«In Tesino, dietro i passi di fumo, veglia e ora»

Presentata a palazzo Trentini la manifestazione partigiana di sabato 3

Fu vera Resistenza, fu autentico coraggio messo al servizio della libertà e del riscatto di un intero Paese.

Con questo orgoglio e l'impellenza di ribadire questa verità, stamattina l'Anpi del Trentino ha presentato la manifestazione che si svolgerà sabato 3 settembre tra Castel Tesino e il lago di Costabrunella, sul sentiero dei partigiani che militarono nel battaglione «Giorgio Gherlenda».

Si torna - e si tornerà ogni anno - là dove il mitico comandante Fumo venne raggiunto da una pallottola e perse la vita nello scontro finale con i nazifascisti: da malga Sorgazza (Pieve Tesino) alla diga di Costabrunella, dove verrà inaugurata una targa alla memoria e verrà officiata una Messa per i caduti.

Oggi al tavolo della sala Aurora - a palazzo Trentini, sede del Consiglio provinciale di Trento - c'erano straordinari testimoni di quel pezzo di storia su cui si fonda la nostra Repubblica.
C'era Lidia Menapace, l'ex senatrice che fu staffetta partigiana a Novara, c'era il partigiano e alpino feltrino Ruggero «Decimo» Sebben, poi Corrado «Prua» Pontalti, prima marinaio sul Baltico, poi irrigimentato nel Cst (il Corpo di sicurezza trentino), quindi disertore e partigiano, catturato e scampato per buona sorte a una sicura condanna capitale.

Tra il pubblico, il nipote del Comandante Fumo, Dorino Trevisan da Fonzaso (figlio dell'unica sorella del capo partigiano).

A salutare gli illustri ospiti, il Presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dorigatti, che ha elogiato l'iniziativa dell'Anpi, grazie alla quale «per la prima volta si offre a tutti i cittadini la possibilità di ripercorrere i sentieri partigiani del nostro Trentino, immergendosi nei luoghi che furono teatro delle azioni dei Resistenti».

E' toccato a Sandro Schmid, presidente dell'Anpi provinciale, spiegare il senso della manifestazione indetta per il 3 settembre, cui hanno dato il patrocinio sia il Consiglio provinciale di Trento sia l'Anpi nazionale.
Schmid ha assicurato che questo recupero di memoria storica sarà affrontato senza chiusure ideologiche, ma anche con il preciso intento di contrastare «una certa cultura revisionista purtroppo nuovamente pericolosa».

Il presidente Anpi s'è rammaricato del silenzio opposto ai propri inviti dai tre Comuni del Tesino e dalle due Comunità di valle interessate, indice anche questo di una tiepidezza inaccettabile di fronte al monumento di moralità, coraggio e amore di libertà incarnato dalle vicende umane dei partigiani.

Non fu - ha rivendicato Schmid - la lotta di assatanati comunisti, tra i partigiani (anche nel battaglione Gherlenda) militavano molti esponenti del mondo cattolico, e tra le figure luminose di quei giorni si possono ricordare sacerdoti come don Narciso Sordo, don Francesco Sordo, don Fiore Menguzzo, le suore stesse.

Dura la requisitoria di Schmid nei confronti dell'Italia di oggi, «preda di una decadenza morale senza precedenti. Si festeggiano i 150 anni dell'Unità d'Italia - ha detto il presidente dell'Anpi - e si vuole fare piazza pulita di momenti come il 25 aprile, il 1° maggio e il 2 giugno che sono fondamenti decisivi della nostra identità nazionale. Si abolisce la tassa di solidarietà per i ricchi e si colpisce chi ha la colpa d'aver fatto il militare o di avere investito sugli studi universitari».
Schmid ha comunicato che l'Anpi aderirà alle prossime manifestazioni sindacali di protesta contro la manovra finanziaria del Governo.

Lidia Menapace - «sottotenente Bruna», oggi presente per conto dell'Anpi di Bolzano - a sua volta ha ammonito che non siamo lontani dal momento in cui gli italiani, come al tempo dei partigiani, saranno chiamati a una grande prova di reazione, di riscatto, di recupero di se stessi e delle migliori idealità.
«Si può uscire dal fondo del pozzo in cui ci troviamo - ha detto - perché i popoli, come le persone nei momenti più tragici, possono trovare risorse ed energie insospettate.»

Schmid ha salutato l'Anpi di Feltre e Belluno, rappresentato da Gianni Faronato, e l'Ana di Trento, presente con il suo capo Maurizio Pinamonti. Ha illustrato la manifestazione della prossima settimana e preannunciato anche un convegno che più avanti cercherà di affrontare tutti i temi e gli interrogativi legati alle vicende partigiane nel Tesino.