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In 10mila a Brione per il più grande Presepe vivente trentino

I figuranti sono 150 più i numerosi degli abitanti del borgo alpino di Brione (Chiese)

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Da Betlemme ad un piccolo paese alpino della valle del Chiese, nel Trentino Occidentale. E’ stato Brione ad ospitare ieri la Natività che ha registrato un vero e proprio successo, con circa diecimila visitatori attirati dall’insolita rappresentazione del più grande Presepe vivente del Trentino e dall’affascinante cornice del Borgo antico, di fatto un balcone sul Chiese.
Protagonisti della rappresentazione sacra sono stati circa 150 figuranti. Un numero nettamente superiore a quello dei residenti (125) che di fatto sono stati tutti coinvolti (come attori o impegnati nella logistica) nell’evento sinora ospitato a Condino.
E il risultato è stato unico, come hanno testimoniato gli stessi visitatori.
Entusiasti nonostante le attese per poter salire in quota con i pullmini messi a disposizione dell’organizzazione dell’Amministrazione Comunale e della Pro Loco e splendidamente coordinati da Vigili urbani e vigili del fuoco volontari.
 

 
La rappresentazione della Natività ha proposto decine di animazioni in strada con la riproposizione di antichi mestieri nei volti e nelle cantine del Borgo Alpino con l’utilizzo di strumenti antichi, alcuni dei quali risalenti all’Ottocento.
Si sono riviste le professioni di una volta (falegnami, calzolai, filatrici della lana, artigiani del legno, lavorazione dei cereali…) per la gioia dei bambini, rimasti incuriositi dalla novità, e degli anziani che hanno potuto rivedere scorsi affascinanti della loro giovinezza.
In strada a lavorare, nel vero senso della parola, c’erano tutti i 125 abitanti di Brione, compresi i bambini che si sono particolarmente divertiti.
A dare il buon esempio sono stati i componenti della giunta comunale: con la Sindaco Cristina Faccini (intervista video) impegnata a filare la lana, rigorosamente in abito storico, la vicesindaco Maria Grazia Scaglia e gli assessori all’Urbanistica Michele Faccini (Presidente anche della locale Pro Loco), all’Artigianato Franco Mattei frittelle e all’Agricoltura-Foreste Giovanni Lombardi logistico, attivi nella logistica.
 

 
Per Brione si è trattato di un ritorno al passato perché già trenta anni fa alla Messa di mezzanotte officiata da Don Bruno Armanini la Chiesa era animata da un Presepe vivente.
Un ricordo storico importante ma ovviamente non paragonabile a fascino legato all’evento che ieri ha proposto un volto nuovo di Brione con i suoi abitanti-figuranti legati al vari ruoli: dalla Natività, agli angioletti, ai Pastori, ai Re Magi, ai mestieri di una volta.
Come il centurione romano che all’arco d’ingresso del Borgo invitava i visitatori a… registrarsi per il Censimento.
Sono molte le curiosità legate a questa nuova edizione del Presepe Vivente di Brione: la Madonna è stata impersonata da Michela Mazzocchi, una ragazza di Condino, mentre Michele Poletti (sempre di Condino ma con mamma di Brione) ha vestito i panni di San Giuseppe, fondendo così il vecchio e il nuovo…
 

 
Da segnalare anche i presepi ricavati da tronchi e radici. Una chicca nella chicca. L’evento è iniziato alle 15 e si è chiuso in tarda serata.
Per tutti le corse di bus navetta da Condino per agevolare il flusso dei visitatori, giunti dal Trentino e anche dalle regioni limitrofe.
Con il Presepe Vivente di Brione si sono chiuse le manifestazioni natalizie del Chiese. Ha chiuso i battenti anche il Mercatino di Natale di Cimego, che anche quest’anno ha ottenuto un ottimo successo di pubblico. Lo sottolinea il presidente di VisitChiese Massimo Valenti (intervista video).
Rimane invece aperto sino al tre gennaio il Mercatino di Natale a Tione, che ieri ha ospitato lo show cooking dello chef stellato Federico Parolari (Ristorante Due Spade di Trento), originario proprio della Busa.

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