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Mille capi scout a Trento – Convegno sulla fede

Dal 15 al 17 novembre la città si tingerà di blu e azzurro, i colori dell’uniforme AGESCI

occasione del Convegno nazionale «Ma voi, chi dite che io sia? (Lc 9,20)», con cui l’AGESCI - Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani si riunisce per ripensare al suo mandato di trasmissione della fede e di evangelizzazione attraverso il linguaggio dell'esperienza scout. 
 
 Obiettivi del convegno
Leggere criticamente il percorso associativo nel campo dell’educazione alla fede; cogliere gli interrogativi e le prospettive che provengono dal mutato contesto sociale e religioso; identificare i futuri percorsi associativi al servizio della crescita nella fede dei ragazzi.
 
 In Italia
Il convegno si terrà contemporaneamente in tre luoghi: Catania, Loreto e Trento. Città diverse per storia, tradizioni e cultura, ma legate dall’essere luoghi significativi per la fede cristiana.
 
 A Trento
A Trento sono numerosi i luoghi e le strutture che ospiteranno i partecipanti e i diversi momenti del convegno.
Presso l’Auditorium Santa Chiara si terranno le sessioni plenarie, mentre per i lavori di gruppo i partecipanti si sposteranno presso le diverse sale messe a disposizione dall’Arcivescovile e dal Seminario Maggiore. In queste due strutture è stato predisposto un servizio mensa che sarà in grado di soddisfare tutte le esigenze in breve tempo. 
 
 I numeri
Alccuni numeri aiutano a capire la portata dell’evento: 910 capi partecipanti, di cui 70 assistenti ecclesiastici (religiosi e sacerdoti); 36 animatori dei gruppi di lavoro; 50 capi e ragazzi scout trentini incaricati a curare i diversi aspetti dell’organizzazione e ad animare le due serate del convegno. 
 
 Il programma
Il convegno comincerà ufficialmente la sera di venerdì 15 novembre con i saluti presso l’Auditorium Santa Chiara e la veglia-spettacolo realizzata da alcuni capi e dal clan di Gardolo.
La giornata di sabato sarà dedicata alle tavole rotonde, un confronto sulle diverse esperienze legate ai campi di approfondimento sulla Bibbia e al Progetto Unitario di Catechesi (PUC), alla verifica del percorso associativo «Narrare l’esperienza di fede» e alle relazioni di don Giacomo Canobbio, Rinaldo Fabris, Isora Mantovani, Stefano Martelli, Lorenzo Marzona.
Alle 19 i capi si recheranno in Duomo per la celebrazione della Santa Messa che sarà presieduta dal vescovo, mons. Luigi Bressan.
Il sabato sera sarà all’insegna della scoperta della città di Trento e dei suoi tesori, dal Castello del Buonconsiglio alla Chiesa di Santa Maria Maggiore, passando per via Belenzani e le sue facciate affrescate: una visita guidata che farà percorrere ai capi la storia di Trento e dei suoi personaggi illustri.
La domenica mattina sarà dedicata ai lavori di gruppo, con la progettazione del futuro percorso di catechesi che coinvolgerà l’Associazione nei prossimi anni.
 
 Il proposito
Il Convegno si pone sulla scia della riflessione che la Chiesa italiana sta facendo sul tema educativo e di quella della Chiesa universale, che ci chiama a cogliere la sfida dell'evangelizzazione delle nuove generazioni.
A cinquanta anni dall'inizio del Concilio Ecumenico Vaticano II, l’Agesci vuole raccoglierne lo spirito: riscoprire la più profonda e autentica tradizione cristiana e trovare le forme più capaci di comunicare questa tradizione agli uomini e alle donne di oggi.
Dentro la Chiesa italiana, lo scautismo cattolico con i suoi quasi cento anni, vuole raccontare loro «La Vita Buona del Vangelo», per lasciare che lo Spirito susciti uomini e donne nuovi, capaci di una parlata nuova che sappia narrare con credibilità il Vangelo di Gesù Cristo, iniziare alla vita cristiana, far crescere nella fede, rispondere alla domanda che interroga noi, come i discepoli stessi di Gesù: «Ma voi, che dite che io sia?».
 
 Le città del convegno
Catania, con la sua storia millenaria, dove le varie dominazioni hanno lasciato numerose testimonianze, rappresenta la più antica comunità cristiana della Sicilia.
Loreto, icona non di astratte verità, ma di un evento e di un mistero: l'Incarnazione del Verbo (Giovanni Paolo II), custodisce la casa in cui Maria ha pronunciato il suo «sì» ed è diventata per ogni cristiano l’esempio del coraggio e dell’amore.
Trento, scelta quale luogo del convegno per il suo essere stata terra di incontri e di scontri, di scambi e contese fra Nord e Sud, e per essere riuscita a costruire ponti tra la cultura latina e quella germanica. Il suo ruolo ecumenico è testimoniato dalle numerose iniziative che negli anni sono state intraprese per favorire il dialogo tra le diverse religioni.

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