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Giovedì 26 settembre prosegue il 16° Festival Mondi Sonori

Festival di musica del '900 e contemporanea organizzato dal Conservatorio Bonporti di Trento e curato dal Prof. Cosimo Colazzo

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Inaugurato lo scorso 12 settembre con la versione originale del Cappello a tre punte di Manuel De Falla nella fantasiosa rappresentazione con il teatro dei burattini di Luciano Gottardi, il festival Mondi Sonori organizzato dal Conservatorio «Bonporti» di Trento torna in città con un calendario ricco di appuntamenti tra la musica del '900 e quella contemporanea.
«È una rassegna longeva quella di Mondi Sonori – sottolinea la Prof.ssa Simonetta Bungaro, direttore del conservatorio trentino – capace di rinnovarsi ogni volta rispetto a contenuti diversi e che coinvolge assieme studenti e docenti».
 
L'edizione 2013 si è aperta con un vero e proprio evento: era da più di dieci anni infatti che non veniva eseguita in Italia la versione originale del Cappello a tre punte, scritta da De Falla nel 1915 per un ensemble cameristico ridotto, necessità dettata allora dalla contingenza del conflitto mondiale.
Un valore aggiunto in più all'esecuzione del «Bonporti», seguita da più di cinquecento persone nelle diverse repliche della sera e del mattino, è stato inoltre dato dal coinvolgimento di Luciano Gottardi, che con i suoi burattini ha dato nuova vita alla pantomima andalusa.
 
Il calendario del festival Mondi Sonori, curato dal Prof. Cosimo Colazzo, presenta fino al 29 ottobre un nutrito numero di appuntamenti tra concerti ed eventi collaterali, quali conferenze e masterclass, volti all'approfondimento della musica moderna.
«La XVI edizione di Mondi Sonori – spiega il Prof. Colazzo - si caratterizza per la presenza consistente di proposte nuove, che riguardano in molti casi studenti compositori del Conservatorio. È quindi l’occasione, in vari concerti, di un confronto con le ultime generazioni, capace di rivelare l’idea di una mappa composita delle creatività giovani».
 
Appuntamenti di spicco sono sicuramente gli incontri con il compositore Luca Francesconi, importante personalità italiana nel panorama internazionale, e il violinista sperimentatore Marco Fusi.
Il primo terrà una Masterclass di composizione (8-9 ottobre) e la sua opera ed il suo stile saranno inoltre il tema di una conferenza proposta dagli studenti del conservatorio (8 ottobre).
 
Il secondo terrà un Seminario-laboratorio (19 ottobre) sui linguaggi musicali contemporanei nonché un concerto serale con brani scritti dagli stessi allievi compositori del «Bonporti».
Lo sguardo contemporaneo sarà poi rivolto al passato in due diversi appuntamenti.
 
Il 17 ottobre viene dedicata una lezione-concerto al karnix, strumento celtico ritrovato in Trentino, in collaborazione con l’Ufficio Beni Archeologici della Provincia Autonoma di Trento.
«Il karnix – spiega Colazzo - tornerà in vita attraverso alcune composizioni appositamente scritte da Peter Anthony Monk, Marcelo Burigo e Massimo Biasioni ed eseguite da Ivano Ascari».
 
Il secondo appuntamento dedicato al passato sarà invece il 28 ottobre con una conferenza del Prof. Roberto Gianotti dal titolo «Il senso dell’antico nel ‘900 e nel contemporaneo».
Verrà poi affrontata la musica ispanica in un doppio appuntamento di concerto (9 ottobre, musiche di Ginastera, Salzedo, Turina) e conferenza (10 ottobre, sul compositore Fernando Lopes-Graça in uno sguardo che attraversa i contesti di censura e dittatura assieme alla russa Galina Ustvolskaya).
 
Non mancherà come ogni anno l'appuntamento con il Novecento per l'infanzia (14 ottobre), spazio in cui i giovani e giovanissimi allievi del conservatorio affronteranno le musiche che i compositori più vicini a noi hanno dedicato ai più piccoli per avvicinarli ai linguaggi moderni.
Il Festival avrà termine il 29 ottobre con una conferenza-concerto dedicata al ciclo ebraico di Ernst Bloch.
 
In attesa delle consuete stagioni sinfoniche e cameristiche che riprendono in città con l'autunno, il Conservatorio «Bonporti» offre al pubblico trentino un mese ricco di concerti dedicati al Novecento ormai storico e alla musica nuova, in un percorso di avvicinamento e conoscenza di un repertorio vissuto spesso come lontano e difficile ma che in realtà, con i giusti approfondimenti, può essere compreso e finalmente apprezzato.
Il prossimo appuntamento è in programma il 26 settembre (Auditorium Conservatorio, ore 20.30) con il pianista Francesco Schweizer e con la collaborazione del flautista Emilio Galante e del pianista Cosimo Colazzo, «che propone – spiega lo stesso Colazzo - un programma di autori che muovono anche nel recupero di una relazione fluida e comunicativa con l’ascolto».

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