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John Mayall all’Auditorium S. Chiara di Trento il 24 febbraio

Festeggia gli 80 anni con un tour mondiale che vede tre date in Italia – Confermata la spalla dei Thre Cyborgs

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Il leone del blues inglese John Mayall compie ottant'anni e sceglie di celebrarsi nel suo habitat naturale, sul palcoscenico.
A dispetto del passare del tempo, John non ha mai smesso di portare in giro per il Mondo il suo blues, dotato di uno stile fondamentale che ha influenzato almeno tre generazioni di musicisti.
Il bluesman inglese arriva con il suo «80th Anniversary Tour» in concerto in Italia per tre appuntamenti nel Febbraio 2014, con Rocky Athas (chitarra), Greg Rzab (basso) e Jay Davenport (batteria).
L'ultimo album in studio è Tough del 2010, mentre è uscito nel 2012 «Live in London», registrato durante il concerto nella Capitale inglese nel Novembre dell'anno precedente.
 
 I dettagli delle tre tappe nel nostro Paese
24 febbraio 2014 - Trento -  Auditorium Santa Chiara
Biglietti: Posti centrali € 40,00 + € 6,00 - Posti laterali  € 30,00 + € 3,50
26 febbraio 2014 - Roma - Atlantico Live
Biglietti: Posto unico - euro    30,00   + prev
27 febbraio 2014 - Torino - Hiroshima Mon Amour
Biglietti:  Posto unico - euro 30 + prev
 
 Biografia di John Mayall
John Mayall è indiscutibilmente il più autorevole bluesman inglese mai esistito e, sicuramente quello che ha maggiormente influenzato la musica blues.
All’ inizio i Bluesbreakers hanno avuto come protagonisti una successione di musicisti dotati di incredibile talento, a comiciare da Eric Clapton per continuare con Peter Green, Mick Fleetwood, John McVie and Mick Taylor, componenti dei Bluesbreakers che hanno in seguito intrapreso una brillante carriera in gruppi che hanno definito la forma del rock contemporaneo e che hanno dato successo allo stesso.
Si può affermare senza dubbio che ”l’invasione” del Blues inglese degli anni ’60 non sarebbe mai avvenuta senza l’input di John Mayall.
Mayall, nato nelle vicinanze di Manchester nel 1933, incominciò ad appassionarsi alla musica ascoltando suo padre, musicista jazz; all’età di 13 anni comincia già a formare uno stile proprio e a seguire una direzione ben precisa prediligendo il piano boogie woogie, mostrando una notevole abilità nel suonare il piano.
Di seguito comincia a suonare la chitarra blues e l’armonica. (Il suo classico ‘Room To Move’ è tutt’ora uno dei momenti più attesi nei suoi concerti, circa 120 ogni anno.)
Nel 1963 formò i Bluesbreakers, gruppo che può vantare nel suo catalogo oltre 45 album. A causa dei numerosi cambiamenti dei componenti del gruppo negli anni Sessanta e Settanta, si è spesso detto, erroneamente che Mayall ha cambiato costantemente lo stile dei Bluesbreakers.
Ma, la verità è che con Buddy Whittington alla chitarra, John Paulus al basso e Joe Yuele alla batteria, il gruppo è stato insieme molti anni in più della maggior parte di gruppi nel panorama musicale.
 
 
 
 Confermato gruppo spalla per John Mayall: Thre Cyborgs  
In un’epoca in cui regna l’immagine, due perfetti sconosciuti hanno deciso di restare nell’anonimato indossando una maschera da saldatore.
Non hanno identità. Si fanno chiamare 0 e 1, come i simboli del codice binario, che rappresenterebbe l’inizio e la fine dell’uomo.
Difficile trovare in giro una band che faccia trasudare la stessa passione, lo stesso divertimento, la stessa bravura, la stessa ironia. Sono istintivi, viscerali, eccessivi, irrequieti, superficiali, profondi, in una sola parola esplosivi.
 
La loro carriera è in continua crescita e piena di collaborazioni: dall’apertura dei concerti di Iggy Pop & The Stooges, John Mayall, Jeff Beck, Eric Sardinas e Johnny Winter, fino alla partecipazione all’Eurosonic, i Cyborgs non si sono mai fermati (foto in basso).
Il loro stile ha colpito persino la maison di moda Cavalli che li ha voluti per un esclusivo mini live durante la passerella milanese della Men Fashion Week 2013/2014.
 
Le loro performance sono uniche: 0 canta e suona la chitarra con il pollice destro in continua percussione, nella sua maschera è contenuto un microfono e il suono della voce sembra trasmesso da un altro pianeta. 1 suona i bassi della tastiera con la mano sinistra e la batteria con i restanti arti del corpo.
L’ irrefrenabile carica dei loro live gli ha permesso di aggiudicarsi Il premio assegnato da Keep On, una giuria di cento tra gestori e direttori artistici di club italiani che, nel 2012, ha proclamato il tour dei The Cyborgs come il migliore dell’anno.
 
Hanno conquistato indistintamente palchi italiani, europei (Belgio, Olanda, Germania, Austria, Svizzera, Lussemburgo) e canadesi (Quebec City, Montreal e Rouyn ) con il loro omonimo disco d’esordio (INRI-Audioglobe) distribuito anche in Germania, Austria, Svizzera, Olanda e Belgio da Rude Records (www.ruderecorz.com).
 
Alla reinterpretazione in moderna chiave roots delle sonorità nere anni 30 e 60 del primo album segue un progetto trasversale in collaborazione con Black and Blue: la realizzazione del fumetto BIOS-8105 che dirada l’alone di mistero legato al loro arrivo grazie ai colori delle tavole abilmente illustrate da Andrea Tsuna Tomassini, pubblicazione legata al disco di cover The Cyborgs Play The Blues che spazia da Muddy Waters a Son House 13 classici del genere rivisitati in inconfondibile stile Cyborgs.
Il 1 Maggio 2013, a due anni esatti dal loro primo album è arrivato Electric Chair la nuova release che ha confermato l’inarrestabilità del power duo questa volta impegnato in un percorso di riscoperta del rock blues degli intramontabili anni 70.

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