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Il Tramonto sarà disponibile dall'alba di venerdì 19 febbraio

«Tramonto» è il nuovo singolo di Guido Maria Grillo, pronipote del «principe» Totò, avanguardia della canzone napoletana, tra Murolo, Tenco e Jeff Buckley

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Dopo l’ottima accoglienza ricevuta dal primo singolo, «A chi tene ’o core», uscito lo scorso 20 gennaio, è la volta di Tramonto, secondo estratto dal nuovo lavoro di Guido Maria Grillo, pubblicato dall’etichetta bolognese AM productions.

Parentela con Antonio De Curtis, il «principe» Totò, canzone napoletana contemporanea, echi del Mediterraneo, tracce di elettronica e di musica araba, incontri tra culture e tradizioni: questo, in sintesi, è Guido Maria Grillo, giovane cantautore apolide.

Tramonto sarà disponibile dal prossimo 19 febbraio su tutte le piattaforme di streaming, accompagnato da un suggestivo official lyric video, di cui è protagonista la famiglia dell’artista stesso, ripresa nel mezzo di una tormenta di neve, con un lungo e romantico pianosequenza in slowmotion.
Il video è opera dell’artista stesso.

Tramonto rappresenta il confine tra realtà e illusione, tra la coscienza della limitatezza dell’uomo e la sua legittima aspirazione. Il tramonto è, contestualmente, meraviglia della luce e principio del buio, è l'abbraccio del mondo, un attimo prima della solitudine.
È rappresentazione del ciclo della vita («malgrado il sole abbagli, presto farà scuro»), rappresentato, nel video, dalla presenza dei figli dell’artista, perennemente in bilico tra il tragico e il sublime, tra la fine e l’alba di un nuovo inizio.
 

Cliccando l'immagine si avvia la video clip.
 
Immerso nell’arte fin da piccolo (nella casa materna, della famiglia De Curtis, zeppa di quadri dello zio pittore, echeggiavano arie d’Opera intonate dal nonno, tenore e violinista, e da un altro zio, grande esperto di Giacomo Puccini), Guido Maria Grillo è cresciuto ascoltando Tenco, Jeff Buckley, la grande canzone napoletana, Fabrizio De Andrè (a cui ha dedicato la sua tesi di laurea in Filosofia). Da sua madre, pronipote del “principe” Totò e docente di Storia dell’arte, ha ereditato vocalità e passione per l'arte figurativa.
 
La sua musica è sintesi del mondo da cui proviene ed è intrisa di malinconia, romanticismo, tradizione, emotività e, contestualmente, offre una nuova prospettiva sulla contemporaneità.
Suoni ed armonie classiche dialogano con elettronica e sonorità moderne, l'incontro tra contemporaneità e tradizione culmina nell'intreccio di italiano e dialetto napoletano, che si contaminano naturalmente, condividendo un suono, un timbro, una simbologia.
L'utilizzo del dialetto ed il richiamo ad armonie e sfumature melodiche tipiche della canzone partenopea classica raccontano la sua radice musicale, ne celebrano la bellezza e, contestualmente, la traghettano nella contemporaneità del suo personale mondo musicale.
 

 
 Cenni biografici  
Nato a Salerno, si è laureato in Filosofia con una tesi dal titolo «Lotta politica e sentimento religioso ne La buona novella di Fabrizio De André». È musicista, cantautore, autore per il teatro e scrittore; dal 2009 ad oggi, ha pubblicato tre album, un EP e un singolo (Startup/Warner Music).
Ha collaborato con Levante, Musica Nuda, Cristiano Godano, Paolo Benvegnù ed aperto concerti di Rufus Wainwright, Anna Calvi, Avion Travel, Marlene Kuntz, Musica Nuda, Paolo Jannacci, Niccolò Fabi, Levante ed altri.
Nel 2011 è stato ospite al Premio Tenco per la presentazione della compilation «Come fiori in mare».

Nel 2016, in duetto con Levante, ha realizzato un clip live di «Salsedine», sua canzone contenuta nel terzo album (https://youtu.be/rMBnJCRmUnY).
È vincitore del Premio Bruno Lauzi 2017. È autore per il teatro e attore. Nel 2008 ha debuttato, al Parma Poesia Festival, «ME-DEA della sua grazia», spettacolo di teatro contemporaneo interamente scritto da Guido Maria Grillo, in scena con l’attrice Francesca De Angelis.
Nel 2015 ha debuttato, al Piccolo Auditorium di Cagliari, «La Maledizione dei puri - Se Pasolini e De Andre», spettacolo di e con Francesca Falchi e Guido Maria Grillo, prodotto da Origamundi Teatro/L’eccezione.
Nel 2017 ha pubblicato il suo primo libro, «Questa nostra guerra», edito da Les Flaneurs Edizioni.

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