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Stamani l'assemblea annuale dell'Associazione Celiachia Trentino

Oggi a Rovereto il punto su una nuova proposta di legge

Una proposta di legge per liberalizzare l'acquisto dei prodotti senza glutine e avviare attività di formazione ed educazione sanitaria adeguate; una proposta che riconosce, come già la normativa nazionale, la celiachia come «malattia sociale».

È questa, in sintesi, la filosofia del disegno di legge approvato all'unanimità nei giorni scorsi dalla quarta commissione del Consiglio provinciale di Trento.
Un testo bipartisan presentato dal consigliere Pino Morandini e condiviso dall'assessore alla salute e alle politiche sociali Ugo Rossi.

Oggi, all'annuale assemblea dell'«Associazione Italiana Celiachia - Trentino», che si è tenuta presso il polo di Trentino Sviluppo a Rovereto, la presentazione del disegno di legge.

«Va soprattutto sottolineato il metodo adottato - ha commentato l'assessore Ugo Rossi, nei saluti iniziali - che è stato quello di lavorare, a partire dal testo presentato dal consigliere Morandini, in maniera trasversale fra le diverse forze politiche per raggiungere un risultato importante e fornire risposte concrete alle persone affette da questa malattia sociale.»

Due in particolare gli obiettivi che si pone il disegno di legge.
«La normativa impone una presa in carico del problema celiachia in maniera più organizzata e consapevole - ha proseguito l'assessore Ugo Rossi - e cerca di migliorare la formazione degli operatori. Il secondo aspetto riguarda gli interventi diretti per la fornitura degli alimenti, che potranno essere ritirati anche nella grande distribuzione e non più solo in farmacia, e per sostenere e agevolare i produttori.»

Una proposta di legge dunque, assolutamente all'avanguardia, che non trova riscontro non solo sul territorio nazionale, ma nemmeno in Europa, come ribadito anche dal presidente di AIC-Trentino Massimo Fotino.

È stato poi il consigliere Pino Morandini a tratteggiare le peculiarità di questo disegno di legge che, come già la normativa nazionale, riconosce la celiachia come una «malattia sociale».
«In Italia sono oltre 100.000 le persone che vivono questo disturbo, - ha sottolineato Pino Morandini - il cui riscontro non è più solo circoscritto all'età infantile. Inoltre il numero di persone che presenta i marcatori della celiachia è raddoppiato negli ultimi dieci anni. Si sta male e la legge finalmente si fa carico di una situazione tutt'altro che secondaria, di una malattia che porta disagio sociale, difficoltà di relazione.»

Gli articoli di legge di particolarmente rilievo sono il numero 2, riguardante la diagnosi precoce e la prevenzione delle complicanze, e il 3, che prevede l'erogazione dei prodotti senza glutine anche attraverso la grande distribuzione nonché la somministrazione di pasti senza glutine presso i servizi mensa erogati: dalle scuole dell'infanzia, dalle istituzioni scolastiche e formative provinciale, dai presidi ospedalieri dell'Azienda per i Servizi sanitari, dai comuni e dai relativi enti strumentali.
Infine l'articolo 4 prevede interventi di educazione e formazione sanitaria rivolte agli operatori e ai cittadini con azioni di sensibilizzazione.

Nella seconda parte della mattina, si è tenuta la presentazione del libro «Il danno sociale della celiachia» con interventi di Cleto Corposanto, vicepresidente di AIC-Trentino e componente dell'associazione nazionale, e di Cristina Segua Garcia, psichiatra.
«In Italia vi sono circa 60.000 iscritti, - ha riferito Cleto Corposanto - mentre in Trentino siamo vicini ai 1000 iscritti a fronte di 1200 diagnosi, siamo la popolazione di un paese e nemmeno uno dei più piccoli. Il dato a livello mondiale ci dice che l'incidenza di questa malattia è di circa l'1-1,5% della popolazione, a cui però bisogna aggiungere il 7-8% di persone sensibili al glutine, una cifra dunque davvero consistente.
«La celiachia - ha concluso Corposanto - è una condizione che provoca non solo un danno biologico, ma anche psicologico e psichiatrico, perché limita la possibilità di avere relazioni normali al di fuori dell'ambiente domestico.»

Nel pomeriggio la presentazione degli aspetti medici e delle sintomatologie della celiachia ed i lavori dei gruppi giovani e volontari.

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