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Anche l'Università di Trento al «V-Day One Billion Rising»

A San Valentino dalle 13.45 alle 14.15 in varie sedi dell'Ateneo a Trento e a Rovereto, contro la violenza su donne e bambine

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Anche l'Università di Trento e il Comitato Pari Opportunità di Ateneo aderiscono alla manifestazione mondiale contro la violenza su donne e bambine V-Day ONE BILLION RISING.
Il «V-Day 14» è stato fondato anni fa da Eve Ensler con l'intento di porre fine al crimine che colpisce una donna su tre nel pianeta, un miliardo di vittime.
L'obiettivo di V-Day 2013 è portare almeno un miliardo di persone insieme in tutto il mondo a dire con una voce sola: «Basta!»
 
In Provincia di Trento una rete di associazioni coordinata dalla Società Italiana delle Letterate ha organizzato manifestazioni in diversi centri urbani e momenti della giornata e invita a partecipare a VDay One Billion Rising / Un Miliardo balla ribellati contro la violenza!
Molte scuole manifesteranno al mattino durante l'intervallo. L'Università dedicherà il periodo di cambio lezione dopo la pausa pranzo per facilitare la partecipazione di docenti, amministrativi e studenti. La città si radunerà, invece, in Piazza Duomo alle 17 e quindi in via Suffragio/Passaggio Teatro Osele alle 19.
 
In particolare, all'Università di Trento dalle 13.45 alle 14.15 verranno organizzate manifestazioni negli atri dei Dipartimenti di Lettere e Filosofia, Sociologia e Ricerca sociale, Economia e Management, Ingegneria e Scienza dell'Informazione, Ingegneria civile, ambientale e meccanica, Ingegneria industriale, alla Facoltà di Giurisprudenza e, a Rovereto, nell'atrio del Dipartimento di Psicologia e scienze cognitive e al CIMeC, nel giardino di Palazzo Fedrigotti.
 
Le modalità di partecipazione sono diverse e non esclusive: indossare i colori nero per il lutto, rosso per la violenza e rosa per la vittoria delle donne; osservare un minuto di silenzio in solidarietà con le vittime alzando la mano; ballare la canzone «Break the chain» (rompi le catene) prodotta da Eve Ensler, scritta e musicata da Tena Clark e Tim Heintz, coreografata da Debbie Allen (scaricabile tramite questo link), che narra la presa di coscienza di una donna maltrattata e la liberazione dalla violenza per le donne e bambine di tutto il mondo.
Presso gli atri dei dipartimenti saranno predisposti gli schermi per la proiezione dei video «Break the chain».

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