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Idee Sposi, una domenica tutta d’oro per la fiera delle nozze

Un venerdì positivo, un sabato giù e una domenica che ha ripagato gli espositori

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Quasi ottanta aziende su 2.500 metri quadrati di esposizione curati in ogni dettaglio. Questo lo scenario che ha accolto le coppie in profumo di fiori d’arancio dal venerdì scorso alla domenica di oggi.
Il venerdì, di solito debole perché l’inaugurazione avviene a metà pomeriggio, è stato lusinghiero.
Il sabato invece è stato debole per via del bel tempo che invita a tutto fuorché stare al chiuso.
Oggi, domenica, invece il pubblico non si è fatto pregare.
 
Alla decima edizione di Idee Sposi, la manifestazione fieristica promossa e organizzata da Keeptop Fiere, c’era il meglio dell’offerta commerciale e artigianale locale.
Ma c’erano anche aziende provenienti da altre province e questo ha spinto gli operatori trentini a invitare i propri concittadini a preferire il «chilometro zero».
In effetti, in provincia ci sono sia l’altra sartoria che il prezzo migliore, basta scegliere.
 
Non ne facciamo un problema, dato che noi stessi accetteremmo volentieri pubblicità da operatori non trentini. Ma comprendiamo chi preferirebbe che - diciamolo così - il ritorno fiscale andasse nelle casse della Provincia…
Altra richiesta che ci è stata chiesta è di invitare gli organizzatori di organizzarla a ottobre, perché «a gennaio la gente ha già scelto».
Comunque non ci sono state lamentele e, quel che conta, ci sono stati visitatori.
 
Le novità tra gli espositori sono rappresentate da una maggiore presenza di alberghi di alto livello, questa volta solo trentini, alla ricerca del business matrimonio.
E delle agenzie di viaggio, perché la lista di nozze si è spostata a favore del contributo al viaggio di nozze.
 
Le novità da parte dei visitatori sono rappresentate da una maggiore attenzione ai prezzi, ma abbiamo visto che la pasticceria Bologna di Mori ha avuto il doppio di visitatori del solito, i cui accordi si trasformano in ordini quasi al 100 percento.
Per avere un’idea, negli altri stand si ha una risposta pari alla metà dei contatti registrati.
 
Non conosciamo il numero dei biglietti staccati, ma al momento pare che sia andato tutto bene.
Insomma, anche se la gente preferisce sposarsi in Comune anziché in chiesa, le aspettative sono rimaste le stesse.
E, in più, pare che anche il secondo matrimonio cominci a chiedere cerimonie di profilo più alto.

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