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«Les Miserables. O della miseria umana» e «Lamponi»

Vanno in scena al Teatro di Pergine alle ore 21 di martedì 18 e di giovedì 20 aprile

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Les miserables.

In occasione della quarta edizione del Festival Bellandi «Non addomesticabili», promosso e organizzato da ariaTeatro, per qualche giorno si apriranno le recinzioni del Teatro e gli spettatori potranno ascoltare, partecipare e vivere l’esperienza dello stupore.
Un festival per chi custodisce con cura la propria parte selvatica.
In collaborazione con il Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento, il secondo e il terzo appuntamento del Festival saranno dedicati alla danza.
 
Martedì 18 aprile andrà in scena lo spettacolo di Carlo Massari, artista associato a Oriente Occidente, «Les Miserables. O della miseria umana», un affresco spietato e immorale sull’oggi, un dramma medio-borghese contemporaneo, a tratti familiare, di cui siamo involontariamente complici. C&C Company porta in scena il teatrino delle miserie umane: corpo e voce a servizio di un penoso corale che fa eco a Le rane di Aristofane, o forse ad un’operetta di Offenbach, o alla celebre “Opera” Brechtiana.
Staticità e immobilismo sono utilizzati in risposta all’imminente crollo (fisico, politico, sociale, ambientale) a cui assistiamo impotenti e di cui prendiamo atto voltandoci nuovamente.
 
Una creazione che porta nuovamente la compagnia ad indagare tematiche sociali contemporanee, attraverso un linguaggio di forte impatto ed un complesso livello drammaturgico a sostegno dell’opera.
A partire dalle 18.00 nel Foyer del Teatro sarà allestito un aperitivo con buffet proposto da Matisse al Bar e il mercatino artigianale con creazioni di Wunderkammer, La Stanza nel Bosco, Samovar Lab e Gio Nonsolocalzolaia; dalle 19.00 l'Associazione Teatrale Universitaria – ATU propone la performance Pezzi di CTU.
 

Lamponi.
 
Giovedì 20 aprile verranno presentate al pubblico le creazioni di danza vincitrici del bando «Non Addomesticabili» promosso dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e ariaTeatro.
Il gruppo AZIONI fuori POSTO propone «Lamponi», un divertissement danzato tutto al femminile, dove tre giovani donne irrompono nello spazio, come se provenissero da un’opera d’arte che rievoca un tempo passato, le pagine di un libro, la tela di un quadro, la scena di un film.
È un’azione danzata che dà vita ad una natura morta, un vassoio con frutti rossi all’interno di una cornice ogni volta differente.
A partire da una rappresentazione canonica della donna nella pittura e nella letteratura, rievoca un’apparente frivolezza femminile che si tramuta in voluttuosa mostruosità per poi scomparire dietro altrettanta leggerezza.
Le donne, prima della contemporaneità, sono sempre state rappresentate da artisti uomini come divine e meschine, infinitamente belle ed estremamente odiose, potenti e capaci delle passioni più estreme. Un’immagine totalmente falsata dalla realtà.
 
Lucrezia C. Gabrieli e il Collettivo 42Stems portano in scena Ninfee (Monet 2023), un'immersione e una traduzione con il linguaggio del corpo di alcune tra le emozioni e percezioni che esploriamo quando stringiamo una relazione profonda con l'altro e dell’”ambiente” che si crea attraverso di essa.
Nel tempo di una relazione, il corpo attraversa la scoperta, l’amicizia e l’amore, ma anche la paura, lo stupore, la delusione, la rabbia, l’impotenza.
Esplora parti di sé inesplorate, «toccando il fondo» a volte, creando e alimentando l’ambiente in cui vive e in cui vivrà nel futuro. È proprio questo luogo, il soggetto della performance: uno spazio in cui cadono parti di noi, in cui possiamo ritrovare oggetti, in cui si scende nell’oscurità, in cui riemergono e galleggiano “pezzi” che saranno parte indelebile della nostra storia, che rimangono come rifiuti gettati nelle acque della Terra sulla nostra superficie o si depongono nel nostro profondo.
Che sia la relazione con una persona o con la Terra che ci ospita, il luogo porta le tracce delle nostre azioni e non ci resta che decidere se lasciar cadere tutto oppure prenderci cura di qualcosa di distrutto con l’augurio che sempre custodisca la sua, essenziale e trasformata, bellezza.

Prima dello spettacolo il Foyer del Teatro ospita l'aperitivo con buffet proposto da Matisse al Bar   e il mercatino artigianale con creazioni di La Stanza nel Bosco, Samovar Lab, Gio Nonsolocalzolaia e Giorgia Pallaoro.
A partire dalle 19.00 sarà possibile assistere a Letture di Haiku, una delle più semplici e sincere forme di poesia giapponese, a cura di Associazione Yomoyamabanashi.

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