L’«inverno demografico» in un seminario a Trento
Sabato 26 marzo alle ore 17 alla Sala Belli di Piazza Dante
Da Trento a Catania, da Budapest a
Lisbona, tante città e paesi d'Italia e d'Europa si fermeranno,
sabato 26 marzo 2011, per parlare di crisi demografica, di
politiche familiari, di famiglia, per mettere la famiglia al primo
posto nell'agenda della Comunità Europea, della politica nazionale
e locale.
«Europe, family first - per uscire dall'inverno demografico»,
questo il titolo dell'evento diffuso europeo, è promosso
dall'Associazione nazionale Famiglie numerose in collaborazione con
l'Elfac, European Large Families Confederation.
A Trento la conferenza di sabato si terrà, dalle ore 17 alle ore
19, nella Sala Belli del palazzo sede della Provincia.
Perchè «inverno demografico»? Perchè - come si spiegherà in un
documentario già presentato al Parlamento europeo - stiamo
assistendo, nei paesi ricchi come in quelli poveri, ad Est come in
Occidente, ad un calo generale delle nascite. I tassi di fertilità
stanno scendendo in molti stati al di sotto del livello di
rimpiazzo: meno bambini, più anziani e grandi anziani. Gli over 80
in Italia superano già oggi il numero dei ragazzi sotto i 14 anni,
disegnando una piramide demografica rovesciata.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: crollo dei mercati,
insostenibilità del sistema pensionistico, fragilità economica di
interi stati, complessità creata dall'immigrazione che priva i
paesi d'origine del loro migliore capitale umano per innestarsi in
terreni spesso ostili.
Su questi temi, declinati alla situazione locale, interverranno
alla conferenza di sabato l'assessore alla salute e politiche
sociali Ugo Rossi, Paolo Rebecchi direttore del Forum e
Coordinatore dello Sportello Famiglia, Luciano Malfer dirigente del
Progetto Speciale Coordinamento politiche familiari e sostegno alla
natalità, i referenti provinciali dell'Associazione Famiglie
numerose Luca e Martina De Fanti.
Seguirà la proiezione del filmato «L'inverno demografico, il
declino della famiglia umana», quindi dibattito.