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Conquistati dai «Bastoni del Bosco Vecchio» di Sergio Billi

Grande successo per la prima mostra di scultura organizzata dal Festival della Lessinia di Bosco Chiesanuova

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Ha riscosso grande successo la prima mostra di scultura promossa dal Film Festival della Lessinia al Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova, Sergio Billi (nella foto con i suoi bastoni).
I Bastoni del Bosco Vecchio, curata da Maria Teresa Ferrari sarà visitabile fino a domenica prossima, 26 agosto, ultimo giorno della rassegna cinematografica internazionale dedicata a vita, storia e tradizioni in montagna che ha dedicato uno spazio speciale alle creazioni del creativo veronese.
 
Lo confermano i numerosi visitatori che in questi giorni hanno visitato l'esposizione, ma anche l'interessamento della Rai che ha invitato l'artista a UnoMattina.
Mercoledì prossimo, 29 agosto (tra le 10 e le 11), Billi sarà tra i protagonisti di VitaBella, condotto da Luca Salerno e Vira Carbone, per raccontare com'è nata la passione che lo ha portato a scolpire quasi 400 bastoni.
 
Cercati nei boschi per tutta una vita, scelti con attenzione per la forma, i bastoni di Billi nascono da uno sguardo attento, rispettoso, amorevole verso la natura.
Hanno carattere, anima. Li scolpisce fin dall'età di quattordici anni.
 
Passione che ha segnato tutto il suo eclettico cammino artistico e lo ha portato a essere pittore, scultore, grafico, incisore, orafo.
«I bastoni del Bosco Vecchio», legni animati che evocano il magico «bosco vecchio» di Dino Buzzati, continuano quindi ad affascinare per l'intrinseca energia che sprigiona dalla natura quando si coglie la sua bellezza e la si racconta in arte.
 
Non vi è contesto migliore di un Film Festival dedicato alla montagna per mettere in luce l'anima artistica di queste opere, il connubio tra arte e natura che evoca molte emozioni e porta con sé un messaggio fatto di silenzio, pazienza, mistero, attesa.
Sergio Billi ha attraversato il «Bosco Vecchio» in lungo e in largo.
 
Ha incontrato i geni degli alberi capaci di trasformarsi in animali e umani per proteggere la foresta, per conservare l'innocenza di una natura incontaminata.
Li ha osservati incantato, li ha ascoltati curioso, li ha portati con sé.
 
Li ha valorizzati con la sua arte arrivando a creare quasi 400 sculture.
Raffigurano quello che già contengono «in nuce» dentro il legno vivo: animali reali e fantastici, esotici o nostrani.
 
Ci sono pesci e serpenti e uccelli, rane, lepri, gufi, civette, aquile, volpi, stambecchi, cerbiatti. E ancora, galli, cani... E poi ci sono i vecchi.
Teste di pastori, montanari, sciamani, elfi con i loro cappelli dalle fogge strane, barbe folte, profili forti, sguardi penetranti.
 
Per la prima volta i bastoni-scultura sono usciti dal bosco domestico per mostrarsi al pubblico all'interno di un omaggio che la rassegna cinematografica ha dedicato a Dino Buzzati, nell'anniversario dei 40 anni dalla scomparsa.
È stata la critica d'arte Maria Teresa Ferrari a cogliere il legame poetico tra l'artista veronese e il grande bellunese autore de Il segreto del Bosco Vecchio (Mondadori).
 
In mostra al Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova si potranno vedere anche una decina di fotografie dei bastoni di Billi scattate da Flavio Pettene: un dialogo artistico, tra scultura e fotografia, che rende l'esposizione ancora più evocativa.
Sergio Billi è un artista eclettico, presente da più di quarant'anni nel campo dell'arte.
 
Ha esposto in numerose mostre personali in Italia e all'estero e ha partecipato a molte collettive.
È conosciuto sia come pittore che come scultore, ma anche come grafico, incisore, orafo.
 
Billi scolpisce bastoni fin dall'età di quattordici anni.
La sua collezione privata ne vanta oltre trecento. www.sergiobilli.it

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