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Muore un uomo a Silandro, la nota dei Carabinieri

Arrestato un residente per omicidio preterintenzionale. I militari vogliono tranquillizzare i residenti della Val Venosta «poiché non sussistono pericoli»

I militari della Compagnia Carabinieri di Silandro hanno arrestato un quarantaduenne del luogo, ipotizzando a suo carico i reati di omicidio preterintenzionale e resistenza a un pubblico ufficiale.
La presente nota è redatta per la cittadinanza, in particolare della val Venosta, al fine di tranquillizzare i residenti poiché non vige alcun pericolo attuale per le persone in relazione ai fatti che si narrano.
Nella notte tra sabato e domenica, verso le ore 0.20, l’operatore del 118 ha avvisato la centrale operativa dei carabinieri di Silandro in merito a una verosimile rissa in atto a Corzes, nei pressi della vecchia caserma «Druso» ormai da anni dismessa e ora sede di varie associazioni.
 
Subito sul posto sono accorse diverse autopattuglie dei carabinieri di Silandro. I militari hanno trovato un uomo a terra, sul quale i soccorritori del 118 stavano tentando le manovre di rianimazione.
Alle ore 01.20 successive circa il medico intervenuto ha dichiarato la morte dell’uomo, un cinquantatreenne della bassa Venosta, poiché i tentativi di rianimarlo erano ormai vani.
Dalle testimonianze raccolte a caldo, i carabinieri hanno sin da subito sospettato di un uomo del luogo che, secondo la ricostruzione dei fatti operata dagli investigatori, avrebbe spinto la vittima che, inciampata su uno scalino, sarebbe rovinosamente caduta a terra battendo violentemente la nuca senza aver fatto in tempo a parare il colpo.
 
L’indagato è stato quindi condotto in caserma e sottoposto ai consueti rilievi foto-dattiloscopici per poi, in stato d’arresto, essere accompagnato al carcere di Bolzano.
Ai sensi delle vigenti norme, ovviamente allo stesso è riconosciuta la presunzione d’innocenza fino a quando non ne sia stata legalmente provata la colpevolezza con una sentenza irrevocabile (Dir. UE 2016/343).
La misura precautelare applicata dai militari dell’Arma dovrà essere ora convalidata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bolzano.

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