Prima giornata di EDUCA 2012: protagonisti i giovani
Centinaia di bambini hanno partecipato oggi pomeriggio ai laboratori animativi proposti da EDUCA nei giardini e nel centro storico di Rovereto
Dalla scoperta del mestiere dell'archeologo a quella del bosco delle fiabe; dall'eco-album alle storie dell'arte: oggi centinaia di bambini delle scuole elementari e medie del Trentino hanno partecipato ai laboratori animativi proposti da EDUCA sulla base della convinzione che l'educazione passi anche attraverso il fare assieme.
Mentre i bambini con i loro cappellini verdi occupavano le strade e i giardini del centro storico di Rovereto, centinaia di giovani hanno preso parte ai momenti dedicati al loro futuro. La mattinata è iniziata all'auditorium Melotti gremito con «Orizzonti nelle mani» (stasera alle 21.00 la replica), uno spettacolo che declina in chiave poetica il tema dell'occupazione giovanile non limitandosi ad evidenziare le criticità che si incontrano nel progettare il futuro ma cercando di mostrare anche le molte opportunità.
Un analogo atteggiamento positivo rispetto al domani è emerso dalle testimonianze che oggi hanno aperto «Officina Giovani», il percorso annuale lanciato lo scorso anno da EDUCA che ha coinvolto gruppi di giovani da tutta Italia.
Dal Rione Sanità di Napoli dove giovani hanno costituito cooperative per la gestione di beni culturali all'Operation Daywork promosso dai ragazzi di Bolzano che coinvolge ogni anno circa 600 studenti per arrivare a The Hub che con il suo progetto «Professione Transformer» che vuole dare voce a giovani che inventano lavori inediti e che ancora un nome non hanno.
Dall'esperienze presentate durante la premiazione del concorso scolastico «Orientacoop» è emerso soprattutto la voglia dei giovani di fare e di rendersi utili agli altri magari attraverso un lavoro sostenibile e multimediale.
Non sono mancati a Rovereto neppure gli appuntamenti dedicati agli adulti, in particolare agli insegnanti, a partire dalla riflessione intorno allo strumento dell'alternanza scuola/lavoro con la ricerca realizzata da Indire, Istituto nazionale di documentazione, Innovazione e Ricerca educativa, che ne ha mostrato però ancora la scarsa diffusione (solo il 44% degli istituto lo propone).
Tra le proposte del pomeriggio, oltre ai seminari sull'orientamento e la valutazione, quello dedicato all'esperienza delle scuole del quartiere San Salvario di Torino dove l'alta percentuale di stranieri non è stata causa di emarginazione come accade frequentemente, ma al contrario motore di innovazioni sociali e pedagogiche.
A EDUCA si è parlato anche di mafia e di come combatterla investendo sull'educazione alla legalità e sulle azioni culturali che coinvolgono i cittadini e gli studenti: a dimostrarne l'efficacia la testimonianza di Maria Ferrucci, prima cittadina di Corsico, un paese ad alta densità mafiosa in cui cittadini e giovani sono impegni in una forte azione di lotta alla criminalità.
Gli appuntamenti di domani, sabato 29 settembre
Fra gli appuntamenti di domani alle 10.00 «Orientamento e identità» (Aula Magna Palazzo Istruzione) con, fra gli altri, la professoressa Annamaria Ajello de La Sapienza di Roma, «Il museo sono io» (Aula5 Palazzo Istruzione) seminario sulla realizzazione condivisa di programmi culturali e sociali.
Alle 17.30 «Cosa sarà da grande?» (Aula Magna Palazzo Istruzione) con il filosofo Roberto Mancini che affronterà il cuore di quest'edizione, insegnando alle nuove generazioni a resistere all'omologazione della società odierna.
Alle 21.00 il primo incontro del progetto pluriennale dedicato ai maestri dell'educazione (Aula Magna Palazzo Istruzione), che in quest'edizione è dedicato a Maria Montessori e a Giorgio La Pira. La giornata terminerà con il concerto di Paolo Benvegnù in Piazza Damiano Chiesa aperto da band musicali emergenti.
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