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I madrigali «Guerrieri et lamentosi» di Claudio Monteverdi

La 28ª edizione del Festival «Trento Musicantica» propone per il 16 ottobre l'Ensemble del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio «Bonporti» di Trento

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Monteverdi.

Dopo aver aperto il programma dell'edizione 2014 con un concerto interamente dedicato a musiche policorali di musicisti bolognesi, il Festival Internazionale Trento Musicantica rinnova nell'appuntamento in calendario per giovedì 16 ottobre la felice collaborazione con il Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio «F. A. Bonporti» di Trento.
Il programma musicale sarà interamente dedicato a Claudio Monteverdi che, nonostante il lavoro non lieve richiesto dal suo ufficio di Maestro di Cappella in San Marco, trovò modo di soddisfare anche richieste di altre chiese o di patrizi che cercavano nuove composizioni per le loro feste.
Di questo primo periodo veneziano (1613-23) la sola raccolta che ci rimane è quella offerta da Monteverdi alla duchessa di Mantova, pubblicata nel 1619 e intitolata «Concerto. Settimo libro de’ madrigali … con altri generi di canti».
Il titolo Concerto vale a sottolineare il carattere eterogeneo della raccolta («concerto» dunque come insieme di brani diversi) e la modernità del linguaggio concertante adottato (spesso un dialogo fra voci e strumenti).
 
Il programma del concerto si aprirà col madrigale a tenore solo Tempro la cetra, che espone l’argomento comune a tutti i testi: la passione amorosa.
Seguirà Interrotte speranze, che rappresenta uno dei momenti più alti della creazione monteverdiana ed è un breve madrigale a due voci in cui Monteverdi, con mezzi musicali poverissimi, evoca lo struggente e angosciato lamento d’un amante non corrisposto.
Seguono nel programma lo straordinario Lamento della ninfa e, più celebre ancora, il Lamento di Arianna, unico brano sopravvissuto dell’opera Arianna, composta da Monteverdi e rappresentata per la prima volta nel Palazzo Ducale di Mantova nel maggio 1608.
Monteverdi pubblicò separatamente la versione monodica del Lamento solo nel 1623, ma nel frattempo aveva dato alle stampe la versione polifonica a cinque voci dello stesso brano.
 
Il concerto di giovedì 16 ottobre si concluderà con il Combattimento di Tancredi e Clorinda, un lungo madrigale drammatico il cui testo è tratto dal XII canto (ottave 52-68) della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso.
Il Festival Trento Musicantica 2014 rinnova dunque la collaborazione con il Conservatorio «Bonporti», da anni impegnato nella produzione di eventi con il contributo dei suoi artisti docenti, ma anche con gli studenti, per i quali il lavoro di approfondimento didattico si correla spesso a concreti momenti di concerto.
Sempre più quest’attività si realizza in termini strutturati, per cicli di iniziative, manifestazioni complesse, come festival e rassegne, accompagnandosi, a volte, a momenti di approfondimento culturale e musicologico, in termini di conferenze, seminari, convegni.
L’intensa attività di produzione artistica permette al Conservatorio sia di offrire ai propri studenti delle esperienze preparatorie alla carriera concertistica, alla pratica orchestrale ed alla gestione del rapporto con il pubblico, sia per svolgere attività divulgativa e offrire alla comunità trentina eventi musicali, spettacoli, rassegne concertistiche, momenti di svago e occasioni di crescita culturale oltre che la possibilità di vedere all’opera i giovani e motivati musicisti.
 
All’interno del Conservatorio di Trento è attivo il Dipartimento di Musica Antica, cui afferiscono illustri personalità nel campo della prassi esecutiva e dell’esecuzione storicamente avveduta.
Uno degli scopi del Dipartimento è infatti formare giovani musicisti e cantori specializzati nella prassi esecutiva della musica dei secoli compresi tra il Rinascimento ed il Classicismo.
All’interno del Dipartimento si svolge perciò un’intensa attività di musica solistica e da camera.
Come solisti monteverdiani sono coinvolti in particolare gli studenti della Classe di Canto Rinascimentale e Barocco del professor Mirko Guadagnini.
Il coordinamento del concerto è affidato a Roberto Gianotti, musicista versatile e di grandi e riconosciute qualità, noto operatore, particolarmente attivo in regione, ma anche a livello nazionale e internazionale, nel campo delle iniziative dedicate al canto cristiano liturgico, alla letteratura corale antica e storica.
L’associazione Labirinti Armonici porta nuovi stimoli verso la ricerca, oltre che del repertorio musicale barocco, anche di un certo modo di proporlo, che sia il più fedele possibile allo stile dell’epoca.
 
L’utilizzo di strumenti antichi originali montati con corde di budello e di archetti barocchi (molto diversi da quelli moderni), lo studio delle moltissime fonti giunte fino a noi come trattati e manuali di interpretazione, ci consentono oggi di avvicinarci molto al modo, al gusto, al sentimento interiore con cui i musici si esprimevano nell’epoca antica.
Oltre a tutto questo, elementi fondamentali rimangono, oggi come allora, la fantasia e l’improvvisazione, che rendono ogni esecuzione unica e speciale.

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