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Tutela Ladini delle valli del Noce: unanimità a Borgo d’Anaunia

Nella seduta dell’8 novembre tutti i consiglieri hanno votato a favore della richiesta di riconoscere il gruppo linguistico dei Ladini Retici delle Valli di Non e di Sole

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Riconoscere e tutelare il gruppo linguistico dei Ladini Retici delle Valli del Noce: questa la richiesta unanime del consiglio comunale di Borgo d’Anaunia.
Maggioranza e opposizione compatte, quindi, nel deliberare la richiesta al Governo nazionale, su conforme delibera della Commissione dei 12, la modifica, ai sensi dell'art. 107 dello Statuto di Autonomia, del testo del comma 1 dell'articolo 4 del decreto legislativo 16 dicembre 1993 n. 592 attraverso l’approvazione di un nuovo testo all’interno del decreto legislativo.
 
 Cosa recita la modifica approvata 
«Il comma 1 dell’articolo 4 del decreto legislativo 16 dicembre 1993 n. 592 è così sostituito: nei censimenti generali della popolazione italiana, è rilevata, sulla base di apposite dichiarazioni degli interessati, la consistenza e la dislocazione territoriale degli appartenenti al gruppo linguistico dei ladini dolomiti fassani, avente insediamento storico nella Val di Fassa, nonché dei ladini retici delle Valli del Noce suddivisi in quello nònes con insediamento storico in Val di Non e solandro, in Val di Sole.»
Il consiglio comunale ha deliberato inoltre di richiedere che in sede di censimento nel 2021 nell'item della dichiarazione di appartenenza, accanto a quello fassano, figurino anche i gruppi linguistici nònes e solandro.
 
«Inoltre – afferma il sindaco di Borgo d’Anaunia Daniele Graziadei – il consiglio comunale ha deciso di inviare copia della deliberazione ai Consigli provinciale e regionale, ai parlamentari regionali, agli organi di governo provinciale, alla Commissione dei 12 affinché gli stessi si facciano seriamente carico di questa istanza sia a livello provinciale sia di fronte al governo nazionale ed anche di fronte al Parlamento Europeo a salvaguardia dell’identità linguistico-culturale dei ladini retici delle Valli del Noce.
«Già nel 2001, quando per la prima volta il censimento linguistico dei ladini fu esteso, con la modifica della relativa norma di attuazione, dalla Valle di Fassa a tutto il territorio del Trentino, alcune migliaia di residenti nelle Valli del Noce, soprattutto nell’Anaunia, si sono dichiarati ladini e, nel dichiararsi tali era evidentemente sottintesa l’appartenenza al gruppo ladino-retico.
«Nel censimento successivo del 2011 le dichiarazioni di appartenenza raddoppiarono, raggiungendo la cifra di diecimilacento unità. Noi chiediamo che nel censimento del 2021 nell'item della dichiarazione di appartenenza anche i gruppi linguistici nònes e solandro.
«Ringrazio l’intero consiglio comunale che ha compreso l’importanza di questa delibera per i territori che rappresentiamo e si è dimostrato compatto. Sono molto soddisfatto dell’esito del voto.»

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