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In ricordo di Gino Bolognani corista presidente Coro Cima Verde

Alcuni flash di ricordi di chi ha avuto la fortuna di conoscere lo scomparso musicista

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È molto difficile scrivere un ricordo del presidente Gino perché si tratta di riassumere periodi diversi con emozioni personali e con stati d'animo altrettanto personali, se non addirittura intimi, che ci si trovava a vivere in un determinato ambito.
Naturalmente vale assolutamente la pena di concentrarsi e realizzare nel migliore dei modi questo difficile mix per provare a trasferire, a chi non ha avuto la fortuna di conoscere Gino, qualcuno dei suoi atteggiamenti da amico e corista che ci hanno accompagnato per tanti anni.
Darò solo alcuni flash su ricordi a me più cari legati a Gino.
Il primo ricordo, restando nell’ambito corale è relativo al suo ingresso nel coro Trentino Lagolo, su mio invito, nei primi anni ’70.
 
Eravamo molto giovani, amici dall’infanzia e coristi del Coro parrocchiale di Vigo Cavedine. A quell’età, mentre i nostri coetanei scoprivano continuamente ambienti nuovi (scuola, attività sportive, ecc.) per noi c’era il coro, l’amore per la musica e il canto.
Con l’ingresso di Gino nel gruppo c'era qualcosa di diverso, qualcosa di speciale, diverso da tutti gli altri, ci ritrovavamo nuovamente fianco a fianco a fare quello da sempre desiderato… cantare.
Gino riuscì subito a trasmettere il suo entusiasmo, la sua gioia, un’entrata diversa dal solito, un amico vero che mi fece sentire importante e che non si cancellerà mai dalla mia mente.
Mi ricordo le numerose prove e concerti, Gino divenne subito una colonna portante del coro e mentre io entravo nel direttivo, lui faceva da secondo al maestro Don Giuseppe Grosselli, storico maestro del Coro Trentino Lagolo.
 
Nel 1995 poi, grazie alla ferma volontà di sette lungimiranti pionieri, sette amici nella vita e nel canto ci imbarcammo in una nuova esperienza dettata dalla passione per la musica, per la montagna, ma anche il desiderio di partecipare a uno sforzo collettivo, al fine di raggiungere un risultato che da soli sarebbe stato irraggiungibile.
È proprio da questa combinazione che è nato il Coro Cima Verde, un coro straordinario, per tanto tempo atteso e sognato da tutta la comunità.
Una grande associazione con lo spirito associativo e creativo, in altre parole il bisogno di unire le proprie forze per esprimere non solo la musica che sentiamo dentro, ma anche un impegno di gruppo, una amicizia sincera che lega l'appartenenza ad una Valle.
Un nuovo coro di montagna che si aggiungeva al folto numero della coralità trentina, una o due prove la settimana, rigorosamente tutti i venerdì. Il maestro allora era Luigi Andreatta, sostituito poi dall’attuale Maestro Gianluca Zanolli e il direttivo formato dai sette fondatori.
 
Altro bellissimo ricordo di Gino è che riusciva ad instaurare un rapporto umano, tra persone, non limitato al solo rapporto Presidente-corista.
Rimarrà sempre viva in me questa sua reale umanità e innata capacità di far sentire le persone come tali, senza mai banalizzarle a una voce utile al Coro.
L'insegnamento lasciato e che vorrei trasparisse da queste mie poche righe è che la bella amicizia che Gino riusciva a trasmettere, non partiva dalla semplice appartenenza al gruppo, ma piuttosto dal rapporto tra le persone.
Questo portava, ma solo come conseguenza, una bella coesione fra coristi, mista ad emozioni.
Durante i nostri viaggi fra Trento e Vigo Cavedine per recarci alle prove, Gino diceva sempre: nel coro sono importanti le persone che lo compongono… Poi le loro voci, cercherò di non dimenticarlo mai.
Dunque un grande personaggio che lascia veramente un grande vuoto, oltre che nel cuore dei suoi cari, nel mondo della musica, della coralità e dell’associazionismo.
Mancherà la sua amicizia, la sua conoscenza della musica e del canto, mancherà la sua vena gioiosa, la sua sagacia nel portare avanti i tanti impegni.
Ma Gino lascia anche un insegnamento importante ed un esempio come padre di famiglia, nonno e corista che il mondo della musica e della coralità locali, sono certo sapranno valorizzare a dovere e portare avanti con determinazione nel suo ricordo.
 
Ciao Gino… e grazie per tutto quello che hai fatto.
Flaviano Bolognani

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