Magica Notte, definite alcune regole per la pubblica incolumità
Il Comune di Trento delibera il divieto di contenitori e bicchieri di vetro o latta, ma il problema principale pesa sul Centro Santa Chiara
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Come si sa, in seguito ai tristi fatti accaduti in Piazza San Carlo a Torino mentre migliaia di persone assistevano alla partita finale della Champion League Juve-Real Madrid, il Capo della Polizia prefetto Gabrielli ha emanato un’ordinanza volta a prevenire eventuali altre situazioni di pericolo.
La direttiva è giunta dunque anche al Prefetto Gioffrè, Commissario del Governo per la Provincia autonoma di Trento, che a sua volta ha disposto le normative del caso.
In ottemperanza di ciò, il Comune di Trento ha emanato a sua volta un’ordinanza nella quale si delimitano alcune prescrizioni per la cosiddetta Notte Magica delle Feste Vigiliane, precisando i divieti e le zone in cui questi devono essere rispettati.
Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 giugno nel centro storico cittadino e nel quartiere Le Albere si svolgeranno gli eventi della tradizionale Notte Magica delle Feste Vigiliane.
Considerato l'elevato afflusso di persone che l'evento richiama, è stato deciso di adottare alcuni provvedimenti di limitazione alla vendita e alla somministrazione di bevande, per garantire l'incolumità dei partecipanti all'evento e delle persone presenti nelle aree in cui si svolge la manifestazione.
In particolare, dalle 20.30 del 24 giugno alle 3 del 25 giugno, è vietata:
• la vendita per asporto di bevande, anche alcoliche, in contenitori di vetro o lattine
• la somministrazione di bevande, anche alcoliche, in contenitori di vetro negli spazi esterni ai pubblici esercizi o agli altri esercizi autorizzati anche temporaneamente a tali attività.
La somministrazione di bevande, anche alcoliche, in contenitori di vetro è ammessa esclusivamente nei plateatici concessi ai pubblici esercizi, a condizione che tali contenitori non vengano portati all'esterno dell'area oggetto dell'occupazione.
Il divieto è in vigore all'interno delle seguenti zone: centro storico cittadino, ossia l'area ricompresa tra via Torre Vanga, via Torre Verde, piazza Sanzio, via Clesio, via dei Ventuno, piazza Venezia, largo Porta Nuova, via S. Francesco d'Assisi, largo Pigarelli, piazza Fiera, via Travai, via Giusti, via Rosmini, via Prepositura, piazza da Vinci (dette vie incluse), piazza Fiera e via Santa Croce, Quartiere Le Albere, ossia l'area ricompresa nelle vie corso Lavoro e Scienza, via Monte Baldo, via Sanseverino (dette vie incluse), parco Fratelli Michelin.
Fatta salva l'applicazione delle sanzioni penali, l'inottemperanza ai divieti contenuti nell'ordinanza sarà perseguita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 89 a 534 euro, con ammissione al pagamento in misura ridotta entro 60 giorni dalla contestazione o notificazione della violazione di una somma pari a 178 euro.
Oltre ai problemi del vetri che potrebbero arrecare danno alla gente, il provvedimento del Capo della Polizia indica una serie di altre precauzioni che devono adottare coloro che organizzano gli intrattenimenti.
Ad esempio la capienza massima della gente e le vie di fuga.
Nel caso delle Feste Vigiliane, il Commissario del Governo ha ricordato al Centro Santa Chiara, organizzatore delle Feste Vigiliane, di rispettare tali principi.
Non si tratta di un problema da poco, perché se nei teatri e negli auditorium le prassi vengono rispettate sempre, la gestione del pubblico nelle piazze presuppone un complesso impianto organizzativo straordinario.
Prendiamo ad esempio Piazza Fiera. Se da una parte è relativamente facile determinare quale sia la massima capienza consentita e individuare le eventuali vie di fuga, dall’altra il sistema presuppone una organizzazione notevole per far sì che le regole vengano applicate.
Solitamente si ricorre al volontariato dell’Associazione dei carabinieri in congedo, ma stavolta le regole vanno fatte rispettare in tutte le zone in cui si possa definire spettacolo ciò che sta intrattenendo la folla.
Insomma, si tratta di una grande responsabilità per il Centro Santa Chiara che per la prima volta si trova a gestire le Feste Vigiliane.
Nell'illustrare in conferenza stampa i contenuti del provvedimento, il sindaco Alessandro Andreatta e l'assessore al turismo, Roberto Stanchina, hanno deplorato la circolazione di voci inesatte apparse nei giorni scorsi sulla stampa locale che «hanno alimentato inutili polemiche».
Già che c’era, Stanchina ha lamentato il fatto che i giornalisti non sappiamo distinguere la mescita delle bevande dall’asporto.
Francamente non sapevamo di cosa stesse parlando, ma dato che si era rivolto anche a noi, ci siamo sentiti colpiti dalle sue battute. Anche perché non ci è stato concesso di porre domande al termine della conferenza.
Siamo riusciti però a parlare successivamente con il comandante dei Vigili Urbani, dott. Giacomoni, il quale ci ha spiegato che dovrà raddoppiare le pattuglie di servizio per far rispettare le direttive del sindaco, ma ha precisato che non spetta a lui ma al S. Chiara fare rispettare le normatrive sugli spettacoli.
Insomma, il Sindaco ha emanato una direttiva solo per il divieto dei contenitori in vetro e in latta, ma nulla per aiutare il Centro Santa Chiara a risolvere i problemi legati all’altra parte della direttiva emanata dal Capo della Polizia.
E questo lo diciamo serenamente, senza voler alimentare inutili polemiche.
GdM
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