Evoluzionisti a congresso a Trento: al Muse, evento col pubblico

Dal 28 al 31 agosto 150 ricercatori a Lettere – Gran finale al MUSE con un evento per grandi e piccini

Centocinquanta ricercatori provenienti da tutto il mondo si riuniranno dal 28 al 30 agosto a Trento, presso la Facoltà di Lettere, per discutere le ultime ricerche sull’evoluzione.
Il convegno scientifico è organizzato dalla Società Italiana di Biologia Evoluzionistica in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach, il MUSE e il Cibio dell’Università di Trento e si affianca ad un evento rivolto al pubblico in programma, sabato 31 agosto, al MUSE, intitolato «Il pomeriggio degli evoluzionisti», durante il quale l’evoluzione sarà spiegata a grandi e piccini attraverso lezioni, giochi, spettacoli e attività interattive.
 
L’origine della vita, l’evoluzione dell’uomo e degli altri organismi sono stati da sempre temi affascinanti e intriganti.
Col passare degli anni si sono evoluti anche questi studi che oggi si affidano alle nuove tecnologie e alle nuove conoscenze nel campo della genomica per dare risposte a domande ancora avvolte dal mistero.
Al congresso ci saranno ricercatori italiani ma anche studiosi da Israele, Spagna, Francia, Inghilterra, Irlanda, Germania, Austria e Svizzera.
Sarà l’occasione per conoscere e discutere dei nuovi confini dello studio dell’evoluzione ma anche per confrontarsi sulle applicazioni pratiche degli studi evolutivi in agricoltura, conservazione della natura e medicina.
 
«A livello ambientale, ad esempio, lo studio dei geni coinvolti nell’adattamento delle nostre piante al territorio alpino permette di valutare la loro capacità di far fronte ai cambiamenti climatici, – spiegano Lino Ometto e Omar Rota Stabelli, ricercatori della Fondazione Edmund Mach e co-organizzatori del congresso. – In agricoltura l’analisi evolutiva dei genomi sta permettendo di comprendere meglio la biologia e il comportamento di patogeni e insetti dannosi in agricoltura, come la Carpocapsa e la Drosophila suzukii, e definire nuove strategie di lotta integrata per un’agricoltura sempre più sostenibile.» 
 
Non solo. Nel congresso verranno dibattute le applicazioni evolutive in medicina, che sono essenziali per capire com’è cambiato nel tempo il sistema immunitario umano, conoscere l’interazione con i nostri microbi e quindi fare passi avanti verso la cura di importanti malattie come le allergie e le intolleranze.
Un altro aspetto interessante che verrà affrontato è legato alla paleontologia e allo studio dell’evoluzione degli antenati degli animali e delle piante moderni, come spiega Massimo Bernardi, ricercatore del MUSE e co-organizzatore.
«Lo studio della vita del passato, specialmente in Italia, è tradizionalmente considerato ambito d’azione dei geologi, visto che i fossili, l’oggetto di studio dei paleontologi, si rinvengono nelle rocce. In questo congresso, cercheremo invece di far dialogare i paleontologi, che sono i biologi del passato, con i “biologi del presente, i colleghi che studiano organismi viventi oggigiorno, nella convinzione che la ricerca scientifica possa trarre grande beneficio dal dialogo tra esperti di settori diversi.»
 
Tutti questi temi saranno affrontati dai ricercatori che quotidianamente usano approcci evoluzionistici per indagare il mondo naturale che ci sta intorno.
Alcune attività del convegno saranno anche aperte al pubblico.
La sera di mercoledì 28 agosto è in calendario una serata informale in cui alcuni ricercatori del congresso spiegheranno al pubblico la simbiosi, ovvero l’intimo rapporto che si instaura tra organismi diversi, ad esempio parassiti e ospiti.
È possibile partecipare a questo evento gratuito, ma a numero chiuso, prenotandosi con una email a [email protected].
 
L’evento clou sarà sabato 31 agosto, dalle 16 alle 19. Al MUSE è in programma un pomeriggio interamente dedicato all’evoluzione.
Distribuiti tra i vari piani del nuovo museo delle scienze, 18 evoluzionisti intratterranno il pubblico presente nel museo con lezioni-flash, attività interattive, spettacoli divertenti e giochi evoluzionistici per bambini.
Perché l’evoluzione può essere davvero alla portata di tutti. L’evento è incluso nell’ingresso al MUSE.