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Bonporti: Andrea Mascagni, musicista e politico

Fu docente e direttore dei conservatori di Bolzano e Trento – Un convegno lo ricorderà a 100 anni dalla nascita mercoledì 31 maggio

A cent’anni dalla nascita di Andrea Mascagni, il Conservatorio Bonporti di Trento dedica un convegno all’uomo, al musicista e al politico che tanto si prodigò, a livello locale come nazionale, per la musica, nella quale riconosceva la missione di educatrice e creatrice, anche in senso civico e morale.
Toscano di nascita, cugino del celebre operista, fu uomo di musica – docente e direttore dei conservatori di Bolzano e di Trento – e di politica – senatore e parlamentare europeo dal 1976 al 1987 e membro del Consiglio Superiore delle belle Arti di Roma. Del suo insegnamento e delle sue idee si discuterà mercoledì 31 maggio 2017 presso l’Aula Magna del conservatorio trentino.
 
«Rigore morale e amore per la musica, musicista e partigiano, affettuoso e polemico: Andrea Mascagni, rimane, soprattutto oggi, un sicuro punto di riferimento per il suo magistero onesto e sincero nel mondo culturale, compositivo ed educativo – spiega Danilo Curti, moderatore assieme Bruno Ballardini nel convegno nonché tra i curatori dello stesso. – Mascagni è stato il padre fondatore e a lungo direttore artistico dell’Orchestra regionale Haydn, del Festival di Musica Sacra, del Concorso internazionale per direttori d’Orchestra intitolato ad Antonio Pedrotti, disponibile collaboratore della coralità trentina come arguto armonizzatore del Coro della Sat oltre che intellettuale dalla penna amaramente critica e combattente senatore del Pci.
«È stato anche, e soprattutto, un protagonista essenziale nell’elaborazione del primo progetto di legge per la riforma della formazione musicale in Italia.»
 
Nella prima parte della giornata, dopo i saluti delle istituzioni, il musicologo Giuseppe Calliari, curatore di un volume di scritti di Mascagni, ne introdurrà la figura. Quindi verrà affrontato il tema della riforma dell’insegnamento della musica nei Conservatori italiani, dialogando, tra gli altri, con Giovanni Cannata, presidente della conferenza nazionale dei presidenti dei Conservatori, e Renato Meucci, neo-presidente della conferenza nazionale dei direttori dei Conservatori, succeduto recentemente a Paolo Troncon, anch’egli presente al Trento.
Nel pomeriggio viene proposta una Tavola Rotonda sulla figura, l’opera e l’eredità di Andrea Mascagni, dando voce a coloro che ne furono allievi e a chi poté confrontarsi e collaborare con il maestro, come, tra gli altri, i compositori Armando Franceschini ed Albert Mayr, il prof. Marco Gozzi dell’Università di Trento, l’etnomusicologo Renato Morelli, il direttore del Coro della Sat Mauro Pedrotti e la presidente della Fondazione Orchestra Haydn Chiara Zanoni Zorzi.
 
«L’organizzazione da parte del Bonporti di questo convegno è un segno di riconoscenza nei confronti di Andrea Mascagni quale fondatore del Conservatorio trentino, – dichiara il direttore Simonetta Bungaro. – Nel 1970 Mascagni viene incaricato dall'amministrazione comunale di occuparsi della scuola civica musicale "Gianferrari" che poi trasforma prima in Liceo musicale pareggiato e poi in Conservatorio statale, che dirigerà fino al 1984.
«È importante, inoltre, ricordare la sua alta visione della musica come "bene realmente destinato a tutti" e per una formazione professionale "che si collochi a pieno titolo nell'ambito della cultura, della ricerca, della creazione".»
 
Durante il pomeriggio troverà spazio un breve intervento musicale in cui verrà eseguita la canzone popolare ungherese «Rosa nel giardino» nell’elaborazione datata 1988 di Andrea Mascagni, per la voce di Maria Eleni Giuliani, studentessa del conservatorio trentino, con l’accompagnamento al pianoforte di Maurizio Dini Ciacci, pianista e direttore d’orchestra che fu allievo di Mascagni.
La stessa sera, l’orchestra regionale Haydn dedica al maestro l’ultimo concerto della stagione (Trento, Auditorium S. Chiara, ore 20.45) con l’esecuzione della Nona di Mahler per la direzione di Jeffrey Tate.
 
«Sono molto felice di questa iniziativa grazie alla quale la voce di mio padre possa essere diffusa, – dichiara Lorenza Mascagni, figlia di Andrea e già docente di pianoforte presso il conservatorio trentino. – Spero sia l’occasione di riprendere in maniera più ampia, magari anche a livello nazionale, il problema dell’assenza della musica nell’educazione, come elemento fondamentale per la formazione dell’individuo, e che ciò possa smuovere qualcosa in senso positivo.
«Vorrei, inoltre, ringraziare il Conservatorio Bonporti, nella figura del direttore Bungaro e del presidente Ghezzi, e quanti si sono adoperati per questo convegno».»
 
Il convegno «Andrea Mascagni, Il musicista della politica nel centenario della nascita 1917-2017» avrà luogo mercoledì 31 maggio 2017 presso l’Aula Magna del Conservatorio Bonporti di Trento (via S. Giovanni Bosco, 4) con il seguente orario: ore 9.30 apertura lavori e saluti istituzionali; dalle ore 10.00 alle ore 13.00 «La riforma dell’insegnamento della musica nei Conservatori italiani. Battaglie e riflessioni tra passato e futuro».
Dalle ore 15.00 alle ore 18.00 «Tavola Rotonda: La figura, l’opera, l’eredità. Passioni a viva voce». L’ingresso è libero e gratuito.

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