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Istruzioni per diventare «cittadini digitali»

A Trento il convegno: «Diritti e responsabilità nella rete: connettiamoci con rispetto»

In occasione del Safer Internet Day, l’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, tramite il «Tavolo di lavoro per l'educazione ai nuovi media e alla cittadinanza digitale», ha organizzato oggi un convegno, presso il Palazzo dell'istruzione di via Gilli a Trento, sul tema «Diritti e responsabilità nella rete: connettiamoci con rispetto».
Le iniziative di questo che vuole essere un «Safer Internet Month» non saranno concentrate solo nel capoluogo, ma su tutto il territorio con incontri e appuntamenti organizzati dai Distretti Family, le Comunità di valle e le scuole del territorio.
 
L’appuntamento di chiusura di questo mese dedicato alla sicurezza in rete si terrà a Rovereto il 25 febbraio alle 20.30 con un focus sulle questioni di identità legate alla rete.
La manifestazione internazionale «Safer Internet Day» (SID) è organizzata ogni anno a febbraio dall'organizzazione Insafe al fine di promuovere un utilizzo più responsabile delle tecnologie legate ad internet, specialmente tra i bambini e gli adolescenti.
 
Anche quest’anno la Provincia autonoma di Trento ha aderito all'evento proponendo un convegno sul tema «Diritti e responsabilità nella rete: connettiamoci con rispetto».
Obiettivi della giornata di lavori mettere in luce quanto sta avvenendo in Trentino e quali strumenti la scuola e le famiglie possono avere a disposizione per aumentare la sicurezza dei propri ragazzi che viaggiano su internet, fornendo al contempo occasione di formazione attraverso i media.
 
Al convegno erano presenti le autorità provinciali legate alle politiche sociali e all’istruzione.
Il dirigente, Luciano Malfer, nel dare inizio ai lavori, ha ricordato gli elementi che caratterizzano il programma del Safer Internet Day: le proposte sfidanti per la società di oggi e le opportunità che la Provincia offre al territorio in termini di innovazione tecnologica, sicurezza informatica, sviluppo di nuove tecnologie e di imprenditorialità.
 
Hanno portato la loro esperienza i docenti Giuliano Cramerotti e Daniela Gruber, dell’Istituto Tecnico Tecnologico «Michelangelo Buonarroti», con un intervento dal titolo Trento «iPad classroom – oltre il libro digitale per nuovi ambienti di apprendimento».
Con la presenza di due studenti, Loris Genetin e Valentina Stenico, hanno raccontato con immagini ed esempi il lavoro scolastico quotidiano di una classe seconda di 26 alunni dell'Istituto Tecnico Industriale Buonarroti.
 
È stata descritta l'aula di apprendimento innovativa basata sull'uso quotidiano e massiccio delle TIC: piattaforma digitale, LIM, wifi, tablet, libri digitali e applicativi per l'ideazione e la creazione di prodotti multimediali che arricchiscono di contenuti la piattaforma digitale.
Sono state illustrate le applicazioni che favoriscono il lavoro di gruppo, lo studio per competenze e la collaborazione attiva tra docente e studenti.
 
Durante il convegno è emerso come nuove competenze digitali vengono richieste ai docenti nella scuola di oggi come il saper collaborare e interagire ma soprattutto saper utilizzare e condividere conoscenza.
Elisabetta Nanni, del Centro formazione docenti di Rovereto, è invece intervenuta proponendo il tema di come «Costruire competenze di cittadinanza digitale: guida all’utilizzo delle Open Educational Resources».
 
Le Oer, acronimo di Open Educational Resources, sono materiali dal libero accesso, riutilizzabili, modificabili e condivisibili e rappresentano oggi strumenti indispensabili nella cassetta degli attrezzi di un insegnante per educare alla legalità e alla cittadinanza digitale.
Diventa necessario e imprescindibile, quindi, saper conoscere esattamente cosa nella Rete possa essere utilizzato e come adattarlo alle nostre esigenze didattiche per non incorrere in violazioni di copyright ma favorendo, invece, la legale condivisione dei materiali prodotti.
 
È seguito l’intervento di Isabella Bressan, che ha spiegato come la Provincia si stia muovendo per mettere a disposizione della cittadinanza i dati e le informazioni.
Sono state portate poi le esperienze concrete di Trentino Network, Sanbaradio e Mamoo, la startup delle favole hi.tech. Mamoo è un progetto di startup che mette al centro i bambini e il learning, sviluppando una piattaforma in cui genitori, insegnanti, educatori, nonni, possono acquistare favole, fiabe, fumetti, illustrazioni in sei lingue.
 
Un supporto pratico e creativo per insegnare ai bambini una nuova lingua. I lavori sono proseguiti con Serena Valorzi e il suo intervento dal titolo «Sempre in contatto … Ma con chi e con cosa? Ovvero: l’espressione emotiva e la relazione rispettosa con noi stessi e l’Altro, nell’Era Digitale».
Ha chiuso il convegno Paolo Canova, di Taxi 1729, con una riflessione dal titolo «Fate il nostro gioco: convegno-spettacolo sulla matematica del gioco d’azzardo».
L’appuntamento di chiusura del «Safer Internet Month» Trentino si terrà a Rovereto il 25 febbraio alle 20.30 con un focus sulle questioni di identità legate alla rete e alcune indicazioni su come difendere la propria identità.
 
Interverranno Mauro Berti della Polizia delle Telecomunicazioni sull’identità digitale, Marco Grollo sull’identità digitale commerciale dei bambini nei media e Giulia Selmi dell’Università di Trento sugli effetti che le tecnologie dell’informazione e i nuovi media hanno sull’identità di genere degli adolescenti.
Modererà e concluderà il convegno Mauro Cristoforetti di «Save the Children».

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