Home | Eventi | Natale 2023 | Stiamo cadendo nel ridicolo: «Cucù» al posto di «Gesù»

Stiamo cadendo nel ridicolo: «Cucù» al posto di «Gesù»

Le maestre di Agna, in provincia di Padova, lo hanno deciso per non suscitare la sensibilità dei non cristiani

È vero che il Natale ha perso un po’ la sacralità di un tempo, dando spazio più al consumismo che al sentimento, ma resta pur sempre il Natale.
Le festività natalizie sono il periodo più importante per la sacralità del mondo occidentale.
Se si corre dietro ai regali, è proprio perché il Natale invita la gente a essere più generosa Con se stessi e con gli altri.
Si tratta dell’anniversario della nascita di Gesù, che la religione cristiana riconosce come figlio di Dio in terra.
Qualcuno può dubitare sulla sua «divinità», ma Gesù è realmente esistito e quello che ha fatto nella sua vita ha dato origine alla civiltà cristiana. Rinnegare il Natale significa rinnegare la cultura del mondo occidentale.

Il Natale ha indubbiamente alimentato il vortice consumistico che conosciamo, ma alla fine si è davvero più buoni.
Negli Stati Uniti, perfino gli ebrei hanno deciso di posticipare la loro festa analoga, la Hanukkah - che si dovrebbe svolgere la seconda settimana di dicembre - al periodo natalizio. Questo perché i bambini ebrei senza regali a Natale ne soffrivano a vedere quelli cristiani che invece li ricevevano.
La religione è una delle libertà fondamentali dell’essere umano. Ognuno deve essere libero di credere in quello che vuole. Punto.

Se gli immigrati non vogliono aderire alla religione cristiana è più che legittimo.
Ma che loro provino a interferire nella cultura cristiana è del tutto inaccettabile.
Ma peggio ancora se qualcuno, nel nome dell’inclusione sociale, religiosa e culturale, vuole sacrificare la parte più bella della religione cristiana per non toccare la sensibilità dei musulmani.
Quindi non tocchiamo la festività istituzionale del Natale. Poi sarà ogni individuo a trovare il suo equilibrio tra il consumismo e la sacralità.

La vignetta che segue è di Fulvio Brnardini, in arte Fulber.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (1 inviato)

avatar
Guido de Mozzi 24/12/2023
Quell'atteggiamento è assolutamente ridicolo e offensivo. Io deporterei quelle insegnanti e il dirigente in un paese mussulmano con l'obbligo di fare tutte le azioni che ritenessero utili per evitare che i mussulmani pratichino le loro liturgie. Se però l'autorità costituita non prende subito una chiara e ferma posizione, si rischia una deriva che ci porterà alla catastrofe.
Thumbs Up Thumbs Down
0
totale: 1 | visualizzati: 1 - 1

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande