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Sono stati scelti i sei finalisti del Centro Musica Awards

I finalisti della prima edizione del «C.M.A.» sono The Bankrobber, Bob and the Apple, Francesco Camin, Halo, Sara Picone e Vetrozero

Sono The Bankrobber, Bob and the Apple, Francesco Camin, Halo, Sara Picone e Vetrozero i finalisti della prima edizione del «C.M.A. – Centro Musica Awards», il concorso promosso dalle Politiche Giovanili del Comune di Trento e dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e riservato a giovani musicisti, singoli o gruppi.
Il nuovo format, che intende premiare il talento giovanile e favorirne la valorizzazione, non solo a livello locale, si propone come naturale proseguimento delle due maggiori iniziative organizzate in passato a livello provinciale nell’ambito di questo tipo di musica: il «Festival Acustico» e il «Premio Pavanello».
 
Dedicato alla musica acustica e cantautorale, il concorso è stato curato, sotto l'aspetto organizzativo, dal Centro Musica di Trento che ha provveduto alla raccolta dei «demo» (ciascun partecipante doveva presentare due brani, di cui obbligatoriamente una cover e un pezzo di propria produzione), sulla base dei quali una commissione di esperti ha espresso il proprio giudizio.
Nella selezione dei partecipanti è stata data particolare attenzione al testo della canzone in lingua italiana; agli arrangiamenti dei brani proposti e, in particolare, alla capacità di inserire elementi innovativi (elettrici o elettronici) all’interno di una tessitura strumentale di stile acustico.
 
I gruppi e i solisti selezionati avranno ora la possibilità di proporre al pubblico le loro esecuzioni nel corso della serata finale, che sarà presentata da Gabriele Biancardi e al termine della quale sarà proclamato il vincitore e sarà anche assegnato ad uno dei sei finalisti il premio speciale «Frequenze inedite» che intende segnalare una composizione di particolare interesse nel genere cantautorale.
Il giudizio sarà affidato a una qualificata giuria della quale faranno parte alcuni personaggi di primo piano del mondo discografico: Claudio «Klaus» Bonoldi, A&R e publishing di Universal Italia; Marcello Balestra, Direttore artistico della Warner music; Enrico Romano, A&R discografico EMI, Angelo di Benedetto, speaker di Rtl 102.5 e Giuseppe Dolzani musicologo e giornalista di Rumore.
 
L’artista trentino Matteo Boato ha contribuito ad arricchire di valore la premiazione creando un’immagine inedita che sarà riprodotta sui trofei consegnati ai vincitori.
Una guest star d'eccezione – Enrico Ruggeri – arricchirà musicalmente la serata finale, che si terrà domenica 23 giugno con inizio alle 21,30 in Piazza Fiera a Trento, nell'ambito delle Feste Vigiliane.
Il cantautore milanese presenterà i brani più noti del suo repertorio e una selezione di brani del suo nuovo concept album «Frankenstein», fra cui l'ormai Diverso dagli altri.
 
 Enrico Ruggeri 
Anticipato nel marzo scorso dall'uscita del singolo Diverso dagli altri, è arrivato Frankenstein, il nuovo attesissimo album di Enrico Ruggeri.
Un'opera molto complessa, dove tutte le canzoni hanno un filo conduttore: un album concept, quindi, ispirato ad uno dei romanzi più affascinanti della letteratura, nonché trama di alcuni film che hanno fatto la storia del cinema.
In tredici canzoni Enrico ne racconta la storia, mostrandone l’attualità. Vengono trattati temi come l’ambizione sfrenata, la bioetica, la voglia di restare giovani sfidando le leggi del tempo, la paura della diversità, la necessità di amare, l’odio e l’incontro con la trascendenza. E molto altro ancora.
Un’opera rock nella quale la musica ci mostra un artista coraggioso e creativo che non rinuncia neanche stavolta al fascino della parola, della poesia, dell’emozione.
Una sfida molto impegnativa, soprattutto in un periodo in cui la musica è tutta incentrata sul concetto del «singolo», rendendo spesso la canzone un leggero intermezzo «usa e getta».
Ruggeri integra il tutto con il suo nuovo romanzo, «L’uomo al centro del cerchio», un’avventura surreale nella quale uno strano personaggio affronta gli stessi temi duecento anni dopo.
E così, alla fine di questo complicato e affascinante percorso, ogni canzone potrà essere letta come opera a sé stante, come integrazione alla storia di Frankenstein e come commento al nuovo romanzo.
«Sentivo l'esigenza di fare qualcosa di diverso – spiega Enrico Ruggeri – e questo è certamente il progetto più complesso e ambizioso della mia vita: tutti i tasselli si dovevano inserire al posto giusto. Potrebbe essere il mio ultimo album, nel senso che do io a questa parola»

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