o miseria
Una fratellanza di uomini
Immaginate tutta la gente
Condividere tutto il mondo

Si potrebbe dire che io sia un sognatore
Ma io non sono l’unico
Spero che un giorno vi unirete a noi
E il mondo sarà come un'unica entità.

I videoclip dell'epoca mostrano la villa di Lennon e Yoko come appariva nel pieno del loro periodo bianco: le pareti, il pianoforte, persino gli abiti erano tutti rigorosamente bianchi.
L'album fu prodotto da Phil Spector che, tra l'altro, introdusse l'effetto eco a risposta corta, riproposto anche nei due album successivi.
La stampa internazionale si occupò esaurientemente dell'ennesima polemica a distanza tra Lennon e McCartney, culminata con la canzone «How Do You Sleep?».
Nel 1975, dopo 18 mesi di separazione, Lennon tornò a New York a vivere con Yoko Ono. Pubblicò un ultimo album, Rock 'n' Roll, contenente classici del rock anni cinquanta, che ebbe una storia emblematica.

Ebbe una buona accoglienza da parte del pubblico e della critica, grazie alle convincenti interpretazioni di Lennon. Dopodiché si ritirò dalla musica per cinque anni per stare vicino al figlio appena nato, Sean, e all'amore ritrovato, Yoko (anche se qualcuno mormora a causa di una dipendenza dall'eroina), ora che era libero da contratti e in grado di muoversi liberamente al di fuori degli Stati Uniti.
Negli anni seguenti John si ritirò dalla scena pubblica, e rinunciò anche a pubblicare dischi. In realtà non smise mai di comporre musica, come è testimoniato dalle innumerevoli registrazioni che effettuava solitamente con l'ausilio di un pianoforte o di una chitarra.
Lennon continuava comunque a tenersi informato sugli avvenimenti del mondo della musica tramite le innumerevoli visite che aveva nella propria abitazione, anche se la cura del figlio aveva la priorità: infatti non ebbe mai intenzione di frequentare alcun amico che potesse fargli riprendere le vecchie abitudini.
 

L'atrio dove è stato ucciso.

Nel 1980, Lennon si recò negli studi di registrazione Hit Factory di New York per registrare un nuovo album, Double Fantasy, che venne pubblicato nel novembre di quello stesso anno.
Poche settimane dopo l'uscita del disco, la sera dell'8 dicembre 1980 alle 22.51, al termine di un pomeriggio trascorso al Record Plant Studio, mentre Lennon si accingeva a rincasare con la moglie e si trovava di fronte all'ingresso del Dakota Building (il lussuoso palazzo in cui risiedeva, sulla 72ª strada, nell'Upper West Side a New York), un venticinquenne squilibrato esplose contro di lui cinque colpi di pistola colpendolo alle spalle quattro volte (il quinto colpo non andò a segno) mentre esclamava: «Hey, Mr. Lennon».
Uno dei proiettili trapassò l'aorta e Lennon fece in tempo a fare ancora qualche passo salendo i gradini che portavano alla guardiola della sicurezza mormorando «I was shot…» (Mi hanno sparato), prima di cadere al suolo perdendo i sensi.
Soccorso da una pattuglia di polizia, Lennon perse conoscenza durante la corsa verso il Roosevelt Hospital, dove fu dichiarato morto alle 23:15.
 
Il 14 dicembre 1980, milioni di persone in tutto il mondo risposero all'appello della Ono di fermare ogni attività per 10 minuti di silenzio in onore di Lennon. In questi dieci minuti, ogni stazione radiofonica di New York City sospese le trasmissioni.
Trentamila si riunirono a Liverpool e circa 225.000 persone si recarono a Central Park, vicino al luogo del delitto.
Le spoglie di Lennon furono cremate al Ferncliff Cemetery di Hartsdale, New York, Contea di Westchester, parte delle sue ceneri furono sparse nell'oceano Atlantico.
Nessun funerale venne celebrato e non si hanno notizie di una vera tomba dell'artista.
In un'intervista del 10 giugno 2007, rilasciata a Radio BBC dalla moglie Yoko Ono, si è appreso che Lennon, la sera della sua uccisione, stava andando a salutare il figlio Sean.
 

 
Nel testamento, Lennon aveva dichiarato Yoko Ono e il figlio Sean eredi universali e aveva anche disposto che una parte del patrimonio andasse a Julian, dopo il compimento dei 30 anni, appena fosse diventato maturo.
Per commemorare la figura dell'artista sono nate, a seguito della sua morte, iniziative spontanee che ne celebrano la musica e la vita, come successo a Praga con la creazione del Muro a lui dedicato dai fans che nel tempo lo hanno decorato con graffiti e dediche.
A New York fu concepito dall'architetto paesaggista Bruce Kelly, capo del Central Park Conservancy, lo Strawberry Fields Memorial, a poca distanza dal Dakota e che venne ufficialmente inaugurato in occasione del quarantacinquesimo anniversario della nascita di Lennon, il 9 ottobre 1985, in presenza della vedova che ha contribuito economicamente alla sua creazione.

Nel 1990, in coincidenza con le ricorrenze di quello che sarebbe stato il 50º compleanno dell'artista e del 10º anniversario della sua scomparsa, l'opera solista di John Lennon è stata raccolta nel box quadruplo Lennon. Nel 1997, è stata pubblicata l'antologia Lennon Legend, che ha sostituito la celebre Collection del 1982. Alla fine del 1998, è stata poi la volta del cofanetto John Lennon Anthology, che presenta un assemblaggio di outtake, prove di studio e demo casalinghi inediti.


 
Nel 2000, presso L'Avana, in occasione del ventesimo anniversario della morte di Lennon è stata inaugurata una statua in bronzo del musicista opera dello scultore cubano José Ramón Villa Soberón.
La statua è ubicata nel parco che da allora porta il suo nome.
Statua di John Lennon all'Avana, Cuba
Nel 2001 si tenne un concerto di beneficenza in omaggio all'artista, col nome di Come Together: A Night for John Lennon's Words and Music dove si esibirono artisti come Alanis Morissette, Marc Anthony, Nelly Furtado e Craig David.
Nel marzo 2002, la sua città natale, Liverpool, ha deciso di onorarlo, intitolandogli l'aeroporto cittadino e adottando come motto dello stesso una frase tratta dalla canzone Imagine: «Above us only sky» (Sopra di noi solo il cielo).
 
Si ringrazia Wikipedia per le note e le foto.

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