«L’industria automobilistica fa la forza», dal 22 al 24 febbraio
Al Grand Hotel Trento il workshop internazionale «Automotivenets» promosso da Create-Net
Il settore automobilistico necessita
di cambiare rotta.
Si potrebbe riassumere così l'obiettivo fondante il workshop
«Automotivenets», organizzato dal centro di ricerca
Create-Net, che vedrà raccolti a Trento, presso il Grand
Hotel, dal 22 al 24 febbraio, esponenti di alto livello della FIAT,
dell'Agenzia per la promozione della ricerca europea (APRE), della
Provincia autonoma di Trento e i partner del progetto europeo di
cooperazione e innovazione Autoclusters.
Le prime due giornate saranno principalmente dedicate all'analisi
degli obiettivi raggiunti dal progetto e alla pianificazione delle
attività future.
In conclusione, il terzo giorno, si cercherà di comprendere qual è
la situazione dell'industria automobilistica a livello europeo,
nazionale e territoriale con particolare attenzione ai nuovi
progetti di ricerca e innovazione collegati in vario modo al
settore automobilistico.
È corretto parlare ancora di crisi del settore automobilistico?
E quali strategie possono essere messe in atto per rinforzare uno
dei settori fondamentali per l'economia di un paese?
Sono solo alcune delle domande al centro della tre giorni di
«Automotivenets» a cui si cercherà di rispondere attraverso dati
certi, risultati e idee per il futuro.
Solo due anni fa, infatti, si parlava di tempi neri per le vendite
di automobili in Italia.
Il crollo era stato del 24,45% con sole 165.289 nuove auto
immatricolate, contro le 218.768 dell'anno prima.
E quest'anno la fase negativa non sembra essersi arrestata con un
calo di immatricolazione in Europa del 6.5% rispetto al 2009
(fonte: La Repubblica.it).
Per rispondere a queste esigenze, nell'aprile del 2009 l'ERDF
(European Regional Development Fund) e il programma di
cooperazione transnazionale SEE (Sud Est Europe) hanno
finanziato, con un importo pari a 1.645.000 Euro, un progetto di
cooperazione e innovazione territoriale di durata triennale
denominato Autoclusters.
L'idea alla base del progetto sta nel raccogliere i dati relativi a
tutti i principali protagonisti europei del settore automobilistico
per costruire una grande rete in grado di favorire lo sviluppo di
relazioni proficue tra piccole e medie imprese, università ed enti
di ricerca e sviluppo in ambito dell'industria dei trasporti.
«Si deve favorire l'innovazione - ha affermato Imrich
Chlamtac, Presidente del Centro di Ricerca
Create-Net - vale a dire il passaggio dal laboratorio al
prodotto. Molti infatti sono i progetti di ricerca interessanti e
originali che non hanno avuto un impatto diretto sul mercato e che
grazie alla costituzione di un ciclo dell'innovazione nel settore
automobilistico sarà possibile realizzare.»
«Durante l'evento - ha affermato l'ingegnere Stefan
Chudoba, coordinatore del progetto Autoclusters - verranno
presentati i vantaggi tecnici, economici e sociali che derivano
dall'utilizzo delle nuove tecnologie di trasferimento di conoscenza
e dall'introduzione in azienda delle così dette buone
pratiche.»
Focus della tre giorni, però, non sarà solo l'analisi e la
condivisione degli importanti traguardi raggiunti dal progetto,
bensì aprire un dialogo sugli strumenti che la pubblica
amministrazione può mettere in atto per favorire la ripresa del
mercato.
«Crediamo - ha affermato Giacomo Carlino,
Dirigente del Servizio pianificazione energetica e incentivi
dell'Agenzia provinciale per l'energia - che i consumatori
necessitino di risposte concrete da parte della pubblica
amministrazione, per questo la Giunta provinciale, il 30 dicembre
scorso, ha approvato una delibera avente come oggetto la
concessione di contributi per l'acquisto di veicoli a basso impatto
ambientale.»