La serata di Albarosa il 25 giugno in via San Pietro a Trento
Piccolo ma importante appuntamento «vigiliano» con l'arte accessibile e sostenibile

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Mercoledì sera 25 giugno, alle ore 20, presso il negozio Albarosa di Via San Pietro a Trento, ci sarà una piccola festicciola per presentare alcuni nuovi prodotti di alta classe e di prezzo decisamente abbordabile.
Albarosa, come si sa, vende bigiotteria di alto livello. Noi ne abbiamo pubblicato alcuni servizi, perché rappresenta un modo estremamente qualificato di affrontare la crisi. Vorremmo dire quasi in senso positivo all’Italiana, in quando sono proprio la creatività e l’arte italiana a trionfare nel mondo, come in questi piccoli ma stupendi prodotti.
La casa produttrice di gioielli realizzati a mano, rigorosamente in Italia (Padova), è la «ElleBj», dove Bj sta appunto per bigiotteria.
Il creativo dell’azienda si ispira al corpo della donna, considerato il modo migliore per esporre le proprie creazioni. Nel sito della ElleBj vediamo foto come quella che segue.
Ovviamente non sarà questo lo scenario offerto al pubblico di Albarosa nella serata di mercoledì 25, però va precisato che sarà comunque il corpo femminile a esaltare i «gioielli» dell’azienda padovana.
Con l’aiuto delle stiliste Anna, Cristina e Jessica Gaddo, la donna sarà vestita come si deve, o diciamo… quanto basta. Ma i prodotti saranno indossati proprio per dimostrare quanto siano nati per vivere addosso alla donna.
Il soggetto portante della serata sarà il corpetto femminile del ’700, tanto vero a ad accogliere gli amici di Albarosa ci sarà la bella modella che indosserà la gabbia che usavano le dame di allora per tenere il vestito ben rotondo dalla vita in giù.
Non è certo un ritorno al passato, ma solo il riferimento a quanto un tempo si riusciva a fare per dare alle forme femminili una importanza allegoricamente esasperata. Se i motivi rococò riproducevano il sentimento tipico della vita aristocratica di allora, cioè libera di preoccupazioni, il risalto dato alle curve naturali con il richiamo onirico delle conchiglie doveva apparire frivolo, ma sempre legato all’arte.
È stato con il 700 che sono nati i grandi sarti, gli unici che potevano tagliare i tessuti come solo lo scultore poteva fare con i marmi.
Questo ritorno alle origini, limitatamente ai gioielli sia ben chiaro, è proprio la trasposizione di quel ruolo. Lo stilista partiva dal corpo della donna per cerarne l’opera d’arte. Lo fa Anna Gaddo, lo fa la ElleBj.
A questo punto la bigiotteria di alta classe altro non è che la presa sul serio di un aspetto che da solo rappresenta quel piccolo tocco che trasforma cenerentola in principessa.
Oltre ai gioielli di ElleBj, nella serata di mercoledì ci saranno altri due protagonisti.
Il primo, anzi la prima, è un’artista figurativa, Rossana Zen.
Nata ad Adria, vive e lavora a Trento. Dopo aver frequentato i corsi di ceramica raku di Urbino e Faenza, ha trovato in questa tecnica uno strumento privilegiato di espressione.La vediamo nell’immagine di lato.
Nelle sue creazioni si mescolano spiritualità e creatività, tecnica e casualità. Il risultato non sempre corrisponde all'idea di partenza, perché il fuoco modifica e altera i colori, e l'artista interviene sull'opera, in parte assecondando l'azione del fuoco, in parte guidando la materia a raggiungere determinate forme.
La sua prima mostra risale al 1988, da allora ha esposto i suoi lavori in ogni parte d'Italia, ricevendo numerosi apprezzamenti e, nel marzo 2003 ha esposto alla 1ª Biennale Internazionale - Centro Argentino di Arte in Ceramica, di San Nicolas (Buenos Aires).
L’altro protagonista è la fioreria artistica «FD Blumen» si Via Torre Verde 60 a Trento.
Specializzata in decorazioni floreali, allestimenti di matrimoni e grandi eventi, contract, composizioni per ogni occasione, accessori e vasi di tendenza, con consegne a domicilio e piccole manutenzioni, la FD Blumen partecipa alla serata con la più naturale materia prima della natura, il fiore.
Anche in questo caso sarà la bellezza la portante dell’artista. E, come diceva Platone, dove c’è la bellezza, c’è anche il buono.