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Il Premio Itas del libro di montagna torna a maggio

L’iniziativa culturale ideata dall’allora presidente dell’ITAS Edo Benedetti compie mezzo secolo di vita

Quest’anno sarà la 47ª edizione per il Premio che per alcuni anni ha avuto una cadenza biennale.
Sono passati cinquant’anni dalla sua nascita e ancora oggi è il più importante concorso nel divulgare e valorizzare la letteratura di montagna.

Dopo la particolare edizione 2020, slittata a settembre a causa della pandemia, il Premio ITAS del Libro di Montagna quest’anno tornerà a decretare le migliori opere in primavera. I vincitori saranno proclamati a inizio maggio nell’ambito del Trento Film Festival in programma dal 30 aprile al 9 maggio 2021.
Il 2021 sarà un anno carico di significato per il Premio ITAS che raggiungerà i 50 anni dalla sua fondazione.

Nato nel 1971 da un’intuizione della dirigenza della compagina assicurativa trentina per diffondere la cultura e la magia delle vette, oggi il Premio continua ancora ad essere dedicato alla letteratura alpina, ai suoi valori, all’ambiente e alle comunità nei territori montani.
Nel corso degli anni ha contribuito a far conoscere i libri di scrittori di montagna già noti o che, grazie al premio, lo sono diventati come: Messner, Zoderer, Unsworth, Camani, Cassin, Rigoni Stern, Urubko, Casella, Howard e Macfarlane, Cognetti, Leoni. Sono oltre 3.000 i volumi che hanno partecipato alle selezioni in questi 50 anni di storia.
 
Quest’anno per il premio sarà la 47ª edizione.
Tra il 2012 e il 2016, il concorso si è infatti svolto ogni due anni, tornando poi nel 2017 alla cadenza annuale in seguito al numero elevato di autori desiderosi di parteciparvi e all’attenzione crescente da parte del pubblico verso l’editoria di montagna.
 
Il Premio si articola nella struttura delle cinque categorie rodata lo scorso anno:
- Libri per ragazzi: romanzi, racconti, manuali, guide testi illustrati pensati per i più giovani;
- Alpinismo e sport di montagna: narrazioni e descrizioni di imprese alpinistiche e sportive nello scenario montano;
- Vita e storie di montagna: narrativa, biografie, reportage, poesia, che raccontano o descrivono anche con tecniche visuali (foto, graphic novel) il quotidiano vivere nelle terre alte;
- Ricerca e ambiente: ricerche storiche, sociologiche e antropologiche, indagini scientifiche su aspetti naturalistici e ambientali;
- Guide e mappe: manuali e materiali per muoversi in ambiente montano fra alte vie, sentieri e percorsi anche in arrampicata, con gli sci, in bicicletta.
 
La selezione della cinquina dei finalisti è fissata per marzo. A maggio saranno poi proclamati un vincitore assoluto, che vince la sua sezione e il Premio ITAS, e i quattro vincitori delle sezioni rimanenti. Una segnalazione particolare verrà inoltre riservata all’opera che valorizzerà gli autori o l’editoria del Trentino con la Menzione speciale Trentino.
 
Enrico Brizzi, presidente di giuria del Premio, afferma che «La lezione più importante che la montagna ci ha insegnato riguarda la tenacia.
«In questo senso, a dispetto della difficile situazione che stiamo vivendo, rispecchiata da un momento di stallo dell'editoria, il Premio ITAS non sospende il suo cammino iniziato esattamente 50 anni fa.
«Come giurati intendiamo onorare appieno questa grande tradizione abbinando al Premio 2021 un evento speciale e ricco di ospiti di prestigio, volto a fare il punto sullo stato dell'arte dell'editoria di montagna.»
 
Il vincitore assoluto si aggiudicherà un premio di 5.000 euro, mentre al vincitore di ogni sezione sarà corrisposto un premio di 2.500 euro.
Possono partecipare a questa edizione le opere edite dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020 da parte di scrittori viventi.
C’è tempo fino al 31 gennaio 2021 per inviare le opere alla segreteria del Premio. Tutte le informazioni sono consultabili al sito: www.premioitas.it.
 
Nella scorsa edizione è stato raggiunto il record nel numero di pubblicazioni in concorso con 123 opere ricevute da oltre 58 case editrici.
Alta la qualità dei volumi premiati tra i quali ha spiccato «Il libro della Neve» (Il Mulino) di Franco Brevini vincendo il Premio.

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