La tradizione dei presepi raccontata venerdì sera a Cimego
Un giornalista napoletano svelerà anche il legame del Natale con le streghe
La storia del presepe partenopeo tra miti, leggende e tradizioni. Un viaggio tra sogno e realtà nei due presepi di influenza partenopea.
Quello settecentesco, dei nobili, delle statuine alte e vestite con abiti veri, a quello popolare, povero ma allo stesso tempo ricco di significati e leggende.
A raccontarla sarà il giornalista televisivo Francesco Molaro, nell’appuntamento previsto la sera di venerdì 9 dicembre nella sala della Casa sociale di Cimego (ore 20.30) e promosso dal Consorzio turistico con gli organizzatori del Mercatino di Natale e del Presepe Vivente di Brione.
Scopriremo il segreto che unisce i presepi popolari napoletani e la Valla del Chiese: le Streghe!
Molaro proporrà un racconto per conoscere meglio i luoghi e i personaggi del presepe.
Dallo «scoglio» in sughero e cartapesta al pastorello Benino che sogna la scena del presepe che diventa realtà ogni anno nelle case dei napoletani.
Dalla grotta della natività all'osteria in una contrapposizione tra bene e male che sarà svelato in un racconto accattivante e pieno di sorprese. E tra le curiosità anche la presenza i tetti di saggina.
Grazie alla presenza di due preziosi manufatti realizzati dagli artisti di San Gregorio Armeno, la via dei presepi di Napoli, conosceremo meglio le tradizioni legate al presepe e il perché di certi oggetti, luoghi e personaggi che diventano mito e leggenda ma anche realtà nel presepe napoletano.
Le differenze legate ai modi di vivere la nascita di Gesù tra la vittoria del cristianesimo e la sconfitta del paganesimo, tra la simbologia delle figure che adornano il presepe anche quelle meno importanti.
Insomma un vero e proprio viaggio in una cultura legata al periodo natalizio che a Napoli si vive da inizio dicembre a metà gennaio e anche oltre.
Francesco Molaro, giornalista professionista e appassionato della storia di Napoli, da anni è promotore di un progetto denominato «Napoli senza Mare» che nasce dall'omonimo libro fotografico dello zio Gianni Rollin, antropologo e fotografo professionista, scrittore e ideatore dello spazio culturale Ricerca Aperta.
Il progetto «Napoli senza Mare» si è trasformato un approfondimento televisivo nell'emittente Teleclubitalia dove Molaro lavora.
Nel Tg Club la rubrica è diventata un appuntamento fisso per conoscere le bellezze, le storie, le leggende di una città come Napoli che ha vissuto periodi importanti legati al Regno delle Due Sicilie ma ancor prima con le sue tante dominazioni a partire dal periodo greco ben cinque secoli prima della nascita di Cristo.
Molaro ha collaborato alla stesura e alla ricerca delle fonti di tutti i libri dedicati alla storia e alle leggende del presepe napoletano di Gianni Rollin, da qui la sua grande passione e la continua ricerca di notizie e storie di quella importante tradizione legata al Presepe.