Trento, «Città del Natale»

I turisti, numerosi come le cavallette, la prendono d’assalto senza requie

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Diciamo subito che la cosa ci fa piacere. Il Trentino e in particolare la città di Trento ha sempre cercato di attirare turisti. Elda Verones ci è riuscita.
La direttrice dell’APT di Trento è un tecnico. Le hanno dato l’incarico di portare i turisti e lei l’ha fatto. E senza usare il flauto magico. Semplicemente facendo il suo lavoro, integrando gli elementi che nell’insieme fanno il mix di marketing.
E il suo risultato è ormai consolidato. Pullman arrivano tutti i giorni, treni speciali tutti i weekend. Ed ecco i turisti, numerosi come le cavallette, invadere la città.
I mercatini di Natale sono l’attrazione principale, ma indubbiamente non vengono a Trento solo per mangiare canederli e gulash. La città ha un’offerta culturale di tutto rispetto.
Anzi, la candidatura a città della Cultura porterà nuovamente Trento al vertice della graduatoria stilata dal Sole 24 Ore, così come è stato per Mantova (anche se essere al secondo posto non è poi la fine del mondo…).
Poiché il Mercatino di Natale di Trento ha trascinato un po’ tutti i centri della provincia a migliorare le proprie offerte natalizie, possiamo dire che oltre a Città della Cultura, Trento si meriti di fatto il titolo di Città del Natale.
Ora si deve solo cercare di far in modo di non rovinare tutto. Il successo non deve montare la testa e soprattutto non si devono dimenticare i caratteri originali della nostra gente. Anche se apprezziamo con gusto l’idea della maratona del canederlo, non si vive di solo pane.