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GHIACCIAI: al Muse dal 13 luglio 2018 al 23 marzo 2019

«Il ghiacciaio è l’immagine più compiuta della nostra vita: ci rappresenta in ciò che abbiamo di eterno e di effimero, di permanente e di mutevole» (Juremir M. da Silva)

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Inaugura giovedì 12 luglio alle 18.00 al MUSE Museo delle Scienze di Trento la mostra GHIACCIAI, esposizione che offre una fotografia dei ghiacciai che ricoprono il nostro pianeta.
Quattro le prospettive adottate: l’ambiente naturale glaciale con le sue dinamiche e la distribuzione dei ghiacciai nel mondo, in Italia, in Trentino e nelle Dolomiti; le attività scientifiche e i rilievi che permettono di quantificare lo stato di salute dei ghiacciai, di studiare i cambiamenti climatici e di comporre gli «inventari» dei ghiacciai.
Le avventurose esplorazioni sui sentieri glaciologici, con le osservazioni dei primi glaciologi e il ritrovamento di Ötzi; le vicende storiche e i miti legati ai luoghi più inospitali dell’ambiente montano.
L’esposizione rimarrà visitabile al MUSE fino al prossimo 23 marzo e sarà occasione per sviluppare alcuni momenti di riflessione sul tema.
Per il mondo scolastico, da non perdere anche il laboratorio sugli adattamenti degli animali ai climi estremi.
 

 
Masse di ghiaccio, riserve d’acqua dolce, attrazione turistica, laboratori scientifici a cielo aperto, testimoni dell’impronta dell’uomo sull’ambiente.
I ghiacciai sono tutto questo e molto di più: sono l’elemento che, più di ogni altro, con il loro arretramento testimoniano vistosamente l’andamento meteorologico estivo ed evidenziano i cambiamenti climatici in atto.
Il mutamento glaciale, infatti, è osservabile di stagione in stagione con l’arretramento della fronte, la riduzione del loro spessore, la presenza di numerosi torrenti sopraglaciali, la comparsa di nuovi laghi, estese zone crepacciate e isole rocciose che emergono dal ghiaccio e che si fanno, ogni, anno, sempre più grandi.
Da metà 800 ad oggi circa il 70% delle superficie glacializzata in Trentino è andata persa. I ghiacciai si stanno ritirando con ritmi sempre più elevati.
Fino agli anni 50 le perdite di superficie erano di 0,3-0,4 % all'anno; ora superano l'1,5%.
Oggi, a fine estate, tutta la neve invernale va incontro a fusione e il ghiaccio di ghiacciaio affiora quasi ovunque.
La quota media dei ghiacciai trentini negli ultimi 60 anni si è alzata di circa 300 metri.
 

 
 IL PERCORSO 
Dal punto di vista dell’allestimento sono stati scelti dei pannelli in plexiglass, dall’aspetto glaciale e con forme e trasparenze che trasmettono leggerezza, che caratterizzano lo stile narrativo della mostra che affronta l’emergenza climatica e il ritiro dei ghiacciai in modo delicato ma diretto.

Il visitatore ha poi la possibilità di scoprire Natura, Ricerca, Avventura e Mito dei ghiacciai con la visione di 4 filmati, uno per ogni tematica espositiva, su grandi schermi posizionati all’interno di strutture in legno realizzate con linee essenziali e curiose.
 
I video protagonisti della mostra:
1.    Natura: Il freddo patrimonio UNESCO, raccolta di immagini coinvolgenti e mozzafiato dell’ambiente glaciale dolomitico… e non solo. Realizzato con la collaborazione di Trentino Marketing e Wasabi;
 
2.    Ricerca: La memoria del Ghiaccio di Giovanni Motter (2017). L’esistenza del Ghiacciaio dell’Adamello, il più profondo ed esteso d’Italia, è minacciata dall'aumento delle temperature. Fondazione Edmund Mach, Muse e Università di Milano Bicocca hanno avviato nel 2015 il progetto POLLiCE per ricercare nel ghiaccio la storia dei cambiamenti climatici e le modificazioni della vegetazione negli ultimi secoli. RAI – Teche Sede di Trento.
 
3.    Avventura: Escape di Anjali Nayar (Canada, 2018). JaBig, un DJ di Montréal, decide di battere il record dell'avventura più lunga in bicicletta in un singolo paese. Attraverserà il Canada in inverno, con una bicicletta a scatto fisso, fino al villaggio di Tuktoyaktuk. Il video lo riprende nei suoi ultimi chilometri, lungo una strada di ghiaccio.
 
4.    Mito: N-ICE CELLO. Tour Suoni di ghiaccio e riflessioni sul futuro dell’ambiente e dell’umanità di Corrado Bungaro. Il violoncello costruito con il ghiaccio del Ghiacciaio Presena in Trentino dall’artista americano Tim Linhart - poi suonato da Giovanni Sollima -compie il suo tour in Italia. Parte da Trento e giunge fino alla Sicilia, dove raggiungerà il mare per tornare ad essere acqua. Scritto e diretto da Corrado Bungaro, il documentario raccoglie le riflessioni e le testimonianze di importanti artisti e pensatori incontrati lungo l’itinerario on the road.
 
La mostra ha ottenuto il patrocinio di: Regione Autonoma Trentino Alto Adige, Provincia autonoma di Trento, Comune di Trento, Comitato Glaciologico Italiano, UNESCO
Media partner: Italfly Srl, Trentino Marketing, Trento Film Festival della Montagna, Wasabi Filmakers
Main sponsor: Novamont SpA
Special sponsor: Delta Informatica SpA, Levico Acque Srl, Ricola
Sponsor tecnici: Italfly Srl, Silvestri Srl
Si ringrazia: Acque Bresciane Srl

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