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È morta la cantante Aretha Franklin, aveva 76 anni

È stata una delle più grandi voci femminili del Novecento – Lo Stato del Michigan ha ufficialmente dichiarato la sua voce «una meraviglia della natura»

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Aretha Louise Franklin era nata a Memphis il 25 marzo 1942
Era soprannominata «La Regina del Soul» per la sua capacità di aggiungere una vena soul a qualsiasi cosa cantasse, e per le sue enormi qualità vocali.
Lo Stato del Michigan ha ufficialmente dichiarato la sua voce «una meraviglia della natura».
Molto nota per la sua vasta produzione di musica soul e R&B ma anche gospel, blues, jazz e rock, si è aggiudicata ben ventuno premi Grammy, otto dei quali vinti consecutivamente nella stessa categoria dal 1968 al 1975.
Il 3 gennaio 1987 è stata la prima donna a entrare a far parte della Rock and Roll Hall of Fame.
In una classifica stilata nel 2004 dalla rivista Rolling Stone Aretha è stata classificata al nono posto, dal 2010 è stata spostata al quinto, che è anche il piazzamento più alto per una donna tra i 100 artisti più grandi nella storia della musica.
Sempre la stessa rivista, in una speciale classifica sui «100 Greatest Singers» del 2010 l'ha piazzata al primo posto assoluto.
Indice Lo Stato del Michigan ha ufficialmente dichiarato la sua voce «una meraviglia della natura».
 
Il padre, predicatore battista famoso a livello nazionale, aveva educato i figli a una cultura religiosa solida, ma non era riuscito ad evitare il naufragio del suo matrimonio con Barbara, anch'essa cantante gospel, che andò via di casa quando la figlia Aretha aveva sei anni.
Dopo la separazione, il nucleo familiare andò a vivere a Detroit, dove frequentò future stelle del mondo musicale e dove il padre divenne ministro di una comunità religiosa che ospitava ben 4 500 fedeli e volle Aretha e le sue due sorelle Carolyn ed Erma fra i musicisti della parrocchia.
Le sorelle Franklin cantavano nel coro e Aretha suonava anche il piano durante le funzioni religiose.
Malgrado due maternità precoci (il primo figlio Clarence avuto a quattordici anni e il secondo, Edward, a sedici, Aretha mostrò passione per il gospel e grande determinazione nel voler entrare nel mondo della musica come professionista.
Quattordicenne, Aretha seguì il padre che compiva un viaggio di predicazione, sfoggiando il proprio repertorio gospel.
 
Negli anni cinquanta il produttore discografico Berry Gordy cercò senza successo di arruolare la cantante nella scuderia Motown. Successivamente, con il sostegno artistico di Clara Ward, Mahalia Jackson, James Cleveland e Sam Cooke, la cantante fu vicina a firmare un contratto con la RCA ma, dietro sollecitazione di John Hammond, decise infine di legarsi alla Columbia.
Il repertorio prevalentemente pop impostole dalla casa discografica non le permise però di esprimere tutto il proprio potenziale di cantante di soul e di rhythm and blues. Aretha incise cinque album di scarso successo, ispirandosi ad artiste come Mahalia Jackson, Clara Ward e l'amica di famiglia Dinah Washington.
Nei primi anni sessanta la Franklin riuscì a portare al successo alcuni 45 giri, tra i quali Rock-a-bye Your Baby with a Dixie Melody.
Nel 1961 sposò Ted White, che divenne suo manager alla Columbia Records. Nel 1965 eseguì anche – in chiave di gospel – lo standard di Pete Seeger If I Had a Hammer.
 

 
Passata all'Atlantic Records nel 1967, collaborò con i produttori Jerry Wexler e Arif Mardin che impressero alle nuove registrazioni una venatura soul e alcuni loro lavori influenzarono grandemente lo scenario R&B degli anni a venire, facendole meritare subito il titolo di «The Queen of Soul» (la Regina del Soul).
In quegli anni Aretha conseguì anche notorietà internazionale e divenne motivo di orgoglio per le minoranze di colore americane, soprattutto con la sua interpretazione del brano Respect di Otis Redding, che divenne un inno dei movimenti femministi e per i diritti civili.
In questo periodo Aretha dominava le classifiche, ottenendo numerosi album d'oro e di platino e piazzando quasi tutti i suoi singoli nella top 10 della Billboard Hot 100.
Ricordando quel periodo, la Franklin racconta che «When I went to Atlantic, they just sat me down at the piano and the hits started coming» (quando giunsi all'Atlantic mi fecero sedere al pianoforte ed i successi cominciarono ad arrivare).
 
Dopo una relazione tempestosa che la condusse all'alcolismo, nel 1969 divorziò da Ted White, che si era dimostrato persona violenta e dai comportamenti equivoci.
Tra la fine degli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta numerosi suoi dischi scalarono le classifiche USA finendo spesso ai primi posti. Questi dischi spaziavano dalla musica gospel al blues, dalla musica pop alla musica psichedelica ed al rock and roll.
Indimenticabili sono alcune cover dei Beatles (Eleanor Rigby), The Band (The Weight), Simon & Garfunkel (Bridge over Troubled Water), Sam Cooke e dei The Drifters.
Live at Fillmore West e Amazing Grace sono due dei suoi più influenti LP. Il secondo è un doppio live di musica gospel registrato in una chiesa Battista di Los Angeles che risulta essere il lavoro di maggior successo della cantante e il disco gospel più venduto nella storia, con oltre due milioni di copie vendute.
Nonostante i suoi successi, non è mai arrivata al numero uno delle classifiche britanniche, raggiungendo solo un quarto posto nel 1968 con la sua versione di «I Say a Little Prayer» di Burt Bacharach.
Detiene tuttavia il record di numero 1 nella classifica americana R'n'B (18) e ha raggiunto due volte la prima posizione della classifica Billboard Hot 100.
 
Oltre alla già citata Respect, che è diventata la sua canzone simbolo, tra i singoli di successo di quegli anni si ricordano Chain of Fools, (You Make Me Feel Like) A Natural Woman, Think e Baby I Love You.
Dopo l'istituzione della categoria R&B in seno ai Grammy Award nel 1968, divenne imbattibile meritandosi per otto anni consecutivi quello della categoria «Best Female R&B Vocal Performance» e guadagnandone altri tre anche negli anni ottanta, per un totale di ventitré nomination.
Nei primi anni settanta, Aretha Franklin scelse di utilizzare sonorità più dolci, senza perdere nulla della sua potenza vocale.
Pur continuando il sodalizio artistico con Wexler e Mardin, cominciò ad assumere un ruolo sempre più importante nel produrre i suoi lavori.
Nel 1973 Quincy Jones collaborò al suo nuovo album «You» ma il disco, nonostante il singolo Angel scritto dalla sorella Carolyn sia diventato un classico della musica soul, non ebbe fortuna.
I personaggi legati alla emergente disco music stavano monopolizzando il mercato e la Atlantic concedeva sempre meno spazio e meno materiale alla Franklin, privilegiando artiste emergenti quali Roberta Flack.
Dopo l'esperienza di You, Aretha ritornò a farsi produrre da Wexler fino a che questi abbandonò nel 1976 l'Atlantic Records, ponendo fine alla loro prolifica e fruttuosa collaborazione. Successivamente, nonostante le collaborazioni con artisti della caratura di Curtis Mayfield, i consensi di critica e pubblico cominciarono a scemare.

Aretha Franklin alla Casa Bianca.

Nel 1980 Aretha ritornò all'attenzione del pubblico con la partecipazione al film «The Blues Brothers», che diventò un cult movie. Nella pellicola interpretava la parte della moglie di Matt «guitar» Murphy ed eseguiva il suo vecchio successo Think.
Nello stesso anno, il produttore Clive Davis la mise sotto contratto con la sua Arista Records e le fece incidere i singoli «United Together» e «Love All the Hurt Away», quest'ultimo in duetto con George Benson, che la riportarono in classifica.
Nel 1982 l'album «Jump to It», prodotto da Luther Vandross, suo ammiratore da sempre, le restituì popolarità e la riportò in cima alle classifiche.
Le più note incisioni di quegli anni furono «Freeway of Love», canzone-dance del 1985, e i duetti «Sisters Are Doing for Themselves» con gli Eurythmics e I Knew You Were Waiting (For Me) con George Michael, che divenne la sua seconda numero uno americana.
Molti critici giudicano, comunque, la sua produzione di quegli anni qualitativamente molto inferiore alle leggendarie registrazioni degli anni sessanta.
 
Ai Grammy del 1998, dovendo sostituire Luciano Pavarotti colpito da un malessere, improvvisò in 20 minuti un'interpretazione del «Nessun dorma» in tonalità originale e cantando la prima strofa in italiano.
La performance è considerata una delle più grandi esibizioni di sempre ai Grammy.
Nel 2000 Aretha ha partecipato anche al sequel Blues Brothers: Il mito continua, interpretando Respect.
Aretha Franklin vive a Detroit e, per la sua nota paura di prendere l'aereo, non effettuava grandi spostamenti esibendosi solo nelle località a portata d'auto.
Continuò a pubblicare dischi in cui cercava di affiancare classiche ballate soul a pezzi più attuali e moderni, collaborando con gli artisti più talentuosi dell'R&B contemporaneo, come Fantasia Barrino, Lauryn Hill e Mary J. Blige, e con i produttori hip hop più alla moda, come Jermaine Dupri o Diddy.
La sua figura è ormai assestata come una delle più influenti nella storia della musica: numerosi artisti, tra cui Anastacia, Alicia Keys, Beyoncé, Mary J. Blige, Fantasia, Joss Stone, Jennifer Hudson, Usher, Giuni Russo, Giorgia ed Elisa citano Aretha nelle loro principali ispirazioni e hanno eseguito cover dei suoi brani più famosi.
 
Il 20 gennaio 2009 ha cantato a Washington alla cerimonia di insediamento del 44º Presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama, in diretta televisiva mondiale e davanti a più di due milioni di persone.
Il 29 dicembre 2015 si è esibita con il suo successo (You Make Me Feel Like) A Natural Woman durante la cerimonia per il conferimento dei Kennedy Center Honors a Carole King, autrice del brano, ottenendo la commozione del pubblico tra cui quella del presidente degli Stati Uniti d'America Barack Obama.
Il 9 febbraio 2017 ha annunciato a una radio di Detroit che non terrà più concerti.
Il 13 agosto 2018 viene diffusa la notizia che la cantante è ricoverata in ospedale a Detroit in gravi condizioni.
Muore nella propria abitazione per complicanze del cancro al pancreas il 16 agosto 2018.
 
Si ringrazia Wikipedia per le notizie e le foto.

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